Il solito Maigret di Jean Gabin diretto questa volta da Grangier. Film meno bello del precedente Maigret e il caso Sainte Fiacre del 1959 di Delannoy, ma la presenza scenica di Gabin mette in secondo piano tutto il resto ed in questo caso la trama poco coinvolgente forse troppo fantasiosa e retoricamente nazionalista tratta peraltro dal romanzo di Simenon, Maigret, Lognon e i gangster, niente altro che una esaltazione sciovinista della gendarmerie francese contro gli agenti federali dei nuovi padroni del mondo.