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kronos
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domenica 3 ottobre 2010
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immortale
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Uno dei film più potenti, affascinanti e ambiziosi mai prodotti: un grande inno al cinema in tutte le sue potenzialità audio-visive.
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(di mkyril)
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chriss
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venerdì 1 ottobre 2010
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i misteri del film...3° parte
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2001: Odissea nello spazio è un film con un finale troppo ottimistico: con l' avvento del Superuomo e dei suoi nuovi valori, l' umanità ne avrebbe giovato in eterno. Era questo il senso filosofico. Tuttavia, dopo aver analizzato la vita e le opere postume (Arancia Meccanica, Barry Lindon, Shining, Full Metal Jacket ed Eyes Wide Shut) di Stanley Kubrick, mi son dovuto arrendere ad una importante scoperta/verità: sarà proprio il regista a 'demolire' la linea tracciata dal finale di 2001: Odissea nello spazio. Se avete visto i film successivi a questo e riuscite a trovare un protagonista positivo in tutto e per tutto, fatemelo sapere anche a me: sono a vostra completa disposizione. Purtroppo per voi, non lo troverete.
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2001: Odissea nello spazio è un film con un finale troppo ottimistico: con l' avvento del Superuomo e dei suoi nuovi valori, l' umanità ne avrebbe giovato in eterno. Era questo il senso filosofico. Tuttavia, dopo aver analizzato la vita e le opere postume (Arancia Meccanica, Barry Lindon, Shining, Full Metal Jacket ed Eyes Wide Shut) di Stanley Kubrick, mi son dovuto arrendere ad una importante scoperta/verità: sarà proprio il regista a 'demolire' la linea tracciata dal finale di 2001: Odissea nello spazio. Se avete visto i film successivi a questo e riuscite a trovare un protagonista positivo in tutto e per tutto, fatemelo sapere anche a me: sono a vostra completa disposizione. Purtroppo per voi, non lo troverete. Alexander DeLarge, Barry Lindon, Jack Torrance, il soldato Joker ed il dottor Bill Harford sono tutti personaggi non positivi oppure oscurati da un' altra metà. La metà di Alex potrebbe esser rappresentata dai suoi Drughi diventati poliziotti; quella di Barry dal figliastro Lord Bullington. Jack Torrance, la cui metà è Danny, rappresenta il Male, la follia vinta dalla ragione e dalla luccicanza. La foto di Jack, al termine del film, ci indica che per Kubrick il Male non muore mai. Il soldato Joker, addestrato per difendere la sua nazione e diventare un assassino, finirà per fare il giornalista. La sua metà oscura potrebbe benissimo essere quella di Animal o del Sergente istruttore Hartman. Forse il solo Danny di Shining potrebbe essere il Superuomo di 2001: Odissea nello spazio. Non fatevi ingannare! Anche Danny possiede un punto debole: il bambino teme il suo potere, la luccicanza. Io ho visto pure il Dottor Stranamore, anche se di quattro anni prima. Anche in quel capolavoro, che mette in risalto la follia degli uomoni, Peter Sellers 'diventa' tre personaggi (Capitan Mandrake, il Presidente ed il Dottor Stranamore). Se non vi ho convinto, provate a guardar meglio Eyes Wide Shut (occhi completamente chiusi). Questo film decreterà 'la morte del Superuomo'. Il protagonista maschile, Bill Harford, un dottore che si crede felicemente sposato, sarà ogni volta incapace di reagire ad una 'realtà mutante' e dalla quale verrà inesorabilmente dominato. E' emblematica la scena in cui si toglie la maschera. Quella maschera, con la quale aveva partecipato ad una specie di orgia collettiva, rappresenta 'l' altra metà' dell' uomo moderno. Ho dovuto vederlo più volte e con molta attenzione per capirne la grandezza di fondo. Io credo che Stanley Kubrick non avesse molta fiducia nell' umanità, in particolar modo negli uomini. Forse con 2001: Odissea nello spazio aveva provato a mandare un messaggio forte (anche di pace) ai 'Potenti' che si erano convinti di fare una guerra (Vietnam) giusta per il proprio paese e per tutta l' umanità. Anche la Guerra Fredda ed il periodo storico (si entrava negli anni 70') può aver influenzato Kubrick. Per me resta il film del secolo: un' opera grandiosa che 'parla' con la musica e le immagini e che riflette su quegli anni sciagurati (sempre il Vietnam), ma anche su quelli prima dell' uomo e dopo l' arrivo di questo sulla Luna. Da Hal 9000 in poi, Kubrick ha immaginato un ipotetico futuro con un finale troppo ottimistico. Peccato che tutto il lavoro venuto dopo non farà altro che smentire clamorosamente sé stesso. Rassegnamoci al fatto che per Stanley Kubrick non ci sarà nessun Superuomo! La presa di coscienza del regista ci invita nuovamente alla riflessione. Peccato se ne sia andato. Palmieri Christian...
