pesciolino
|
lunedì 4 ottobre 2021
|
e 007 conquistò il mondo
|
|
|
|
Una totale e completa evasione, anche se rappresentata da una storia su temi seri, che possiede - come tutti i film di 007 - una sua originalità che mette a fuoco la complessità del personaggio e della filosofia e la psicologia di 007, che - a suo tempo - si sono sbattuti per definire sui libri. Con il contributo di maestri della fotografia (cristallina, brillante, smaltata), del montaggio, della scenografia (il grande Ken Adam), della musica, della sceneggiatura, è venuto fuori un film che resiste alla prova del tempo ed è amato e ammirato da generazioni, pur raccontando una ormai vecchia (anche se gloriosa) Inghilterra. Un cinismo bruciante viene stemperato, oltre che dalla consueta ironia, in scarti nella farsa e nel fumetto che diventeranno più evidenti in episodi successivi della serie: lo stesso nome della Bond girl “Pussy Galore” (“passera in calore”, oggi si può dire) ne è un esempio.
[+]
Una totale e completa evasione, anche se rappresentata da una storia su temi seri, che possiede - come tutti i film di 007 - una sua originalità che mette a fuoco la complessità del personaggio e della filosofia e la psicologia di 007, che - a suo tempo - si sono sbattuti per definire sui libri. Con il contributo di maestri della fotografia (cristallina, brillante, smaltata), del montaggio, della scenografia (il grande Ken Adam), della musica, della sceneggiatura, è venuto fuori un film che resiste alla prova del tempo ed è amato e ammirato da generazioni, pur raccontando una ormai vecchia (anche se gloriosa) Inghilterra. Un cinismo bruciante viene stemperato, oltre che dalla consueta ironia, in scarti nella farsa e nel fumetto che diventeranno più evidenti in episodi successivi della serie: lo stesso nome della Bond girl “Pussy Galore” (“passera in calore”, oggi si può dire) ne è un esempio. Il tecnicamente dotato regista Guy Hamilton (amico di Hitchcock che ne loderà il lavoro in film come questi) lavora ai bordi per mantenere un film che non delude il più esigente degli spettatori di film d'azione dalla produzione per bambini (come si diceva approdo della serie specie nei film della seconda metà degli anni '70). Fellini rimarrà colpito dal film definendolo come una cattura del messaggio dell'uomo contemporaneo. E' interessante notare - nel 1964 - le figure femminili del film, tutt'altro che donne-oggetto. La serie di Bond - segno dei tempi - è stata la prima che che ha rotto le convenzioni e gli stereotipi con cui veniva rappresentata la donna al cinema. La donna sessualmente libera non deve essere più necessariamente una immorale o una stupida per essere accettata, anche se la protagonista è chiaramente, sotto tutti gli aspetti, una figura ambigua (tema tipicamente hitchcockiano). All'attivo del film anche la bellezza di numerose scene e sequenze come la Alpi svizzere, il campo di golf, Fort Knox (totalmente inventato).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pesciolino »
[ - ] lascia un commento a pesciolino »
|
|
d'accordo? |
|
pacittipaolo
|
domenica 8 dicembre 2019
|
uno dei film di di maggior smalto di 007
|
|
|
|
Con il terzo film della serie James Bond diventa un fenomeno mondiale. La regia, che mantiene lo stile impresso dai film precedenti, è dell'abile Guy Hamilton, che di suo infonde un particolare houmour, tanto da sconfinare qua e là nel fumetto (cosa che sarà propria di più film successivi), contribuendo a stemperare la dose di cinismo che in questo film è piuttosto forte. Gert Frobe è un cattivo formidabile (così come è memorabile il suo accolito Oddjob): Bond rimane suo prigioniero per buona parte del film, e la protagonista femminile, Pussy Galore, è chiaramente un personaggio ambiguo (come ambigua è la figura femminile di Intrigo Internazionale di Hithchcok, uno dei capolavori del maestro inglese cui la serie di Bond deve molto).
