giovy
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lunedì 5 febbraio 2007
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morricone il migliore
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Buono questo film, che comunque non riesce a raggiungere la trilogia degli "Spaghetti Western". La colonna sonora merita almeno cinque stelle: troppo bella!!!
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simik
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lunedì 5 febbraio 2007
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c'era una volta il cinema!
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Parte con 10 min di silenzio:l'attesa.E sembra che in quella stazione ci siamo anche noi ad aspettare chissà cosa o chi.Poi di colpo in un altro film.Circa 3 ore di avventura,odio,amore,passione,vendetta.Straordinario lo scenario che ci illustra il grande Leone.Bellissime le musiche del maestro Morricone.
Il ritmo rallenta verso la parte centrale del film.
In ogni caso:FILM SPETTACOLARE
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xplesso
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mercoledì 10 gennaio 2007
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sono xplesso...
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sono perplesso.... anche un pò indignato per la verità,
già me lo immagino il buon Farinotti mentre si legge e si rilegge questa "prodigiosa" recensione prima di consegnarla....più preoccupato di pubblicare un complesso e articolato "poema" che di cogliere la vera essenza di questo film;
che è e resterà semplicemente un capolavoro.
Meno male che esistono ancora i punti di vista !!!!!!
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puroveleno
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giovedì 4 gennaio 2007
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complimenti al recensore
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Un B-movie (pero' da 3 stelle)
E la musica di Morricone?
Liquidata con "la musica ingombrante del suo omologo in campo musicale, Ennio Morricone."
Poveri piccoli uomini che scrivono senza saper fare nulla
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clint
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giovedì 28 dicembre 2006
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vergognati!
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Ma come si fa a gettare fango su formidabili artisti come Leone e Morricone?
Qua non si tratta di fare una critica seria ma è il solito atteggiamento del bastian contrario che pur di risaltare di fronte a un giudizio collettivo che non può che essere eccellente, si inventa accuse e rilievi privi di buon senso e assolutamente falsi!
Leone è un grande artista offeso da picoli critici che non capiscono niente di cinema!
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udoo
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mercoledì 27 dicembre 2006
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cosa distingue un critico cinematografico?
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Cosa distingue un critico cinematografico da un cultore del cinema?
Secondo me è l'umiltà di ammettere che un capolavoro non sempre può essere riconosciuto da una "media" intelligenza alla prima visione.
Pasolini diceva che i suoi film richiedevano attenzione.
Se certi critici avessero l'umità e la pazienza di vedere e rivedere con attenzione i film così frettolosamente stroncati perchè evidentemente non capiti non si vergognerebbero dei loro giudizi quando sarà stata la storia a dare la sua sentenza.
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michele
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martedì 26 dicembre 2006
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i ragionieri
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Quel tipo che ha scritto il commento al film di Sergio Leone, termina parlando di ragionieri in vena di poesia. L'uomo non sa che Eugenio Montale era ragioniere.
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michele
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martedì 26 dicembre 2006
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stroncatura da ignorare
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Col vostro commento voi ricordate la famosa vignetta in cui si vedono il pubblico della sala cinematografica che si scompiscia dalle risate, e il critico che - solo lui - guarda il film serissimo e accigliato.
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west
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domenica 3 dicembre 2006
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il film è un cult
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Dopo 3 successi, girati senza tante pretese e spese nell'entroterra sardo e nelle sierre spagnole, Sergio Leone si appresta al grande salto di qualità che però, almeno al botteghino, non arriva.La cosa non gradita dal pubblico del 1968 fu l'inserimento nel film di una donna, il che portava il film verso una trama più sentimentalista rispetto ai film della trilogia del dollaro. Nonostante ciò, questo è un grande film-cult del genere western. L'inserimento nel film di big come Henry fonda,Charles Bronson e Jason Robards apportano nel film tutti i presupposti per far ricordare la pellicola come un capolavoro del genere. Il film, prodotto dalla Paramount, è il penultimo film western di Sergio Leone.
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Dopo 3 successi, girati senza tante pretese e spese nell'entroterra sardo e nelle sierre spagnole, Sergio Leone si appresta al grande salto di qualità che però, almeno al botteghino, non arriva.La cosa non gradita dal pubblico del 1968 fu l'inserimento nel film di una donna, il che portava il film verso una trama più sentimentalista rispetto ai film della trilogia del dollaro. Nonostante ciò, questo è un grande film-cult del genere western. L'inserimento nel film di big come Henry fonda,Charles Bronson e Jason Robards apportano nel film tutti i presupposti per far ricordare la pellicola come un capolavoro del genere. Il film, prodotto dalla Paramount, è il penultimo film western di Sergio Leone. Da vedere!!!!!!!!!!!!!
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italiano
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lunedì 27 novembre 2006
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l'inizio del mito
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Ciò che potrebbe sembrare la fine del mito, in realtà non è che l'inizio: solo la morte rende giustizia e proietta nell'epica. Qui muore il west, ma non muore solo il west; muore un modo di vedere le cose, che non ha niente a che vedere con gli Americani, è la sincera ingenuità di un genio italico, è pura poesia.
E' persino inutile cercare di ragionarci sopra, cercare di criticare al buio della contingenza, ciò che rimane è il mito, è solo quello che interessa.
La tecnica la lascio giudicare agli esperti, ma non è questo il punto, e il manierismo è funzionale all'espressione, in che altro modo se no?
E' da guardare senza perdersi in scervellamenti fasulli, bisogna solo intuirne la grandezza; il nostro giudizio non conta, il Fato che muove i personaggi del film ha già collocato quest'opera al suo posto.
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Ciò che potrebbe sembrare la fine del mito, in realtà non è che l'inizio: solo la morte rende giustizia e proietta nell'epica. Qui muore il west, ma non muore solo il west; muore un modo di vedere le cose, che non ha niente a che vedere con gli Americani, è la sincera ingenuità di un genio italico, è pura poesia.
E' persino inutile cercare di ragionarci sopra, cercare di criticare al buio della contingenza, ciò che rimane è il mito, è solo quello che interessa.
La tecnica la lascio giudicare agli esperti, ma non è questo il punto, e il manierismo è funzionale all'espressione, in che altro modo se no?
E' da guardare senza perdersi in scervellamenti fasulli, bisogna solo intuirne la grandezza; il nostro giudizio non conta, il Fato che muove i personaggi del film ha già collocato quest'opera al suo posto.
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