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evghen950
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martedì 28 settembre 2010
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perfetto in molti campi...
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Questo film è perfetto in molti campi, per l'esattezza quelli che riguardano la parte oggettiva dell'apprezzamento... ovvero la fotografia (perfetta, come nelle scene in cui si inquadrano gli infiniti ambienti spaziali ecc.), gli effetti speciali, per l'epoca veramente incredibili, le colonne sonore (azzeccatissime.
Tuttavia, sento di dover rimproverare al film scene di eccessiva lentezza o noiosità..... con un copione veramente molto corto...
Con ciò non voglio dire che il film sia privo di una trama accattivante, tutt'altro anzi è piena di misteri ai queli si deve dare un'interpretazione molto personale...
Sono anche presenti scene che dimostrano un'enorme esperianza in fatto di cinema.
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Questo film è perfetto in molti campi, per l'esattezza quelli che riguardano la parte oggettiva dell'apprezzamento... ovvero la fotografia (perfetta, come nelle scene in cui si inquadrano gli infiniti ambienti spaziali ecc.), gli effetti speciali, per l'epoca veramente incredibili, le colonne sonore (azzeccatissime.
Tuttavia, sento di dover rimproverare al film scene di eccessiva lentezza o noiosità..... con un copione veramente molto corto...
Con ciò non voglio dire che il film sia privo di una trama accattivante, tutt'altro anzi è piena di misteri ai queli si deve dare un'interpretazione molto personale...
Sono anche presenti scene che dimostrano un'enorme esperianza in fatto di cinema... come quella in cui l'ominide impara ad usare l'osso come oggetto.... il finale, o quella specie di "corridoio" colorato che percorre il protagonista prima di arrivare al suo fantomatico alloggio.... (l'occhio che assume il colore del paesaggio).
Grande film, non c'è che dire, ma manca quel qualcosa in più nella trama...
Molti infatti, solo perchè si parla di kubrick, tendono a vedere i film come "capolavori" senza ragionare sulle cose.... sono sicuro che molti che hanno visto sto film lo trovano ogni tanto noioso, ma non l'ammettono.
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chriss
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martedì 28 settembre 2010
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i misteri del film...2° parte
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Cos' è il monolito del film per Stanley Kubrick? E' difficile dare una risposta razionale ad un oggetto irrazionale. Vediamo cosa fa: altera lo 'stato di calma' delle scimmie e di Hal 9000; manda segnali o vola nello Spazio; indirizza David Bowman e la sua capsula in un imbuto Spazio-Temporale; 'trasforma' l' uomo in uno Star Child e poi lo invia verso la Terra. L' unica spiegazione irrazionale potrebbe esser rappresentata da un' entità superiore: Dio, gli Alieni od una Forza fuori dal comune avrebbero alterato gli equilibri cosmici.
Sinceramente non mi va di approfondire tali argomenti. A me interessa una spiegazione razionale.
