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andrea vigna
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mercoledì 4 giugno 2008
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scusi, facciamo l'amore?
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Mi è piaciuto molto questo film e concordo con il commento di cui sopra tranne per il giudizio sul protagonista che mi ha fatto letteralmente allibire! Stiamo parlando del bellissimo e bravissimo Pierre Clementi, attore caro all'avanguardia ed a quasi tutti i più famosi registi, l'unico che poteva contendere il trono della bellezza a Delon ed al quale Roberto Vecchioni ha appunto dedicato la canzone "La bellezza". Pierre Clementi è stato il simbolo del 68 e della ribellione culturale ed estetica, anche se è vero che oggi, in tempi di bagnini palestrati quanto cerebralmente minidotati, parlare ancora di bellezza diventa arduo.
Per fortuna ci rimane il suo ricordo, anche se non è stato dei più fortunati in vita, ma sentirlo definire "davvero bruttarello" quando è stato il modello di bellezza per antonomasia credo sia veramente troppo.
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Mi è piaciuto molto questo film e concordo con il commento di cui sopra tranne per il giudizio sul protagonista che mi ha fatto letteralmente allibire! Stiamo parlando del bellissimo e bravissimo Pierre Clementi, attore caro all'avanguardia ed a quasi tutti i più famosi registi, l'unico che poteva contendere il trono della bellezza a Delon ed al quale Roberto Vecchioni ha appunto dedicato la canzone "La bellezza". Pierre Clementi è stato il simbolo del 68 e della ribellione culturale ed estetica, anche se è vero che oggi, in tempi di bagnini palestrati quanto cerebralmente minidotati, parlare ancora di bellezza diventa arduo.
Per fortuna ci rimane il suo ricordo, anche se non è stato dei più fortunati in vita, ma sentirlo definire "davvero bruttarello" quando è stato il modello di bellezza per antonomasia credo sia veramente troppo.
Con simpatia
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il caimano
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lunedì 28 gennaio 2008
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un moderno casanova
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Il film racconta le avventure galanti di questo novello Casanova, che però ad un certo punto, dopo aver cambiato tanti e tanti letti, si accorge né più né meno di essere considerato una mignotta, e quindi decide di fare quello che una vera mignotta farebbe: darsi, in finale, al migliore offerente (anche se questi è un uomo). Molto belle le scene, davvero girate con grande eleganza, con una bellissima fotografia, dai toni caldi. Grande sfoggio di fighe, tra cui Tanya Lopert (che ha fatto poi "Storie di ordinaria follia"), mentre il protagonista è davvero bruttarello, sembra un tisico. In ogni caso la sceneggiatura è piuttosto articolata, ed i dialoghi molto brillanti (la Valeri dice: "i soldi sposano i soldi, almeno a Milano")
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