great steven
|
mercoledì 31 dicembre 2014
|
due funambolici travestiti & una donna che sogna.
|
|
|
|
A QUALCUNO PIACE CALDO (USA, 1959) diretto da BILLY WILDER. Interpretato da TONY CURTIS, JACK LEMMON, MARILYN MONROE, GEORGE RAFT, PAT O’BRIEN, JOE E. BROWN, NEHEMIAH PERSOFF, JOAN SHAWLEE, DAVE BARRY, BILLY GRAY, GEORGE E. STONE, MIKE MAZURKI
Joe (Curtis) e Jerry (Lemmon) sono un sassofonista e un contrabassista jazz che suonano in un locale di Chicago, ai tempi del proibizionismo. Impossibilitati a continuare il lavoro per mancanza di fondi e luoghi d’esercizio e soprattutto perché testimoni della strage di San Valentino ad opera di Al Capone e dei suoi malavitosi seguaci, decidono di travestirsi da donne e salire su un treno adibito a musiciste esclusivamente di sesso femminile, in compagnia di una rigida direttrice d’orchestra e di un impresario sottomesso e simpatico, che li porterà presso una città di mare dove suoneranno in un nightclub.
[+]
A QUALCUNO PIACE CALDO (USA, 1959) diretto da BILLY WILDER. Interpretato da TONY CURTIS, JACK LEMMON, MARILYN MONROE, GEORGE RAFT, PAT O’BRIEN, JOE E. BROWN, NEHEMIAH PERSOFF, JOAN SHAWLEE, DAVE BARRY, BILLY GRAY, GEORGE E. STONE, MIKE MAZURKI
Joe (Curtis) e Jerry (Lemmon) sono un sassofonista e un contrabassista jazz che suonano in un locale di Chicago, ai tempi del proibizionismo. Impossibilitati a continuare il lavoro per mancanza di fondi e luoghi d’esercizio e soprattutto perché testimoni della strage di San Valentino ad opera di Al Capone e dei suoi malavitosi seguaci, decidono di travestirsi da donne e salire su un treno adibito a musiciste esclusivamente di sesso femminile, in compagnia di una rigida direttrice d’orchestra e di un impresario sottomesso e simpatico, che li porterà presso una città di mare dove suoneranno in un nightclub. A bordo del vapore Joe e Jerry, nei panni rispettivamente di Josephine e Daphne, conoscono la bella Zucchero Kandinsky, suonatrice di ukulele svampita e sognatrice che si augura di trovare il principe azzurro in un miliardario occhialuto e scapolo. Entrambi gli uomini in incognito vorrebbero corteggiare Zucchero, ma non possono svelarsi, altrimenti la copertura salterebbe. Giunti nel paese marittimo, Joe si traveste da magnate del petrolio residente su una barca per conquistare il cuore di Zucchero, mentre Jerry si ritrova ad affrontare le avances di un vecchio e straricco capitalista. Quando rientreranno in scena gli sgherri della malvivenza di Chicago, desiderosi di eliminare i due involontari testimoni oculari dell’efferato delitto, per Joe e Jerry le cose si metteranno piuttosto male, e dovranno sudare sette camicie per combattere su più fronti e mantenere saldo il loro evasivo travestimento. Definito dall’Internet Database Institute come la miglior commedia americana di sempre, è in effetti un felicissimo misto di ironia, allegria, pathos, tenerezza, inquietudine, costruzione e genialità, con un odor di sesso e di morte che lo pervade come una presenza sottile e ricorrente, e un trio di interpreti principali che non sbagliano un colpo, offrendo agli spettatori un divertimento senza eguali e provando perfino (nel caso di Curtis & Lemmon) che, contro il noto proverbio, l’abito fa il monaco. I camuffamenti hanno sempre funzionato al cinema (ne è un esempio anche Tootsie di Sydney Pollack, uscito ventitré anni dopo Some Like It Hot), ma quello di questo capolavoro eccelso e indimenticato fa da perno all’intera vicenda con un’energia che viene sfruttata al 100% senza lasciare nulla alla casualità dell’improvvisazione e calibrando le gag con la precisione di un cannone ad alta gittata. Una deliziosa M. M. in quella che, forse, fu la sua interpretazione migliore in assoluto. Curtis si moltiplica in ben tre ruoli, e quello che gli riesce meglio (senza ovviamente nulla togliere agli altri due) è lo scapolo occhialuto con berretto da capitano che finge di non provare più desiderio né attrazione sessuale finché non conosce le labbra della viziosa e inconsapevole protagonista femminile. Lemmon si impegna tanto nel ruolo maschile quanto nella controparte femminile con la professionalità di un attore/artigiano che fabbrica la sua perfomance divertendosi pazzamente e con il