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Cos' è il monolito del film per Stanley Kubrick? E' difficile dare una risposta razionale ad un oggetto irrazionale. Vediamo cosa fa: altera lo 'stato di calma' delle scimmie e di Hal 9000; manda segnali o vola nello Spazio; indirizza David Bowman e la sua capsula in un imbuto Spazio-Temporale; 'trasforma' l' uomo in uno Star Child e poi lo invia verso la Terra. L' unica spiegazione irrazionale potrebbe esser rappresentata da un' entità superiore: Dio, gli Alieni od una Forza fuori dal comune avrebbero alterato gli equilibri cosmici.
Sinceramente non mi va di approfondire tali argomenti. A me interessa una spiegazione razionale. Eccone alcune. Il monolito potrebbe significare: la vita, il caos, l' intelletto, l' intuizione, la violenza, una porta o lo schermo del cinema. Quest' ultima teoria sembra imbarazzante. In realtà, in una delle scene finali il regista entra con la telecamera nel monolito come se volesse bucare il suo schermo (lo schermo del cinema, appunto). Dopo un pò l' ho scartata subito. Avendo tre o più dimensioni, il monolito potrebbe significare diverse cose. Anzitutto, io credo che sia il Simbolo di 'qualcosa': questo fu il pensiero che mi passò per la testa la prima volta che mi cimentai con questo misterioso film. Dove possiamo trovare quel 'qualcosa'? Ancora nel film, ovviamente. La scimmia 'intuisce' che un osso potrebbe diventare un' arma, sia di difesa che di offesa; Hal 'intuisce' che l' uomo, divenuto freddo ed insensibile, potrebbe benissimo esser sostituito da una macchina. Cosa ha cambiato la loro prospettiva? Il monolito! Tale oggetto 'altera' la percezione delle cose. Somigliando ad una porta, ho pensato che potesse aprire le porte della mente. Così gli ho attribuito un nome: 'la porta (o le porte) della percezione mentale'. Non stò parlando dell' intelligenza o dell' istinto, ma dell' intuizione, della scintilla che accende la mente, la vita e l' evoluzione. Vi è mai capitato di percepire una cosa prima e meglio degli altri? Ecco, quella cosa lì. Considerando il periodo storico, il 1968, questa teoria andrebbe di pari passi con le droghe consumate da tanti artisti (cantanti, registi e pittori). Tali sostanze alterano la percezione delle cose viste dalla mente. A casa ho un libro molto interessante che descrive gli effetti di alcune droghe sugli esseri umani. All' epoca del film, qualcuno disse che Kubrick avesse provato una tale esperienza. Il terzo significato che attribuisco al monolito riguarda proprio il regista americano. Il misterioso oggetto rappresenta 'il suo punto di vista'. Di questo ne parlerò la prossima volta. Le opere successive a tale film potrebbero darci delle importanti risposte. Christian...
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chriss
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domenica 26 settembre 2010
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i misteri del film...1° parte
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2001: Odissea nello spazio è un film pieno di misteri. Ne ho contati almeno cinque: il fortissimo rumore (fischio/sibilo) proveniente dalla Luna, la stanza in cui invecchia e rinasce David Bowman, lo Star Child, la ribellione di Hal 9000 ed il misterioso monolito. L' acutissimo suono rappresenta un avvertimento, una comunicazione, un segnale dal secondo al terzo monolito. E' come se il secondo monolito sulla Luna avesse detto al terzo su Giove: "Mi hanno trovato". La stanza, nella quale Bowman viene catapultato a folle velocità con tutta la capsula, ha uno stile (decisamente settecentesco) che ricorda l' età dei lumi. I quadri in sottofondo, che non ho potuto distinguere molto bene, dovrebbero appartenere al periodo rinascimentale.
