renatoc.
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lunedì 21 maggio 2018
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bel film con un grande sidney poitier!
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Film girato prima della contestazione generale del '68 in cui gli studenti apparivano si, ribelli ma in modo moderato! Anche la scelta di un protagonista di colore è stata giusta, nel primo semestre del '68 erano usciti anche "Indovina chi viene a cena?" e "La calda notte dell'ispettore Tibbs", e questo film completa una bella trilogia di Sidney Poitier! Forse nessuno prevedeva che a film già girato, ci sarebbero stati gli assassinii di Martin Luther King e di Robert Kennedy, fatti che hanno portato ancor di più alla ribalta la questione razziale! Comunque il film non si svolge negli USA ma a Londra, dove la questione razziale era senz'altro meno pesante! Comunque questo insegnante che riesce a trasformare una scolaresca proveniente
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Film girato prima della contestazione generale del '68 in cui gli studenti apparivano si, ribelli ma in modo moderato! Anche la scelta di un protagonista di colore è stata giusta, nel primo semestre del '68 erano usciti anche "Indovina chi viene a cena?" e "La calda notte dell'ispettore Tibbs", e questo film completa una bella trilogia di Sidney Poitier! Forse nessuno prevedeva che a film già girato, ci sarebbero stati gli assassinii di Martin Luther King e di Robert Kennedy, fatti che hanno portato ancor di più alla ribalta la questione razziale! Comunque il film non si svolge negli USA ma a Londra, dove la questione razziale era senz'altro meno pesante! Comunque questo insegnante che riesce a trasformare una scolaresca proveniente dai bassifondi in una classe di bravi ragazzi è da portare ad esempio, anche perchè non lo fa con la forza con una persuasione razionale! Bello che alla fine, dovendo scegliere tra un lavoro che poteva piacergli e ben retribuito sceglie invece di continuare a fare l'insegnante come una missione per far del bene a dei ragazzi che altrimenti si sarebbero potuti mettere sulla cattiva strada! Rivedere questo film mi ha fatto fare un esame di coscienza, anch'io ai tempi dell'università avevo fatto l'insegnante in scuole private, ma alla fine sono andato a lavorare in banca, nonostante gli alunni dichiaravano che ero sciupato e che avrei dovuto restare nella scuola! Come Sidney Poitier anch'io ho avuto simpatie da parte di alunne, e durante l'estate successiva sono stato sommerso da cartoline! Ma lui ha fatto la scelta giusta! io a volte ci penso ma ora non è il caso di piangere sul latte versato! In ogni caso complimenti al regista per avere scelto quest'argomento!
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nico g.
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domenica 3 giugno 2012
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violenza zuccherata
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Il tonante titolo italiano "La scuola della violenza" è un infelice adattamento di "To Sir, With Love", così il pubblico si aspetta un film molto differente da quello che è. Di violenza ce n'è poca e bonariamente addolcita, però la trama non è banale e il lieto fine non è caramelloso.
E' credibile la rappresentazione di un idealismo raro ma esistente, quello dell'insegnante, che da occasionale diventerà fisso. Ottimistica ma possibile la raffigurazione dei ragazzi ribelli ma non ottusi.
Di certo a molti sorge il dubbio su come sarebbe andata senza lo charme di Sidney Poitier e la sua influenza sui complessi di Elettra delle sue allieve, ma questo è un film poco drammatico e qualche ingrediente estetico ci può stare.
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Il tonante titolo italiano "La scuola della violenza" è un infelice adattamento di "To Sir, With Love", così il pubblico si aspetta un film molto differente da quello che è. Di violenza ce n'è poca e bonariamente addolcita, però la trama non è banale e il lieto fine non è caramelloso.
E' credibile la rappresentazione di un idealismo raro ma esistente, quello dell'insegnante, che da occasionale diventerà fisso. Ottimistica ma possibile la raffigurazione dei ragazzi ribelli ma non ottusi.
Di certo a molti sorge il dubbio su come sarebbe andata senza lo charme di Sidney Poitier e la sua influenza sui complessi di Elettra delle sue allieve, ma questo è un film poco drammatico e qualche ingrediente estetico ci può stare.
Ottimo l'inserimento della canzone "It's Getting Harder All the Time", eseguita dai suoi veri interpreti (The Mindbenders) in occasione del ballo di fine anno, molto evocativa dell'epoca beat.
