La maschera di Frankenstein

Si sa che essendo un film del '57 non ci si può aspettare tanto, ma ho trovato questo film lento nel rappresentare l'opera di Mary Shelley, ma altrettanto troppo "veloce" nel far andare avanti le scene.
Ma rimane il fatto che si merita un voto di 3 su 5

Si sa che essendo un film del '57 non ci si può aspettare tanto, ma ho trovato questo film lento nel rappresentare l'opera di Mary Shelley, ma altrettanto troppo "veloce" nel far andare avanti le scene.
Ma rimane il fatto che si merita un voto di 3 su 5

In una tetra prigione il barone Frankenstein tenta di evitare l'impiccagione raccontando la sua storia ad un prete, poi arriva il suo amico Paul ma è tutto inutile...Nonostante l'indiscussa bravura di Peter Cushing, le suggestive locations e la bellezza della Court, il primo capitolo della Hammer sul mostro di Mary Shelley non è un granchè, l'inizio del racconto promette bene, la voce di Gualtiero De Angelis su Cushing è un valore aggiunto ma, la fase narrativa nella diatriba fra Victor e Paul appare scialba e il progressivo incedere al momento di terrore avviene quasi senza suspense e a parte qualche posa, Lee con il suo trucco trasparente non desta paure da incubo, in questo senso la Hammer farà meglio 13 anni dopo con "Gli Orrori Di Frankenstein" Saluti. [+]

Il film fa parte di quello stupendo horror gotico barocco, che va dagli anni 50 agli 60-65 di cui fanno parte anche :LA mascera della morte rossa_Sepolto vivo_Il pozzo e il pendolo_Le 5 chiavi del terrore_L'implacabile condanna..ecc.....
Dove alla bravura degli attori si mescola un ottima scenografia,che ha contribuito a farne dei (horror cult) ancora oggi validi a tutti gli effetti.

Maxkeyth

veramente mitico, per i veri appassionati del vero genere horror, purtroppo oggi dimenticato. al diavolo gli effettacci speciali di oggi! quelli erano i veri...brividi!