puntiglio che ci si dovrebbe sempre aspettare da un attore navigato, rodato e sottoposto a regole ben precise ma pur sempre libero di esprimersi a briglia sciolta. Senza esagerare. E l’eccesso non è certo tra i difetti di questa commedia scatenata e multiforme, in cui la regia del 53enne Wilder centra il bersaglio in tutti i campi e gli ambiti, da quello cinematografico a quello narrativo, da quello grafico a quello musicale, creando un insieme ottimamente congegnato che ottiene come risultato una pellicola stupefacente che meritò purtroppo un solo Oscar per i costumi (curati da Orry-Kelly). Da vedere e rivedere, in quanto costituisce una pietra miliare assolutamente memorabile e splendida che non ci si stanca mai di osservare e contemplare nella sua perfezione intoccabile e nel suo carisma spassoso e gagliardo. E poi come tralasciare la battuta conclusiva del film, divenuta proverbiale? “Nobody is perfect”! Ma quest’opera meravigliosa ci va ben poco lontano, altroché! Delirante, caricaturale, sarcastico, istrionico, delizioso. Un apogeo dorato nella carriera del maestro Wilder.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
domenica 4 gennaio 2015
|
la più bella commedia di tutti i tempi!
|
|
|
|
A Chicago i due sassofonisti Joe (Curtis) e Jerry (Lemmon) sono senza uno spicciolo e soprattutto sono ricercati dal terribile boss mafioso Ghette (Raft) che vuole far loro la pelle perché hanno assistito a una strage da lui compiuta. Disperati e infreddoliti decidono di entrare a far parte di un orchestra di donne che sta per partire a fare una tournee in Florida. Chiaramente per far questo devono travestirsi da donne e perciò Joe diventa Josephine e Jerry Daphne. Durante la tournee Joe s’innamora della bellissima cantante e suonatrice di ukulele Zucchero (Monroe) e si fingerà un miliardario per conquistarla, Daphne invece diverrà frutto delle attenzioni di un vero miliardario (Brown), assolutamente intenzionato a sposarla.
[+]
A Chicago i due sassofonisti Joe (Curtis) e Jerry (Lemmon) sono senza uno spicciolo e soprattutto sono ricercati dal terribile boss mafioso Ghette (Raft) che vuole far loro la pelle perché hanno assistito a una strage da lui compiuta. Disperati e infreddoliti decidono di entrare a far parte di un orchestra di donne che sta per partire a fare una tournee in Florida. Chiaramente per far questo devono travestirsi da donne e perciò Joe diventa Josephine e Jerry Daphne. Durante la tournee Joe s’innamora della bellissima cantante e suonatrice di ukulele Zucchero (Monroe) e si fingerà un miliardario per conquistarla, Daphne invece diverrà frutto delle attenzioni di un vero miliardario (Brown), assolutamente intenzionato a sposarla. È forse la più bella commedia di tutti i tempi, una delle punte di diamante del cinema di Wilder e probabilmente la più grande interpretazione di Marylin Monroe, qui bella e sensuale come non mai. Tutto il film è giocato su una comicità semplicissima: un gioco di ruoli, travestimenti, inversioni di personaggi, eppure è ancora oggi una dei più divertenti esempi di film davvero divertente. Anche perché, a cinquanta e passa anni dalla sua uscita, non è invecchiato di un giorno e la sua è una comicità assolutamente universale, che fa ridere grandi e piccini. Pieno di momenti iconici, scene e battute indimenticabili (la battuta finale, Nessuno è perfetto, è una delle più famose della storia del cinema), girato in modo modernissimo (movimenti di macchina frenetici), resta anche un vero e proprio esempio di recitazione comica: Jack Lemmon e Tony Curtis sono memorabili quanto la Monroe, ma anche i caratteristi meritano una citazione, in particolare un indimenticabile Joe E. Brown nel ruolo dello spasimante di Jerry/Daphne. Un autentico capolavoro, che Wilder sceneggiò insieme a I.A.L. Diamond a partire da un soggetto di Michael Logan e Robert Thoeren. Epocale! Ebbe 6 candidature agli Oscar, ma vinse solo quello per i costumi, mentre trionfò ai Golden Globe con tre premi vinti: miglior commedia, attore (Lemmon) e attrice (Monroe).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
----
|
martedì 24 febbraio 2009
|
critica dell'immagine divistica di marilyn
|
|
|
|
FIlm dal ritmo calzante e dalle battute brillanti!