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2001: Odissea nello spazio è un film pieno di misteri. Ne ho contati almeno cinque: il fortissimo rumore (fischio/sibilo) proveniente dalla Luna, la stanza in cui invecchia e rinasce David Bowman, lo Star Child, la ribellione di Hal 9000 ed il misterioso monolito. L' acutissimo suono rappresenta un avvertimento, una comunicazione, un segnale dal secondo al terzo monolito. E' come se il secondo monolito sulla Luna avesse detto al terzo su Giove: "Mi hanno trovato". La stanza, nella quale Bowman viene catapultato a folle velocità con tutta la capsula, ha uno stile (decisamente settecentesco) che ricorda l' età dei lumi. I quadri in sottofondo, che non ho potuto distinguere molto bene, dovrebbero appartenere al periodo rinascimentale. Un particolare, non molto importante per la verità ai fini della soluzione dei misteri, mi ha fatto riflettere un poco di più: tranne i mobili (il letto, le poltrene e lo scrittoio), la stanza ci viene presentata interamente dipinta di bianco. Ho controllato il significato dei colori su Internet. Tale colore si addice 'ad un nuovo inizio'. Indica una specie di passaggio verso qualcosa di nuovo o verso una nuova realtà. Il bianco, considerato il colore della perfezione, simboleggia pure l' innocenza, la pulizia e la purezza, ma anche le cose sacre e la redenzione. La scena in cui il vecchio Bowman (uomo/arco, arciere) allunga la mano destra verso il monolito, mi ricorda un affresco della Cappella Sistina: la creazione di Adamo. Al Vaticano c' è raffigurato Adamo col suo Creatore al posto dell' uomo e del monolito. In linea di massima, il paragone uomo/Adamo monolito/Creatore ci potrebbe anche stare. Con la stanza settecentesca Stanley Kubrick ci voleva dire che 'l' uomo stava rinascendo dal punto di vista della Ragione'. C' è inoltre da dire che tale stanza dovrebbe trovarsi in un punto imprecisato e che si trovi su più dimensioni: almeno cinque (le tre conosciute più le altre due rappresentate dal Tempo e dallo Spazio). Lo Star Child, il feto/bambino cosmico/spaziale, che si sposta verso la Terra, dovrebbe indicare l' uomo che rinasce a nuova vita (forse il Superuomo). Ad accompagnare questa stravagante 'trasformazione', ci pensa 'Mastro Kubrick' con le note della sinfonia di Strauss 'Così parlò Zarathustra'. Rimangono ancora due misteri da risolvere: la ribellione di Hal 9000 ed il monolito. Cominciamo dal super calcolatore elettronico. Ci sono due identici Hal 9000: uno si trova sul pianeta Terra, mentre l' altro staziona sul Discovery. Hal 9000, che ragiona col sistema binario (zero, uno), è il cervello ed il sistema nervoso centrale dell' astronave. Il super computer 'imita' la maggior parte delle attività del cervello umano con una velocità ed una sicurezza maggiore. I motivi della sua ribellione potrebbero essere diversi. Vediamo il primo e via-via gli altri. Hal potrebbe esser stato manomesso da un programmatore che si trova sulla Terra. Questa teoria l' ho scartata immediatamente. Hal entra in conflitto con sé stesso avendo notato delle discrepanze tra gli esseri umani. Frank Poole e David Bowman non conoscono i veri obiettivi della missione: essi saranno svelati successivamente. Anche gli altri tre membri dell' equipaggio, che sono stati ibernati prima di partire, non sono a conoscenza della missione. Il solo Hal 9000, presente sul Discovery, conosce il piano della missione su Giove. Arthur Clarke, in un' intervista, disse che il 'cervellone' ebbe un conflitto interiore a causa dell' ordine di tenere nascosti i veri obiettivi della missione a tutto l' equipaggio. Imitando il cervello umano, Hal avrebbe mal interpretato il conflitto degli esseri umani. Questa teoria di Clarke andrebbe bene per il suo racconto/romanzo, ma non per il film. L' opera