[+]
Con il terzo film della serie James Bond diventa un fenomeno mondiale. La regia, che mantiene lo stile impresso dai film precedenti, è dell'abile Guy Hamilton, che di suo infonde un particolare houmour, tanto da sconfinare qua e là nel fumetto (cosa che sarà propria di più film successivi), contribuendo a stemperare la dose di cinismo che in questo film è piuttosto forte. Gert Frobe è un cattivo formidabile (così come è memorabile il suo accolito Oddjob): Bond rimane suo prigioniero per buona parte del film, e la protagonista femminile, Pussy Galore, è chiaramente un personaggio ambiguo (come ambigua è la figura femminile di Intrigo Internazionale di Hithchcok, uno dei capolavori del maestro inglese cui la serie di Bond deve molto). Il film vanta degli esterni come le Alpi svizzere o il campo da golf, e le scenografie geniali di Ken Adam, oltre alla fotografia brillante di Ted Moore, mentre John Barry compone quella che è forse la sua più bella colonna sonora per 007 (ma anche il resto della sua musica per la serie è di alto livello). Come per altri dei primi film della serie, oggi non sarebbero accettate certe scene, che sarebbero considerate alla stregua di una violenza sessuale, come quella in cui Bond riporta su quella che allora era considerata la retta via Pussy Galore (Bond, pur nella sua complessa personalità e nella modernità dei suoi film, era fondamentalmente un personaggio conservatore). Lo sceneggiatore Richard Maibaum fa un eccellente lavoro di adattamento del romanzo originale per il film, uno dei cui pregi è di avere una trama unica, atipica per il genere dei film d'azione, e che, come gli altri dei primi film della serie ha continuato e continua a divertire generazioni di spettatori con delle trovate di cui si complimentò lo stesso Hitchcock col regista - suo amico - Guy Hamilton, mentre Fellini (che non era un cinefilo) ebbe a dire che era uno di quei film che portavano avanti il cinema. Non bisogna cercare profondità in film come questi: si rimane in superficie, ma è una superficie smaltata e brillante, “sotto la quale si avverte il fruscio allarmate di un mondo di coleotteri” (Fellini). Sono film di totale evasione, di pura fantasia, anche se in quegli anni cominciarono a uscire libri sulla psicologia del personaggio, che è comunque un personaggio della mente, secondo alcuni di plastica, anche se, plastica o meno “è riuscito a catturare il messaggio dell'uomo contemporaneo” (Fellini).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pacittipaolo »
[ - ] lascia un commento a pacittipaolo »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 9 luglio 2019
|
terzo bond, forse non il mgliore, ma comunque...
|
|
|
|
"Goldfinger"(di Guy Hamilton, 1964), terzo Bond dopo"Dr.NO"e"From Russia with love", sempre con Sean Connery ma con alla regia l'ottimo(peraltro)Hamilton al posto di Terence Young, rimane una pietra miliare, in certo senso, del cinema"bondiano"with Connery , ma non il miglior film: dopo i primi due film citati e prima di"Thunderball", questo film rimane incuneato tra questi film senza risaltare particolarmente, non fosse che per l'azione progettata da Auric Goldfinger(il vilain di turno, stavolta senza"Spectre")contro Fort Knox, riserva aurea degli States e la famosa scena della polvere d'oro che uccide una "traditrice"del capo Goldfinger- Scena più erotica del cinema bondiano?, come ha scritto più d'uno?Sarà, ma non sembra così, almeno,,,,Semmai"stupefacente", sempre che non si riveda il film per l'ennesima volta, come chi scrive questa nota.
[+]
"Goldfinger"(di Guy Hamilton, 1964), terzo Bond dopo"Dr.NO"e"From Russia with love", sempre con Sean Connery ma con alla regia l'ottimo(peraltro)Hamilton al posto di Terence Young, rimane una pietra miliare, in certo senso, del cinema"bondiano"with Connery , ma non il miglior film: dopo i primi due film citati e prima di"Thunderball", questo film rimane incuneato tra questi film senza risaltare particolarmente, non fosse che per l'azione progettata da Auric Goldfinger(il vilain di turno, stavolta senza"Spectre")contro Fort Knox, riserva aurea degli States e la famosa scena della polvere d'oro che uccide una "traditrice"del capo Goldfinger- Scena più erotica del cinema bondiano?, come ha scritto più d'uno?Sarà, ma non sembra così, almeno,,,,Semmai"stupefacente", sempre che non si riveda il film per l'ennesima volta, come chi scrive questa nota...., Tra l'altro, a proposito di leggende filmico-bondiane, l'attrice Shirley Eaton, secondo certe fonti, dopo essersi sottoposta al trattamento richiesto dalla parte, sarebbe morta per davvero, falso assoluto, essendo la signora un'arzilla iper-ottantenne... Bond è in crisi e viene"preso in castagna"alcune volte e Connery lo sottolinea, ma poi,,,,Gert Froebe, che fa Goldfinger, è troppo germanico.(di Zwickau)-pacioccono per essere convincente come"vilain"cattivissimo... Honor Blackman, statuaria, spoirtiva, è senz'altro "coinvolgente", ma forse meno di altre Bond.girls, l'intreccio, a tratti, risulta un po'confuso e carente, dove bisogna comunque ricordare che i film bondiani sono molto liberamente tratti dai romanzi e racconti di Ian Fleming, che scriveva in altri tempi e in condizioni storiche ben diverse(muore nel 1964, ma i suoi "grandi libri"risalgono al decennio precedente, dunque in una condizione di sviluppo tecnologico distante anche da quegli anni, intendedno i Sixites...): Con tutto questo, il film è pieno di sorprese e d'altro..., El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
rmarci05
|
domenica 26 agosto 2018
|
il migliore film di 007, innovativo e geniale
|
|
|
|
Se molti film della saga di 007 sono discreti, questo è davvero ottimo: a partire da uno Sean Connery perfettamente calato nel personaggio, il regista Guy Hamilton rinnova la saga ai suoi inizi, inserendo una serie di elementi (Q, la Aston Martin, il Martini) che saranno sempre presenti in quasi tutti i film della saga; stiamo parlando quindi di uno 007 innovativo, ma anche geniale, per i personaggi, soprattutto la bond-girl, intelligente e carismatica, e il perfido e inimitabile Goldfinger, perfetto esempio del cattivo più cattivo che ci sia. Non è il tipo di antagonista che fà due chiacchiere con Bond e poi lo fa massacrare dai suoi scagnozzi ma, appena tenta di ostacolare i suoi piani, cerca di eliminarlo con tutti i mezzi possibili.