Non entrerà nella storia della cinematografia, ma è un film godibile.
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matilde perriera
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martedì 4 agosto 2009
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la propria arte per la parte migliore di sè
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di MATILDE PERRIERA Sidney Poitier, in questo film, impersona il ruolo di un ingegnere di colore disoccupato. Mark Thackeray è costretto ad accettare la nomina di insegnante in una scuola superiore della periferia londinese dell'East End di Londra. La violenza regna nell’istituto, nel quartiere, tra i ragazzi stessi turbolenti, indisciplinati, insolenti e decisi a disfarsi del nuovo arrivato, così come hanno fatto per i suoi predecessori. Il docente non demorde, cerca subito di rimuovere i palesi o più latenti ostacoli che afferiscono negativamente all’interno di una classe difficile, sollecitando i discenti a cogliere il rapporto dinamico tra passato\presente\futuro. Dopo un primo periodo di rifiuto, gli alunni cominceranno a stimarlo e ad apprezzare quei valori irrinunciabili, quali la libertà di coscienza e la capacità di autodeterminarsi, per i quali ancora oggi si combatte.
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di MATILDE PERRIERA Sidney Poitier, in questo film, impersona il ruolo di un ingegnere di colore disoccupato. Mark Thackeray è costretto ad accettare la nomina di insegnante in una scuola superiore della periferia londinese dell'East End di Londra. La violenza regna nell’istituto, nel quartiere, tra i ragazzi stessi turbolenti, indisciplinati, insolenti e decisi a disfarsi del nuovo arrivato, così come hanno fatto per i suoi predecessori. Il docente non demorde, cerca subito di rimuovere i palesi o più latenti ostacoli che afferiscono negativamente all’interno di una classe difficile, sollecitando i discenti a cogliere il rapporto dinamico tra passato\presente\futuro. Dopo un primo periodo di rifiuto, gli alunni cominceranno a stimarlo e ad apprezzare quei valori irrinunciabili, quali la libertà di coscienza e la capacità di autodeterminarsi, per i quali ancora oggi si combatte. Verso la fine dell’anno scolastico, viene offerto al volitivo professore il tanto desiderato lavoro come ingegnere, ma egli, pur scosso da una lotta interiore profonda, deciderà di non abbandonare i suoi ragazzi e di restare ancora con loro, dalla loro parte, a rivivere i problemi e le paure dei giovani negli anni sessanta. Mark ha vinto non soltanto come attore-docente ma, soprattutto, come uomo perchè Sidney Poitier (Miami, 20 febbraio 1927), alias professor Thackeray, sa che diventare adulti è la lezione più dura da imparare e da insegnare, sa cosa vuol dire vivere in una società ostile e ha accettato la sfida, trattando gli studenti come persone responsabili e dimostrando loro che, nella vita, pur perseguendo obiettivi comuni al gruppo di appartenenza, si deve contare principalmente sulle proprie forze. Alquanto significativo, a tal proposito, risulta il suo discorso del 2002, quando gli è stato conferito l'Oscar alla carriera: “Sono arrivato ad Hollywood all'età di 22 anni, in un'epoca in cui le probabilità che io potessi essere qui, stasera, cinquantatré anni dopo, non sarebbero state a mio favore ... Allora non era stato tracciato per me nessun percorso visibile, nulla si sarebbe messo in moto se non vi fossero state scelte coraggiose e altruistiche intraprese da registi, scrittori e produttori, ciascuno con un forte senso di responsabilità civile verso l'epoca in cui viveva, senza paura di consentire alla propria arte di riflettere le proprie visioni e i propri valori - etici e morali – e, per di più, riconoscerli come propri … comunicando, attraverso la propria arte, la parte migliore di sè … Io accetto questo premio in memoria di tutti gli attori e attrici afroamericani … sulle cui spalle ho avuto il privilegio di sedere”.
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taniamarina
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mercoledì 13 maggio 2009
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si vorrebbe tornare a scuola
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Sidney Potier calca la scena in modo straordinario, seguito da un film che scorre con eleganza e sentimentalismi mai esagerati. Si respira un'atmosfera gradevolmente infantile, e alla fine ci si commuove al ballo di Sidney e della sua partenza. Da ricordare la canzone splendida che canta una delle attrici stesse. Un notevole insegnamento all'insegnamento. Pellicola bellissima
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