Il settimo sigillo

IL SETTIMO SIGILLO RAPPRESENTA UNA INTRODUZIONE A QUELLO CHE SARà IL FUTURO DEL CINEMA DI BERGMAN CON LE SUE TEMATICHE FONDAMENTALI: IL SILENZIO DI DIO, LA MORTE, IL RUOLO DELL' ARTE, LA FAMIGLIA... LE SCENE MIGLIORI SONO LA PARTITA A SCACCHI INIZIALE E LA CONFESSIONE. DA GUARDARE CON ATTENZIONE LA SCENA DELLA VISIONE DELLA MADONNA DENSA DI IMMAGINI SIMBOLICHE COME LA SALVEZZA DEI SEMPLICI E IL RAPPORTO TRA SACRO E ARTE

il film è la sintetica ma completa analisi delle debolezze umane che cristalline si mostrano nude al momento del trapasso: mette in scena i più profondi ed atavici sentimenti angosciosi che abitano l'animo umano universalmente inteso. Ogni pesonaggio è il manifesto di una mancanza esistenziale che si palesa per bocca di uomini e donne privi di fede, amore e speranza difronte alla morte; solo la purezza ingenua e quasi infantile non contaminata dalla realtà pesante e bastarda rifugge da essa, perchè soltanto da un animo libero da turbolenze spirituali l'umanità può rifiorire e risorgere dall'eterno oblio, imperituramente.

Quando , nelle prime scene, ho rivisto la Morte dalla quale il prode Brancaleone prendeva spunto, mi sono quasi prostrato....Film filosofico, al di là del tempo e dello spazio, condito con un pò di sana ironia che sdrammatizza con giusti toni una trama per certi versi angosciante. Memorabile la scena della ragazza ( bellissima!!!) muta, che ritrova la parola nel finale.