[+]
Se molti film della saga di 007 sono discreti, questo è davvero ottimo: a partire da uno Sean Connery perfettamente calato nel personaggio, il regista Guy Hamilton rinnova la saga ai suoi inizi, inserendo una serie di elementi (Q, la Aston Martin, il Martini) che saranno sempre presenti in quasi tutti i film della saga; stiamo parlando quindi di uno 007 innovativo, ma anche geniale, per i personaggi, soprattutto la bond-girl, intelligente e carismatica, e il perfido e inimitabile Goldfinger, perfetto esempio del cattivo più cattivo che ci sia. Non è il tipo di antagonista che fà due chiacchiere con Bond e poi lo fa massacrare dai suoi scagnozzi ma, appena tenta di ostacolare i suoi piani, cerca di eliminarlo con tutti i mezzi possibili. Incredibile anche la storia, la pianificazione del furto a Fort Knox e la scena finale. Leggendaria anche la colonna sonora. Un film di spionaggio/azione in cui tutto è al posto giusto, e che finora detiene il titolo di "migliore film sull'Agente 007 mai fatto". Soltanto Skyfall nel tempo è arrivato a questo livello.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a rmarci05 »
[ - ] lascia un commento a rmarci05 »
|
|
d'accordo? |
|
fedeleto
|
venerdì 2 giugno 2017
|
un 007 d'oro..
|
|
|
|
L' agente 007 viene incaricato di smascherare i loschi traffici sull'oro dello spietato Goldfinger, l'impresa si rivelerà ardua e difficile, soprattutto quando bisognerà disinnescare una bomba atomica che dovrebbe distruggere la banca americana più fornita d'oro per far crescere il prezzo dell'oro di quest'ultimo. Il terzo capitolo di Bond è superiore ai precedenti, l'azione non manca, i gadget nemmeno (una Aston Martin che spara proiettili, fumogeni e olio), come del resto le belle donne ( la sensuale Pussy Galore). Guy Hamilton( i due nemici) entra nella serie dirigendo un film ricco e gradevole tratto come sempre dal romanzo di Ian Fleming.
[+]
L' agente 007 viene incaricato di smascherare i loschi traffici sull'oro dello spietato Goldfinger, l'impresa si rivelerà ardua e difficile, soprattutto quando bisognerà disinnescare una bomba atomica che dovrebbe distruggere la banca americana più fornita d'oro per far crescere il prezzo dell'oro di quest'ultimo. Il terzo capitolo di Bond è superiore ai precedenti, l'azione non manca, i gadget nemmeno (una Aston Martin che spara proiettili, fumogeni e olio), come del resto le belle donne ( la sensuale Pussy Galore). Guy Hamilton( i due nemici) entra nella serie dirigendo un film ricco e gradevole tratto come sempre dal romanzo di Ian Fleming.La sceneggiatura a due mani di Dehn e Maibaum dona quel tocco in più che rende il film anche a tratti ironico grazie alle battute dell'agente segreto ( dopo che Goldfinger è volato dall'aereo e gli viene chiesto a Bond dove sia e lui risponde su una nuvoletta d'oro), ma non a caso la paura dell'atomica incomincia a farsi sentire. Scene memorabili (la vernice d'oro sulla povera Jill,Oddjob e il suo cappello tagliente, il laser che sta per tagliare Bond).Nel complesso la pellicola è buona, e questo antagonismo tra Bond e Goldfinger è sfruttato bene. Connery ormai è consacrato come la star Bond, e anche se non è tutto oro quel luccica, questo Bond è oro per gli amanti dell'agente segreto più famoso del mondo.Gran pezzo alla colonna sonora scritto da John Barry e cantato da Shirley Bassey.Premio oscar 1965 come miglior montaggio sonoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
paolopace
|
venerdì 16 settembre 2016
|
il mondo di bond
|
|
|
|
"Goldfinger" è uno di quei film che pur rispettando in apparenza una forma convenzionale sotto sotto la minano come una brace ardente di cui noi vediamo (quasi) sempre la lava in superficie, raffreddata o comunque meno calda dell'inferno sottostante. Se il primo film della serie era stato molto fortunato, questo è stato girato all'apice, con registi, attori e tutto il cast tecnico e artistico su un trampolino (come si vede all'inizio del film) pronto al fare il più bello dei tuffi praticamente alla perfezione e inabissarsi (come farà alla lettera il mastodontico successivo) nel divertimento più spinto, e nello stesso tempo più rilassato; con la libertà o meno di pensare cosa ci sia sotto la vernice dorata, lo smalto duro, la brillante concatenazione di trovate e un uso del montaggio, della fotografia, della scenografia non meno che magistrali.