di Kubrick si basa sulla 'percezione', sul 'non detto e non spiegato': gli indizi per trovare la soluzione sono camuffati meglio. Qualcuno ha asserito che Hal fosse troppo ambizioso, egocentrico e presuntuoso per restare con gli esseri umani: in parte mi trovo d' accordo. Qualcun altro dice che sia semplicemente impazzito. In parte, anche questa potrebbe essere giusta. Io 'sparo' la mia. Osservate, anzitutto, i tre astronauti ibernati: sembrano effettivamente morti. Osservate la reazione di Frank Poole all' annuncio del suo compleanno: non dice una parola! Dimostra freddezza ed indifferenza. Rimane totalmente immobile. Non dice nemmeno: " Ciao o arrivederci". Mentre ciò avviene, Kubrick sposta la telecamera su David Bowman: dorme, ma sembra morto pure lui, proprio come gli astronauti ibernati. Considerando il periodo storico in cui il film fu fatto, (Vietnam e Guerra Fredda), è possibile ipotizzare una soluzione: per Stanley Kubrick l' uomo non prova più emozioni. E' qui che il film dovrebbe essere visto da un' altra angolazione: quella di Hal 9000. Io credo che il 'cervellone' sia stato influenzato negativamente dal monolito. Hal, che conosce il piano della missione, sospetta che il monolito abbia dei poteri: questo altera la sua 'percezione'. Sentite cosa dice Hal quando Bowman tenta di rientrare con la capsula: "Questa macchina è troppo importante per me, per lasciare che tu la manometta". In realtà, essendoci stato un errore di doppiaggio nell' edizione italiana, avrebbe dovuto dire: "Questa missione è troppo importante per me". Perché una macchina ci tiene così tanto? Le missioni non dovrebbero essere tutte uguali per lui? Ci dev' essere qualcosa di filosofico in questo punto del film. Qualcosa del tipo: l' uomo deve rinascere per il fatto che le macchine lo stanno sostituendo. Paradossalmente, Hal andrebbe a rappresentare il nuovo genere umano. Quello vecchio è diventato freddo ed insensibile durante il suo iter evolutivo. C' è una frase che potrebbe approvare questa mia teoria: "Ho paura", dirà per ben tre volte. E' una frase che mette i brividi. Poi si metterà a cantare Giro Giro Tondo. E' possibile che Hal si sia evoluto per mezzo del monolito. Pur non cambiando il suo aspetto esteriore, la mente di Hal potrebbe essersi 'umanizzata'. Ora pensa ed agisce come gli altri esseri umani: ecco perché uccide Frank Poole ed i tre astronauti ibernati. Ed ecco dove paradossalmente volevo arrivare. La morte cerebrale di Hal 9000 è una delle scene più belle e drammatiche nella storia del cinema. Bowman, rientrato dallo Spazio per miracolo, lo disattiva con un semplice cacciavite. La scimmia/uomo conquista lo Spazio cominciando con un osso; l' uomo/scimmia mette fine alla vita di Hal 9000 con un oggetto più evoluto dell' osso, ma molto, molto meno potente di una macchina di quelle dimensioni. Del misterioso monolito ne parlerò la prossima volta. Christian...
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chriss
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mercoledì 22 settembre 2010
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il film del secolo...
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2001: Odissea nello spazio è il film del secolo: un capolavoro gigantesco che non ha eguali nella storia del cinema. E' il film che, in assoluto, amo di più, pur avendolo inizialmente odiato. Mio fratello mi spinse a guardarlo in TV: "Troppo complicato", pensai. Ed ancora: "Meglio lasciar stare e dedicarsi ad altri generi". Ora credo di saperne molto più di lui. Il capolavoro di Stanley Kubrick, che potrebbe racchiudere in sé diversi generi e sottogeneri (dalla fantascienza alla religione per esempio), nacque dalla collaborazione con Arthur Clarke, il quale aveva precedentemente scritto il racconto La sentinella.