Wilder propone attraverso una commedia l'analisi critica dell'immagine divistica di Marilyn... come?
Proponendo un' improbabile "fatalona" con petto poco pronunciato e braccia muscolose e caviglie ben tornite.... in realtà si tratta di un uomo travestito da donna!Jerry/Dafne (Jack Lemmon) diventa così il contraltare comico, ma allo stesso tempo critico dell'idea di femminilità che era l'essenza dell'immagine divistica di Marilyn di quegli anni. Si comporta come lei in un percorso fitto di parallelismi visivi...ma con esiti grotteschi e tutti da ridere che porteranno a una metamorfosi incompiuta perchè l’aspirazione ad un’imitazione perfetta dell’altro sesso risulta impossibile.
[+]
FIlm dal ritmo calzante e dalle battute brillanti!
Wilder propone attraverso una commedia l'analisi critica dell'immagine divistica di Marilyn... come?
Proponendo un' improbabile "fatalona" con petto poco pronunciato e braccia muscolose e caviglie ben tornite.... in realtà si tratta di un uomo travestito da donna!Jerry/Dafne (Jack Lemmon) diventa così il contraltare comico, ma allo stesso tempo critico dell'idea di femminilità che era l'essenza dell'immagine divistica di Marilyn di quegli anni. Si comporta come lei in un percorso fitto di parallelismi visivi...ma con esiti grotteschi e tutti da ridere che porteranno a una metamorfosi incompiuta perchè l’aspirazione ad un’imitazione perfetta dell’altro sesso risulta impossibile.
[-]
[+] non so, ma non mi convince
(di lordrose)
[ - ] non so, ma non mi convince
|
|
[+] lascia un commento a ---- »
[ - ] lascia un commento a ---- »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
venerdì 2 giugno 2017
|
geniale wilder
|
|
|
|
"SOme like it not"del 1959 è un film genale, forse uno dei migliori di Wilder(comunque autore geniale di commedie)e in assoluto una delle migliori"commedie"di sempre. Geniale la contaminatio con la musica(qui Marilyn Monroe si esprime molto anche come cantante), quella con il poliziesco m anzi meglio il film di gangster(tra essi Edward G.Robinson, tra l'altro, attore sommo), geniali sono i dialoghi, con i riferimenti a Freud(l'ambientazione è nel 1929 e in quell'anno Freud era ancora tranquillamente a Vienna come psicanalista, mentre sarà costretto all'emigrazione inglese solo con l'avvento del nazismo). Poi la geniale trovata(il romanzo da cui il film prende spunto è altra cosa, notoriamente)del travestitismo per i due musicisti, co-protagonisti con la Monroe(Jack Lemmon e Tony Curtis), costretti a travestirsi da donne per sfuggire ai gangster ma anche per entrare in un'orchestra femminile per esibirsi in Florida, dove la componente di omosessualità latente esplode quando Daphne, alias Lemmon, corteggiato(a)da un non più giovane miliardario locale, scopre di sentirsi donna o almeno a suo agio nei panni(non solo esteriori)di una donna, ma il gioco è reduplicato dal più maschile Curtis quando si finge a sua volta un miliardario occhialuto.