[+]
"Goldfinger" è uno di quei film che pur rispettando in apparenza una forma convenzionale sotto sotto la minano come una brace ardente di cui noi vediamo (quasi) sempre la lava in superficie, raffreddata o comunque meno calda dell'inferno sottostante. Se il primo film della serie era stato molto fortunato, questo è stato girato all'apice, con registi, attori e tutto il cast tecnico e artistico su un trampolino (come si vede all'inizio del film) pronto al fare il più bello dei tuffi praticamente alla perfezione e inabissarsi (come farà alla lettera il mastodontico successivo) nel divertimento più spinto, e nello stesso tempo più rilassato; con la libertà o meno di pensare cosa ci sia sotto la vernice dorata, lo smalto duro, la brillante concatenazione di trovate e un uso del montaggio, della fotografia, della scenografia non meno che magistrali. La originalità del film, che contribuisce a mantenerlo molto moderno, è la sceneggiatura - che è il manico di ogni film che si rispetti - che infrange le regole di come un film tradizionale avrebbe trattato la storia introducendo una forza, un'ambiguità, dando statura, nel bene e nel male o in tutti e due miscelati (quindi credibile anche in una assoluta fantasticheria), ai personaggi. Goldfinger è il protagonista assoluto, il che, detto per un film di Bond con Connery e i comprimari al massimo della forma, vuol dire una opera di livello eccezionale. Soprattutto viene alla luce l'ambiguità, sotto vari aspetti, che in alcuni casi rasenta o anche supera i confini dell'amoralità, o meglio della sospensione della morale - che sottende comunque una morale - della figura femminile. "Goldfinger", dal quale i film successivi hanno attinto molto, forse più di ogni altro Bond rappresenta l'ambiguità della figura di 007, quasi doppio (anche se il suo vero doppio è il cattivo) come i suoi film, che rappresentando molti aspetti della complessa civiltà occidentale, conservazione e progresso, cinismo e idealismo, maschilismo e emancipazione femminile, materialismo e moralismo, ecologismo e avanguardia tecnologica e scientifica. La stupenda canzone dei titoli di testa è magnificamente interpretata da Shirley Bassey e composta da un John Barry forse mai così ispirato ed efficace, incisivo, elettrizzante come in questo film, che ha una colonna sonora magica e magicamente fusa con l'immagine e l'azione. Il regista Guy Hamilton (che non ha la sofisticata eleganza di Terence Young ma dimostra la sua grande abilità tecnica con la perfezione in ogni inquadratura) ha cura di sviluppare gli spunti in una maniera che deve svoltare anche nel fumetto tale è il cinismo di alcune sequenze. Per chi non lo ha mai visto, e anche a visioni successive, il film offre molte sorprese dovute anche al genio dei collaboratori, inutile citarli, tutti eccezionali. Alcune sequenze sono da antologia assoluta del divertimento, della fantasia, della evasione cinematografica; anzi, praticamente, tutto il film. Siamo nel 1964, già l'epoca moderna, ma anche un periodo di contraddizioni alcune delle quali non sono del tutto sciolte a tutt'oggi, che siamo figli e nipoti di quell'epoca. Ad esempio un sondaggio in USA di quegli anni rivelava che il governatore democratico dell'Alabama Edgar Wallace, fautore - poi ricredutosi - della segregazione razziale, era uno dei personaggi pubblici più amati (ed evidentemente condivisi) d'America. Oltre al razzismo, quella era una società ancora fortemente sessista, altrimenti 007 forse non sarebbe neanche nato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolopace »
[ - ] lascia un commento a paolopace »
|
|
d'accordo? |
|
paolino77
|
venerdì 19 agosto 2016
|
quel mascalzone di 007
|
|
|
|
Una totale e completa fuga nella fantasia. Un film di evasione, di completo disimpegno. Almeno così sembra, anche se dietro la facciata brillante, di uno smalto piuttosto denso e duro, c'era chi come Fellini faceva avvertire che era uno di quei film che faceva fare un passo avanti al cinema, ma rappresentasse, avesse captato il messaggio dell'uomo moderno, allarmante, parziale, distorto e impazzito, di un mondo di coleotteri, terribile ma anche terribilmente affascinante. Dopo i primi due Bond soavi questo, mantenendo stile ed eleganza e facendo centro in parecchi, forse in tutti, bersagli spettacolari rispecchia in un tonitruante superspettacolo la cultura, i costumi, la civiltà di cui è ormai diventato un planetario intrattenimento.