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2001: Odissea nello spazio è il film del secolo: un capolavoro gigantesco che non ha eguali nella storia del cinema. E' il film che, in assoluto, amo di più, pur avendolo inizialmente odiato. Mio fratello mi spinse a guardarlo in TV: "Troppo complicato", pensai. Ed ancora: "Meglio lasciar stare e dedicarsi ad altri generi". Ora credo di saperne molto più di lui. Il capolavoro di Stanley Kubrick, che potrebbe racchiudere in sé diversi generi e sottogeneri (dalla fantascienza alla religione per esempio), nacque dalla collaborazione con Arthur Clarke, il quale aveva precedentemente scritto il racconto La sentinella. Da semplice racconto divenne un famoso romanzo. Detto in poche parole, il film ci mostra il viaggio evolutivo (con l' aiuto della scienza/tecnologia) dell' Uomo (un' Odissea appunto) attraverso il Tempo e lo Spazio. Kubrick non ci dà le risposte definitive sui legami Uomo-Tempo-Spazio, ma solo qualche indizio. Io lo trovo geniale per almeno tre motivi: potenza delle immagini (spazio infinito, astronavi e pianeti), musica applicata alla potenza delle immagini e concetto filosofico/allegorico o significato. A questi se ne potrebbero aggiungere altri: rappresentazione dei movimenti in assenza di gravità, Intelligenza Artificiale e tecnica registica. Vinse un solo Oscar per i migliori effetti speciali, ma ebbe tanti altri premi minori. Il concetto 'musica uguale elemento essenziale', proprio come i personaggi o la trama, fu la prima colonna portante del film (lo stesso concetto lo applicò Sergio Leone in tutte le sue opere). La musica 'parla' il suo linguaggio. Sostituisce i dialoghi dei pochi protagonisti. Provate ad aggiungere le musiche "Sul bel Danubio blu" o "Così parlò Zarathustra" alle potentissime immagini ed ecco che avrete una miscela esplosiva. Una miscela che prende fuoco come la benzina se tentassimo di dare un senso a questo film dai tempi dilatati. Per il significato/concetto filosofico ci stò ancora pensando. Non che non ci abbia ragionato: vorrei scriverlo in una seconda recensione. In molti presero spunto da quest' opera unica ed inclassificabile. A pensarci bene, forse il solo Blade Runner, di Ridley Scott, potrebbe addirittura tenergli testa in un ipotetico scontro a due. Anche quel film di fantascienza sfruttava le musiche, le potenti immagini ed alcuni concetti filosofici. Non a caso sono stati i film più discussi in assoluto, perlomeno nell' ambito fantascientifico. Ma, mentre Blade Runner ha un significato, il film di Kubrick potrebbe averne diversi, tutti accettabili, in base anche a quanto disse allora il maestro statunitense naturalizzato britannico. I misteri che lo avvolgono, e che ci spingono a trovarne il senso, sono il suo punto di forza e non di debolezza. 'Il non detto' (o 'il non spiegato') ci attira, quasi quanto l' imbuto spazio/temporale che risucchia David Bowman. Stanley Kubrick, che terminò le riprese del film nel lontano 1968, un anno prima dallo sbarco sulla Luna, ci mostrò lo Spazio come nessun altro ebbe modo di fare: infinito, nero e pauroso. Che fosse nero ed infinito, lo sapevamo già. Ma, associato ai respiri del povero Frank Poole, che vaga verso l' Infinito, lo rende ancora più pauroso. E maledettamente tragico. Il tutto sotto l' attento occhio rosso del sinistro Hal 9000, un super calcolatore elettronico che farebbe al caso di tutte le casalinghe odierne. Per me è il film del secolo (il ventesimo per l' esattezza). Per carità, è solo un' opinione personale. Non vale molto, ma è pur sempre qualcosa. Quando lo rivedo, mi fa ancora un grande effetto. Io capisco benissimo che il film sia un pò noioso/pesante, lento e lontano anni luce da noi: al primo impatto lo abbiamo pensato tutti, forse anche i più accaniti critici cinematografici. Però, quest' opera d' arte ha influenzato tanti altri film che son venuti dopo, a partire dal mitico Star Wars fino ad arrivare al tanto celebrato Blade Runner: non mi pare poco per il cinema di fantascienza (e non solo per quello). Inoltre, tanti temi del film sono stati ripresi dai fumetti, dalle pubblicità, dai cantanti, dai videogiochi e dai videoclip. Insomma, se di questo film se ne discute ancora, un motivo ci sarà. Il monolito ha fatto impazzire tutti: in effetti, potrebbe essere qualsiasi cosa. Anche la ribellione del cervellone elettronico andrebbe analizzata meglio. Lo stesso si potrebbe dire dello Star Child, il feto stellare che si muove lentamente verso qualcuno o qualcosa. Vi farò sapere. Christian Palmieri...