[+]
"SOme like it not"del 1959 è un film genale, forse uno dei migliori di Wilder(comunque autore geniale di commedie)e in assoluto una delle migliori"commedie"di sempre. Geniale la contaminatio con la musica(qui Marilyn Monroe si esprime molto anche come cantante), quella con il poliziesco m anzi meglio il film di gangster(tra essi Edward G.Robinson, tra l'altro, attore sommo), geniali sono i dialoghi, con i riferimenti a Freud(l'ambientazione è nel 1929 e in quell'anno Freud era ancora tranquillamente a Vienna come psicanalista, mentre sarà costretto all'emigrazione inglese solo con l'avvento del nazismo). Poi la geniale trovata(il romanzo da cui il film prende spunto è altra cosa, notoriamente)del travestitismo per i due musicisti, co-protagonisti con la Monroe(Jack Lemmon e Tony Curtis), costretti a travestirsi da donne per sfuggire ai gangster ma anche per entrare in un'orchestra femminile per esibirsi in Florida, dove la componente di omosessualità latente esplode quando Daphne, alias Lemmon, corteggiato(a)da un non più giovane miliardario locale, scopre di sentirsi donna o almeno a suo agio nei panni(non solo esteriori)di una donna, ma il gioco è reduplicato dal più maschile Curtis quando si finge a sua volta un miliardario occhialuto. Sensibilità per la diversità(ma anche la caratterizzazione storica del proibizionismo è perfetta, va detto)che poteva essere solo di un Ebreo nato in Galizia e vissuto a Vienna-Come Freud, si noti-.che di per sé era/era costretto a sentirsi "diverso"in anni(anche quelli tra i Fifties e i Seventies negli States)in cui l'"Ebreo"era ancora mal visto dai cristiani integralisti, sia evangelici sia cattolici...Peccato che, nell'unica occasione in cui avevo potuto incontrare l'autore, chiedendogli qualcosa sul maccartismo, "svicolò"affermando(peraltro correttamente)di non essere mai stato comunista, quasi la"caccia alle streghe"così ben evidenziata(paradossi della vita?)dal grande autore teatrale Arthur Miller, uno dei mariti di Marilyn, non fosse stata reale o quasi. Prescindo qui da caratterizzazioni "gossipare"sul trio attorale, soffermandomi invece sulle interpretazioni: la Monroe, già in crisi con la memorizzazione, è comunque molto brava (e più bravo è Wilder nel dirigerla, però....)nell'autocaratterizzazione del suo personaggio(e non solo, notoriamente)quale"svampita", mentre Lemmon e Curtis(la coppia Lemmon-Matthau è successiva)sono straordinari nelle relative caratterizzazioni che, caso pù unico che raro, rendono anzi compongono due ruoli perfetti da protagonisti, alla pari con Norma Jane Mortenson(il vero nome della Monroe), dove solo il fascino attrivbuito all'attrice, in realtà, fa sopravanzare nel ricordo di molti/e l'interprete femminile a quello dei due attori. Dominanza di pubblico femminile o maschile?No, di entrambi in egual misura, forse anche"scmabiandosi i ruoli"-ciò che non si dice mai(l'omosessualità o la bisessualità latenti si nascondono spesso dietro dichiarazioni maschiliste, viriliste, talora decisamente sessiste e discriminatorie, nonostante chi vigilia su ciò). El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
eugen
|
sabato 25 marzo 2023
|
geniale billy wilder
|
|
|
|
QUesto"Some LIke IT Hot"(Billy Wilder, anche cosceneggatore con I.A.Diamond, soggetto di Michael Logan e Robert Thoeren, 1959)in rigoroso bianco e nero, in omaggio all'epoca di ambientazione(1929, proibizionismo, dominio dei gangsters a Chicago e non solo), . Due musicisti in crisi finanziaria(era anche l'anno del calamoros crollo della Borsa)e disperatamente nseguiti da vari gangsters perche'testimoni della strage di San Valentino, non trovando scritture si travestono da donne(c'e''richiesta di una sasssonfonista e di una contrabbassista in Florida)e si accingono alla loro viita"alatra", da mucisciste, ma, natrualmente vari problemi emergono, a iniziare dal loro"deisderio"anche erotico e soprattutto, uno dei due si ripropne come ricco uomo d'affari dela Flrida, Il problmea consiste nel ritorno dei gangsters che celebrano un rituale macabro, uccidendo chi non 'egradito o melgio"ha traidto"e allora i nostri"due eroi"scppanno alla bell0e melgio, dopo varie disabvvenrute su uno jacht di uno spasimante di "lei"(la o melgio il contrabbasista)e quando lui le rivela il suo vero genere , l'uomo risponde: "Nessno e'perfetto"e il sax scappa con la bella(e un po'troppo amante dell'alcol)suonatrice di ukelele.