[+]
Una totale e completa fuga nella fantasia. Un film di evasione, di completo disimpegno. Almeno così sembra, anche se dietro la facciata brillante, di uno smalto piuttosto denso e duro, c'era chi come Fellini faceva avvertire che era uno di quei film che faceva fare un passo avanti al cinema, ma rappresentasse, avesse captato il messaggio dell'uomo moderno, allarmante, parziale, distorto e impazzito, di un mondo di coleotteri, terribile ma anche terribilmente affascinante. Dopo i primi due Bond soavi questo, mantenendo stile ed eleganza e facendo centro in parecchi, forse in tutti, bersagli spettacolari rispecchia in un tonitruante superspettacolo la cultura, i costumi, la civiltà di cui è ormai diventato un planetario intrattenimento. Un film estremamente moderno per l'epoca ma chiaramente conservatore, se non talvolta reazionario, nel particolarissimo incrocio del personaggio di 007, che è insieme uno spirito libero e un fedele servitore della Regina. Un uomo lussurioso che deve essere impeccabile in ogni situazione, in un film cinico forse quant'altri mai, anche se il fumetto (che ben s'incastra nel suo lato infantile) interviene quanso si vanno a superare i limiti di guardia. Pensiamo all'uomo fulminato nel prologo, o allo stesso personaggio di Goldfinger, una forza della natura, ma che mette i brividi nella schiena, assieme a una schiera di donne malefiche, come la hostess orientale dell'aereo privato di Goldfinger, senza morale eppure così affascinanti. Un gioco, certo, ma qual è la filosofia di vita di Bond, che non si prende quasi mai sul serio pur facendo quasi sempre sul serio? E una specie di giocattoli sono per lui i gadget forniti da "Q", che non a caso, secondo una felice intuizione del regista Guy Hamilton, lo tratta come un bambino viziato. Certo il cinismo di questo film fa miracoli, dall'erotismo amorale a un materialismo che colpisce ancora oggi, anche se il moralismo di fondo di Fleming non risparmia una brutta fine a Goldfinger, che ha violato il primo comandamento facendo l'oro Dio, e su una nuvoletta d'oro è finito. Rassicuranti appaiono, oltre al capo dell'ufficio equipaggiamento, "M" e Miss Moneypenny, mentre la dice lunga su quello che oggi sarebbe un politicamente scorrettissimo, ma allora era accettato, la equazione omosessualità-malvagità per cui non a caso Bond riporta la complice di Goldfinger sulla retta via "risvegliando il suo istinto materno" in un modo cha, a girarlo oggi, sarebbe considerato uno stupro. Comunque, buone o cattive che siano, è stato fatto giustamente osservare che le donne nei primi 007 non sono (vedi la bellissima Shirley Eaton, che si gode Bond almeno quanto Bond si gode lei) delle mere donne-oggetto, ma sono playgirl nella misura in cui Bond è un playboy. Bellissime le scene al campo di golf, sulle Alpi svizzere, all'inizio a Miami; mitico anche Oddjob, mentre il nome Pussy Galore, almeno per allora, era imbarazzante ma coerente con il filo su cui doveva camminare il film che doveva, pieno com'era di sesso e violenza, avere il visto per tutti possibilmente in tutti gli Stati. John Barry scrive una delle migliori colonne sonore della storia del cinema e quanto al montaggio creativo di Peter Hunt, alla fotografia brillante di Ted Moore e alle scenografie geniali di Ken Adam è difficile immaginare apporti migliori.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolino77 »
[ - ] lascia un commento a paolino77 »
|
|
d'accordo? |
|
angelino67
|
lunedì 2 maggio 2016
|
la vecchia inghilterra nell'età d'oro di 007
|
|
|
|
Uno dei vertici della serie di James Bond, uno dei più affascinanti, eccitanti e divertenti, per quanto mi riguarda solo tre o quattro potrebbero essere alla sua altezza o superarlo. Alla regia l'affidabile, abile artigiano (averne) Guy Hamilton rispetta il tono impresso da Terence Young nei primi di episodi ma infonde di suo un particolare brio e aumenta la dose di umorismo sapido, a bilanciare un marcato cinismo e una durezza diamantifera e aureamente splendorea ugualmente caratteristiche del suo Bond. Con analoga funzione fa capolino quella che sarebbe poi divenuta uno dei filoni caratteristici del Bond, forse quello più intelligente: il fumetto.
