giulio andreetta
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giovedì 29 ottobre 2020
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ottimo film di alberto sordi
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Film bellissimo con regia di Alberto Sordi, il quale intepreta la parte di un ricco borghese, marito affettuoso e devoto di una donna (Monica Vitti) a sua volta innamorata di un quarantenne. La trama sembra essere piuttosto in linea con la tipica commedia all'italiana del periodo, ma la recitazione eccellente di Sordi e della Vitti, unita a un modo originale di raccontare la vicenda creano un buon esito espressivo. A stupire è in particolar modo la recitazione della Vitti, veramente geniale nell'interpretare la parte della moglie nevrotica e insoddisfatta. In complesso dunque, al di là dell'apparente semplicità del racconto, questa pellicola sembra indagare in profondità la psicologia dei personaggi, per offrirne un ritratto realistico e credibile.
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Film bellissimo con regia di Alberto Sordi, il quale intepreta la parte di un ricco borghese, marito affettuoso e devoto di una donna (Monica Vitti) a sua volta innamorata di un quarantenne. La trama sembra essere piuttosto in linea con la tipica commedia all'italiana del periodo, ma la recitazione eccellente di Sordi e della Vitti, unita a un modo originale di raccontare la vicenda creano un buon esito espressivo. A stupire è in particolar modo la recitazione della Vitti, veramente geniale nell'interpretare la parte della moglie nevrotica e insoddisfatta. In complesso dunque, al di là dell'apparente semplicità del racconto, questa pellicola sembra indagare in profondità la psicologia dei personaggi, per offrirne un ritratto realistico e credibile. 4 Stelline
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elgatoloco
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martedì 15 maggio 2018
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sordi all time
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Alberto Sordi percorre la filmografia italiana dagli anni Quaranta(fine)fino agli ultimi film, degli ultmi anni Novanta. Lo fa anche -e benissimo, ritengo, anche se aveva trovato, soprattutto in certe nicchie radical-chic, dei detrattori-come sceneggiatore e regista, ossia pienamente da"autore", quale è sempre stato, in realtà. "AMore mio aiutami"del 1969, quattro anni prima di"Polvere di stelle", che è certamente piàù emblematico perché rappresenta la storia dello spettacolo e segnatamente dell'avanspettacolo , è l'incontro-collaborazione con la Vitti, sempre con la direzione di Sordi. Qui il tema è la fine di un amore, tra due coniugi civilissimIin specie il marito), con il divorzio non ancora divenuto legge dello stato, un tema che peraltro Sordi regista-autore aveva già affrontato tre anni prima in"Scusi: Lei è favorevole o contrario?", ma qui il punto di vista è spostato, vira cioè verso il tema dell'amore coniugale infranto con la prospettiva del divorzio, dive Sordi, credente, come nel film precedente, non prende dogmaticamente posizione, ma lascia aperto il confronto anche all'intelligenza e alla"libera interpretazione"(sia detto con riserva, essendo termine pericoloso per un cattolico.
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Alberto Sordi percorre la filmografia italiana dagli anni Quaranta(fine)fino agli ultimi film, degli ultmi anni Novanta. Lo fa anche -e benissimo, ritengo, anche se aveva trovato, soprattutto in certe nicchie radical-chic, dei detrattori-come sceneggiatore e regista, ossia pienamente da"autore", quale è sempre stato, in realtà. "AMore mio aiutami"del 1969, quattro anni prima di"Polvere di stelle", che è certamente piàù emblematico perché rappresenta la storia dello spettacolo e segnatamente dell'avanspettacolo , è l'incontro-collaborazione con la Vitti, sempre con la direzione di Sordi. Qui il tema è la fine di un amore, tra due coniugi civilissimIin specie il marito), con il divorzio non ancora divenuto legge dello stato, un tema che peraltro Sordi regista-autore aveva già affrontato tre anni prima in"Scusi: Lei è favorevole o contrario?", ma qui il punto di vista è spostato, vira cioè verso il tema dell'amore coniugale infranto con la prospettiva del divorzio, dive Sordi, credente, come nel film precedente, non prende dogmaticamente posizione, ma lascia aperto il confronto anche all'intelligenza e alla"libera interpretazione"(sia detto con riserva, essendo termine pericoloso per un cattolico...). Inutile dire, per non ripetere quanto scritto da altri e dalla mia pochezza in altre occasioni, che il film è pieno di humor e magistalmente interpretato dai due, rispettivamente, icone maschili e femminili della storia dello spettacolo italiano e non solo. L'"altro", bravo comunque, è Silvano Tranquilli, per un fim che merita periodiche e, diremmo, approfondite riscoperte. El Gato
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stefano bruzzone
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sabato 11 gennaio 2014
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una coppia da oscar
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film maltrattato dalla critica e forse analizzandolo a fondo ci può anche stare. storiella facile, dialoghi ridotti al minimo necessario insomma se non ci fossero sordi e la vitti sarebbe un filmetto di poco conto, ma nel giudicare questa pellicola non si può tralasciare la mostruosa bravura della coppia vitti-sordi che con la loro interpretazione spazza via qualsiasi lacuna sceneggiativa e rende anche le inquadrature più scolastiche e malfatte, delle fotografie indelebili nella storia del cinema. basti pensare che la foto in bianco e nero di lui che mena la vitti sulla spiaggia è esposta in tutte le teche della storia del cinema.
Voto: 7
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nico g.
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venerdì 1 giugno 2012
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la violenza sulle donne
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Una scena di violente percosse a una donna è diventata famosissima e divertente. Questo è rivoltante!
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