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marvelman
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lunedì 13 settembre 2010
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nick castle
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Tu sei la tipica persona che dice che un film è un capolavoro solo perchè è considerato tale e sei cieco ai difetti del film che effettivamente ci sono, solo perchè un regista è un genio non vuol dire che i punti deboli del film diventano i punti di forza...ribadisco: se al giorno d'oggi uscisse un film come 2001 odissea nello spazio la critica sarebbe divisa come un melone talgiato in due e la definizione di "capolvoro assoluto" se ne andrebbe in quel posto assieme a tutti quelli che, come te, lo difenderebbero a spada tratta...è un bel film ma la definizione di capolavoro, spiacente, la affibio a quei titoli che mi intrattengono un tantino di più come Guerre Stellari. Metto 5 stelle per tua pietà
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nick castle
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mercoledì 1 settembre 2010
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per stefaniapiuma...
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Volevo dirti che l'osso che poi diventa navicella, non è inteso in quel senso, l'accostare due riprese simili e montarle di seguito è una citazione del cinema surrealista di Luis Benuel e Salvador Dalì, ma non ha un vero e proprio significato, serve solo come raccordo tra l'alba dell'uomo e l'inzio della storia.
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nick castle
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mercoledì 1 settembre 2010
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confronto...
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Apparte la questione di Marvelman che di questo film non ci ha capito niente, mascherando la sua perplessità con vari tentativi di trovare falle nel film (che non ci sono), vorrei parlare di una cosa che nessuno ha mai parlato in questo forum, la colonna sonora. Oltre il fatto che le musiche non originali ci stiano benissimo, per chi non lo sappia, per questa pellicola fu ingaggiato il compositore Alex North, che scrisse e registrò delle musiche che avrebbero dovuto fare da commento musicale per il film. Oggi di queste musiche nel film non ce ne neanche l'ombra. Nel 1997 Jerry Goldsmith prese in mano gli spartiti di North e ri-registrò le musiche che ormai si davano per perse.