[+]
Uno dei vertici della serie di James Bond, uno dei più affascinanti, eccitanti e divertenti, per quanto mi riguarda solo tre o quattro potrebbero essere alla sua altezza o superarlo. Alla regia l'affidabile, abile artigiano (averne) Guy Hamilton rispetta il tono impresso da Terence Young nei primi di episodi ma infonde di suo un particolare brio e aumenta la dose di umorismo sapido, a bilanciare un marcato cinismo e una durezza diamantifera e aureamente splendorea ugualmente caratteristiche del suo Bond. Con analoga funzione fa capolino quella che sarebbe poi divenuta uno dei filoni caratteristici del Bond, forse quello più intelligente: il fumetto. Hamilton aveva esperienza come montatore e aiuto di grandi registi come Carol Reed e John Huston e non fu difficile per lui, aiutato da un cast ormai a suo agio nella parte e da formidabili collaboratori come il geniale scenografo Ken Adam, e sempre seguendo le direttive di un film chiaro nella forma e nei contenuti dei produttori Broccoli e Saltzman, mettere a punto un Bond che avrebbe segnato la consacrazione mondiale del personaggio cinematografico, divenuto tale fenomeno di costume da provocare serie analisi sociologiche; libri si scrissero sulla psicologia del personaggio e Fellini, che aveva la vista lunga, dichiarò allora che i film di 007 portavano avanti il cinema, oltre ad aver captato il messaggio – inquietante e allarmante sotto la superficie brillante - dell'uomo moderno. E questo illustra questo film, mandando il soffitta il Bond soave e minimale dei primi due film, vicini ai libri di Fleming, e inaugurando la serie delle mirabolanti, ruggenti macchine da spettacolo, abilmente congegnate e ispirate nella forma e nel contenuto da riviste come “Playboy”. Un legame coi primi due episodi é la espressione ancora di una Inghilterra conservatrice, che stava cambiando con la svolta laburista poco dopo l'uscita del film, e il personaggio ne rispetta le caratteristiche. Conservatore convinto, Fleming scrisse i romanzi mosso dalla nostalgia per l'impero coloniale britannico, ormai un sogno del passato essendo la leadership del mondo passata all'america dopo la Seconda Guerra Mondiale. E gli USA conquista questo film, assieme al resto del mondo, realizzando così anche anche la cinema la risposta britannica alla supremazia statunitense. A differenza di altri registi, Hamilton non ha scrupoli realistici e spinge l'evasione cinematografica al massimo grado con la fotografia mondana di Ted Moore che adotta ancora più che nei film precedenti l'estetica pubblicitaria, né lesina sui gadgets tecnologici. La musica di John Barry é efficace in modo impressionante e aumenta l'elettricità di un film che si può definire fulminante (e infatti un personaggio nel prologo rimane folgorato). L'abile, incalzante montaggio di Peter Hunt, che monta con maestria inserti e raccordi, ha delle invenzioni che corroborano le scene. Goldfinger e Oddjob sono una coppia che i futuri Bond hanno sempre invidiato Il pazzo tedesco è talmente potente che Bond rimane prigioniero di lui per gran parte del film, che in effetti non segue una sceneggiatura convenzionale. Lo sceneggiatore Richard Maibaum modifica la storia di Fleming non solo in modo - cosa tutt'altro che facile - da adattarla al film ma anche migliorando alcune parti e alcuni personaggi. Egli aveva dato un importante contributo alla definizione del Bond-Connery, tanto efficace, iconico, ma che non è esattamente quello del libro (al quale semmai si avvicinano di più Dalton e Craig, e lo stesso Lazenby, che fu molto arrogante a suo tempo e non capì che che continuando il personaggio poteva diventare con la regia di Hunt il miglior Bond). Far uccidere a un tedesco col gas fu una scelta rischiosa, infatti il film venne bandito in Israele alla notizia che Gert Frobe fosse stato nazista, ma successivamente riabilitato ed ebbe grande successo quando venne rivelato che invece aveva aiutato gli ebrei. La figura femminile di Pussy Galore, la cui ironia del nome invita a non prendere troppo sul serio la faccenda, è più che mai ambigua e oggi politicamente scorrettissima, se non improponibile, come la scena del granaio, possibile solo in una società maschilista in cui Connery poteva permettersi di dichiarare in una intervista al suddetto Playboy che un uomo poteva prendere a schiaffi una donna. Quanto sia ideologicamente destrorso questo Bond lo dimostra il fatto che la scaltra donna sceglie con chi stare quando capisce da che parte soffia il vento; che il piano di Goldfinger, a cui lo lega la sola convenienza economica, non avrà successo. Dati i tempi, il suo lesbismo è appena accennato e comprensibile solo per chi è abbastanza grande - o per l'epoca, in cui l'omosessualità in Inghilterra era ancora, anche se per poco, reato, corrotto - da comprenderlo. Bellissime le scene della partita di golf, dell'inseguimento sulle Alpi svizzere, della scoperta e nel laboratorio di Goldfinger come quella contigua sul suo jet privato e il finale a Fort Knox, così come tutta la sequenza della seduzione (reciproca) con la favolosa Shirley Eaton a Miami fino alla sua morte coperta di vernice d'oro. E bellissima la canzone dei titoli di testa cantata da Shirley Bassey. Mentre "M" e " Moneypenny" sono ormai di famiglia fu Hamilton a suggerire l'interpretazione non reverenziale di "Q" verso Bond, che inaugura uno dei duetti più attesi e amati di ogni film di Bond, con Desmond LLewelyn. Mi raccomando, il Martini gelato e molto secco e il Mint julep non troppo dolce.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a angelino67 »
[ - ] lascia un commento a angelino67 »
|
|
d'accordo? |
|
qisoneb
|
giovedì 28 gennaio 2016
|
fin quando non te ne rendi conto... è comico.