[+]
QUesto"Some LIke IT Hot"(Billy Wilder, anche cosceneggatore con I.A.Diamond, soggetto di Michael Logan e Robert Thoeren, 1959)in rigoroso bianco e nero, in omaggio all'epoca di ambientazione(1929, proibizionismo, dominio dei gangsters a Chicago e non solo), . Due musicisti in crisi finanziaria(era anche l'anno del calamoros crollo della Borsa)e disperatamente nseguiti da vari gangsters perche'testimoni della strage di San Valentino, non trovando scritture si travestono da donne(c'e''richiesta di una sasssonfonista e di una contrabbassista in Florida)e si accingono alla loro viita"alatra", da mucisciste, ma, natrualmente vari problemi emergono, a iniziare dal loro"deisderio"anche erotico e soprattutto, uno dei due si ripropne come ricco uomo d'affari dela Flrida, Il problmea consiste nel ritorno dei gangsters che celebrano un rituale macabro, uccidendo chi non 'egradito o melgio"ha traidto"e allora i nostri"due eroi"scppanno alla bell0e melgio, dopo varie disabvvenrute su uno jacht di uno spasimante di "lei"(la o melgio il contrabbasista)e quando lui le rivela il suo vero genere , l'uomo risponde: "Nessno e'perfetto"e il sax scappa con la bella(e un po'troppo amante dell'alcol)suonatrice di ukelele. Caoravoro asosluto, in questo film, a parte la storia gangsteristica c'e'molto, a iniziare dalla questione del travestimneto.finizione di altra identia', che Wilder risolve brillantemene(pare ci isian stati prolbemi con la censura, risolti brillantemente dal regista.autore), dove la risposta emeblematica del ricco.anziano sapisamente di lei/lui sembra voler"taglair ela testa al toro", come si vuol dire... Deicsamente Marily Monroe e'bravisisma(certo aveva problemi di memonizzazione, ma essi nel film ovviamente non risaltano, anch perche'e nel suo ruolo"caratteritico"e Jack Lemmon e'straordinario, Tony Curtis regge benisismo la parte del suo partner artistico.-di fuga, Joe E.,Brown come promesso sposo di Kemmon va molto bene e tra i gangster c0e'Edwrd I. Robinson che era nel suo ruolo tipico.-abituale. Eugen
[-]
|
|
[+] lascia un commento a eugen »
[ - ] lascia un commento a eugen »
|
|
d'accordo? |
|
mondolariano
|
lunedì 31 ottobre 2011
|
una cenetta calda da leccarsi le dita
|
|
|
|
Una cenetta calda da gustare nei rigidi inverni di Chicago. Una commedia da leccarsi le dita, piena di situazioni scottanti non meno rocambolesche degli innumerevoli retroscena. Wilder pensò inizialmente a Frank Sinatra per il ruolo di Jack Lemmon, la cui bravura superò le aspettative del regista. Lemmon si aggiudicò il premio come miglior attore protagonista, conquistandosi così l’ammirazione della Monroe e l’invito ad affiancarla l’anno successivo nel film “L’appartamento”. Ma in quel caso Lemmon affiancherà Shirley MacLaine, forse a causa degli scontri professionali tra Wilder e la bella Marylin, troppo smemorata per quanto riguarda le battute del copione.
[+]
Una cenetta calda da gustare nei rigidi inverni di Chicago. Una commedia da leccarsi le dita, piena di situazioni scottanti non meno rocambolesche degli innumerevoli retroscena. Wilder pensò inizialmente a Frank Sinatra per il ruolo di Jack Lemmon, la cui bravura superò le aspettative del regista. Lemmon si aggiudicò il premio come miglior attore protagonista, conquistandosi così l’ammirazione della Monroe e l’invito ad affiancarla l’anno successivo nel film “L’appartamento”. Ma in quel caso Lemmon affiancherà Shirley MacLaine, forse a causa degli scontri professionali tra Wilder e la bella Marylin, troppo smemorata per quanto riguarda le battute del copione. Da parte sua, Tony Curtis disse che baciare Marylin Monroe era come baciare Adolf Hitler, affermazione rimasta memorabile per 40 anni. Tra l’altro, l’avvenenza maschile di Curtis funziona benissimo in abiti femminili ma è decisamente antipatica nei panni di Junior (il rampollo della Shell). Anche qui - come avviene in “Pollice da scasso”, “Arsenico e vecchi merletti”, “Prima pagina” eccetera - continua l’usanza di prendere in giro i poliziotti americani come se fossero dei cretini (“Il Rigoletto che locale è?” “E’ un’opera, ignorante!”).
Nel complesso, un inseguimento di troppo e la strage di S.Valentino che stridono nel clima comico della commedia non guastano minimamente uno dei capisaldi del cinema d’oltreoceano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mondolariano »
[ - ] lascia un commento a mondolariano »
|
|
d'accordo? |
|
|