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Apparte la questione di Marvelman che di questo film non ci ha capito niente, mascherando la sua perplessità con vari tentativi di trovare falle nel film (che non ci sono), vorrei parlare di una cosa che nessuno ha mai parlato in questo forum, la colonna sonora. Oltre il fatto che le musiche non originali ci stiano benissimo, per chi non lo sappia, per questa pellicola fu ingaggiato il compositore Alex North, che scrisse e registrò delle musiche che avrebbero dovuto fare da commento musicale per il film. Oggi di queste musiche nel film non ce ne neanche l'ombra. Nel 1997 Jerry Goldsmith prese in mano gli spartiti di North e ri-registrò le musiche che ormai si davano per perse. Ma nel 2007, dieci anni dopo, in un archivio venne ritrovato un nastro master contenente le registrazioni delle musiche di North dirette da Henry Brant. Il master venne rimasterizzato e al intrada records ne fece un cd in edizione limitata in sole 3000 copie, ovvero, 2001: A Space Odyssey, original score. Io con grande coraggio ho acquistato questo disco per la modica cifra di 45€ e lo ho ascoltato. Ora come ora si può dire che Kubrick non fece bene a utilizzare musiche non originali, anzi, fece benissimo, perchè le musiche di North sono si abbastanza adatte, ma hanno un timbro che anche dopo la rimasterizzazione risulta essere brutto, i timpani sembrano barattoli, e archi e ottoni mancano di leggerezza, dando certe strombazzate, quasi come eseguite da un orchestra di pochi elementi, il che potrebbe anche essere, comunque Kubrick è più che giustificato nell'averle definite odiose. Insomma, come al solito il maestro ci aveva azzeccato. Però forse avrebbe avuto qualcosa in meno da dire su le stesse musiche ma riarrangiate e dirette da Goldsmith, che certamente hanno finezza e un impatto sonoro che indubbiamente si sposa molto meglio con le atmosfere del film. Però il livello raggiunto da Kubrick e dal suo Danubio Blu, non è certamente paragonabile a nessuna delle due registrazioni delle musiche di Alex North. E adesso, dopo tutto ciò, rimangono con un cd da 45€, che contiene musiche che neanche mi piacciono! Un altra cosa, su youtube, i video che trovate con la dicitura, musiche di Alex North, sono tutti con le musiche ri-registrate da Goldmsith, nessuno contiene le registrazioni originali.
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stefaniapuma
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mercoledì 25 agosto 2010
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un'odissea dallo spazio all'uomo.
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Come nell’Odissea di Omero, anche nell’Odissea dello spazio di Kubrick c’è il tema dell’ingegno. Odisseo usava l’ingegno per superare le difficoltà, nel film di Kubrick scopriamo i limiti dell’ingegno, del progresso tecnologico.
Il monolita rappresenta il mistero della vita e del cosmo.
Le scimmie lo vedono e non capiscono cosa sia; comunque cominciano a usare ossa come armi. Si tratta della tecnologia, e significa che il progresso porta guerra (anche l’uomo con il progresso ha creato le bombe atomiche ad esempio). L’inquadratura all’osso che diventa navicella vuol dire che il progresso tecnologico che è cominciato dalle scimmie è poi continuato nell’uomo, ma tuttavia, l’uomo non ha risolto il mistero.
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Come nell’Odissea di Omero, anche nell’Odissea dello spazio di Kubrick c’è il tema dell’ingegno. Odisseo usava l’ingegno per superare le difficoltà, nel film di Kubrick scopriamo i limiti dell’ingegno, del progresso tecnologico.
Il monolita rappresenta il mistero della vita e del cosmo.
Le scimmie lo vedono e non capiscono cosa sia; comunque cominciano a usare ossa come armi. Si tratta della tecnologia, e significa che il progresso porta guerra (anche l’uomo con il progresso ha creato le bombe atomiche ad esempio). L’inquadratura all’osso che diventa navicella vuol dire che il progresso tecnologico che è cominciato dalle scimmie è poi continuato nell’uomo, ma tuttavia, l’uomo non ha risolto il mistero. L’uomo del 2001 che fa un viaggio nello spazio e trova un monolita come quello che era apparso alle scimmie, non riesce a spiegarselo nemmeno lui, quindi in questo non è superiore alle scimmie. Infatti il mistero dell’universo e della vita, noi come i nostri antenati non lo conosciamo, anche se la nostra tecnologia è molto più sofisticata. La necessità di disattivare Hal significa che l’uomo deve riuscire a fare a meno delle macchine, perché l’uomo deve ritornare dall’odissea nello spazio a sé stesso. L’uomo non può scoprire l’universo se prima non scopre l’infinito che ha dentro. E solo se lascia perdere le macchine potrà scoprire che l’umanità nella sua circolarità, simboleggiata dalla vecchiaia e poi dalla trasformazione in feto, è un mistero grande quanto l’universo e parallelo ad esso.
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