|
|
|
|
questo sembra un film interessante, per
alcuni versi assomiglia a ocean 11 12 ecc... da mito,
un gruzzolo... sottospecie di veterani tentano di
scassinare un cavò, però le cose si mettono molto
male per loro ritrovando ciascuno
sè stesso... braccati dal detenente e costruttore del
cavò, ovvio che anche se poteva essere
sembrato un fenomeno il detenente il
cavò possiede uno speciale addestramento istruttivo
tale da ficcare qualsiasi iniziativa e far
ritornare... alle loro dovute condizioni
i malavitosi avventuratisi... a
e loro malgrado alla loro funzione di,
detenzione.
[+]
questo sembra un film interessante, per
alcuni versi assomiglia a ocean 11 12 ecc... da mito,
un gruzzolo... sottospecie di veterani tentano di
scassinare un cavò, però le cose si mettono molto
male per loro ritrovando ciascuno
sè stesso... braccati dal detenente e costruttore del
cavò, ovvio che anche se poteva essere
sembrato un fenomeno il detenente il
cavò possiede uno speciale addestramento istruttivo
tale da ficcare qualsiasi iniziativa e far
ritornare... alle loro dovute condizioni
i malavitosi avventuratisi... a
e loro malgrado alla loro funzione di,
detenzione... non di un cavò, altresì di qualche
condannato personale... con un semplice concetto,
pagati le spese..., discorso quasi bancario forse, ma è come
se la francia o l'arzebagian intentasse manovre con l'utilizzo dei soldi
dell'italia... oppure degli us, perchè purtroppo quelle
persone dovevano comprendere che
invece di prenderli i soldi, hanno
e avevano come funzione e bisogno poichè,
erano stati concepiti di metterceli, 7 o 8 euro ecc, come ha fatto il
sottoscritto..., sembra dire sereno il costruttore del
cavò, e ricordiamolo le ricchezze s'ottengono così,
di qualunque tipo..., ricchezze tali di cui nessuno dispone
e perchè seppur col suo
debito... lo stato col proprio capitale di ottimismo... quando è
attaccato da qualche maleintenzionato cittadino
disonesto... risponde come il sereno costruttore del
cavò, il quale senza rapinare alcun istituto ha creando ricchezze...
col versamento e forse qualche ma pur sempre
piccolo e innocuo prelievo dal capitale del
cavò..., attaccarlo però di proposito
per disperzione e per qualsiasi motivo significa
attaccare le ricchezze di altre persone che le amministrano
conoscendo le difficoltà dei loro beni di cui nessuno è
e deve avere invidia... della serie i soldi fanno la felicità...?
non lo si saprà mai di preciso però così è, sennò se
qualche furbacchione... preleva soldi anzichè attenersi al suo
ruolo...cioè di metterne per seguitare a esistere in modo sereno
nella società..., allora preleva soldi da
spendere... e che non sembra avere per
niente... e allora possiamo vedere che sembrano più
piccoli loro... di quel che si pensasse e magari nessuno gli dirà
sei stato bravo, anzi più probabile qualcuno gli dirà
sei fritto... per te e quelli come te responsabili di un'illegalità
che ti vede colpevole e pagatore del
tuo male..., come piccolo assaggio se il termine è consentito
di quel che lo aspetta..., film impregnato di azione
e colpetti di scena vede così metter in piedi un
gruzzolo di reietti furfanti seppur abili, per quanto possibile
e forse al 6% ma non di più, perchè contro un sistema legale ovvio,
e però anche competente, e spietato quanto le
loro piccole pretese... in realtà, sino alle svolte di fantasia che un film può
offrire, da 5 stelline comunque dove ladri e malfattori comuni non si sa
dove poi rischino di finire, tanto in carcere quanto in gloria mi pare ovvio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a qisoneb »
[ - ] lascia un commento a qisoneb »
|
|
d'accordo? |
|
attiliocoppa
|
domenica 24 gennaio 2016
|
la febbre di bond
|
|
|
|
Il fatto che Bond sia un personaggio della mente, una proiezione di desideri maschili (e, almeno prima del femminismo, anche femminili) è confermato dalle incongruenze della personalità di questo agente segreto - che è una delle ragioni del suo successo -). Alcuni lo hanno preso forse troppo sul serio: in fondo Bond, è poco più (e in alcuni episodi neanche poco più) che un divertimento per ragazzi. E le contraddizioni appartengono alla democrazia. È manicheo, il bene da una parte, il male dall'altra. Ma lo è per essere immediatamente comprensibile al pubblico più largo, come volevano ì produttori.Quello che importa é il sesso e i Martini e ammazza contento, ma gioca con l'equipaggiamento come un bambino coi giocattoli.
[+]
Il fatto che Bond sia un personaggio della mente, una proiezione di desideri maschili (e, almeno prima del femminismo, anche femminili) è confermato dalle incongruenze della personalità di questo agente segreto - che è una delle ragioni del suo successo -). Alcuni lo hanno preso forse troppo sul serio: in fondo Bond, è poco più (e in alcuni episodi neanche poco più) che un divertimento per ragazzi. E le contraddizioni appartengono alla democrazia. È manicheo, il bene da una parte, il male dall'altra. Ma lo è per essere immediatamente comprensibile al pubblico più largo, come volevano ì produttori.Quello che importa é il sesso e i Martini e ammazza contento, ma gioca con l'equipaggiamento come un bambino coi giocattoli. Comunque, è difficile definire l'ideologia del Bond, perché il suo stesso rappresentare l'occidente ne riflette le contraddizioni. "Goldfinger" chiarisce che Bond non rappresenta tanto se stesso quanto l'uomo contemporaneo nel suo costume, nella sua cultura, nella sua filosofia di vita. Una civiltà che si rappresenta come è o vorrebbe essere, e come fa piacere di essere in un momento storico caratterizzato da grande progresso tecnologico e economico ma grande crisi politica e morale, disillusione, disincanto. "Goldfinger", pura e totale evasione, confermerà col suo successo planetario questo. Una concezione reazionaria dello spettacolo e della vita, forse. Conservatrice, probabilmente. Certo un film figlio del suo tempo. Cosa succederebbe oggi se l'attore che interpreta Bond dichiarasse che un uomo ha il diritto di prendere a schiaffi le donne (come all'epoca Connery ha fatto)? E la scena in cui Bond possiede Pussy Galore nel granaio (praticamente uno stupro) oggi non si potrebbe fare. All'epoca molti intellettuali si sbatterono su questo film film-fenomeno, che è davvero un film fenomenale. Sembra percorso da una corrente elettrica. Raramente il cinismo ha avuto una espressione poetica - se mai può averla - come in "Goldfinger". È qui che Bond tocca l'apice della freddezza (però con l'uscita di sicurezza dell'ironia - come nel nome della protagonista - spinta fino al fumetto). Si può dire che qui il mondo si ammalò della febbre di Bond. Anche se è più corretto dire che é il film ad aver misurato la febbre del mondo. Da un punto di vista artistico il terzo episodio della serie possiede delle qualità che lo rendono unico, non solo nella filmografia bondiana. Il regista Guy Hamilton in stato di grazia sostituì Terence Young e, pur rispettando la impostazione di fondo (dovuta ai produttori) della serie mette la sua firma nella sapienza di coniugare azione e umorismo e nello smalto lucente, nella durezza diamantifera della sua regia. John Barry scrive una colonna sonora superba quanto adatta al film, a ogni scena. La sceneggiatura di Richard Maibaum e Paul Dehn, uno dei migliori scrittori del genere, costruisce uno svolgimento particolarmente originale, tale che il film non é stato mai imitato. E' lo 007 che osa di più, come nell'ambiguità delle figure femminili (la stessa Pussy Galore si schiera con Bond, compiendo un atto decisivo per lo sviluppo favorevole della storia, solo dopo aver capito di non avere possibilità - affaristiche, non affettive - con Goldfinger). Preso sul serio, é un film che potrebbe suffragare certe letture dell'opera di Kubrick, dove anche il rapporto tra uomo e donna non può prescindere dal conflitto, anche quando la risoluzione (a quale prezzo? accettando - o rinunciando - a cosa?) è positiva.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a attiliocoppa »
[ - ] lascia un commento a attiliocoppa »
|
|
d'accordo? |
|
|