Il fim uscito nel 1956 è uno di quei colossal che appartengono alla storia di Hollywood ebbe ben 10 nomination all'Oscar anche se ne conseguì uno solo, è il terzo film interpretato da James Dean mito del cinema che morì poco dopo il termine delle riprese. La regia è di George Stevens che aveva già vinto un Oscar con Un posto al sole, ottimo regista diresse anche un capolavoro del cinema western: Il cavaliere della valle solitaria. I protagonisti sono Rock Hudson ed Elisabethh Taylor per la sua parte era stata designata Grace Kelly che però per i suoi problemi sentimentali non accettò, certamente la parte dell'aristocratica del East Coast le era congeniale.
Jordan Benedict II "Bick) è un giovane e ricco prprietario del Texas (siamo all'incirca nel 1915-1920), la proprietà è immensa 595.000 acri (240.000 ht), creata dal nonno siamo alla terza generazione dei Benedict. Bick si reca nel Maryland dove il benestante dottore Horace Lynton (Paul Fix) per diletto alleva cavalli e tori di razza, vuole comprare un toro per l'allevamento, incontra la sofisticata figlia Leslie (Elisabeth Taylor) di cui s'innamora ricambiato, i 2 si sposano e dopo il viaggio di nozze Bick ritorna nel Texas con la moglie nella grande casa di sua proprietà. Leslie all'inizio incontra molte difficoltà non solo per l'ambiente completamente diverso, ma anche per l'ostilità dell'autoritaria cognata Luz (Mercedes McCambridge brava attrice: Johnny Guitar, Oscar come migliore attrice n.p. in Tutti gli uomini del re) che gestisce la casa, Leslie riesce a fronteggiare Luz e a superare le difficoltà. Tra i dipendenti di Bick c'é Jett (James Dean) giovane introverso, disadattato e scansafatiche, Luz lo ha in simpatia e lo protegge, per un incidente muore e nel testamento lascia un piccolo appezzamento di terreno a Jett, Bick vorrebbe dargli dei soldi in cambio (una lauta somma), ma il ragazzo rifiuta e va a vivere nella sua proprietà. Passano gli anni vengono 3 figli che crescono: Judy (Fran Bennet) Jordan III (Dennis Hopper) e infine la bella Luz II (Carrol Baker), contemporaneamente Jett scopre un ricco giacimento di petrolio e diventa un ricco petroliere texano, Benedict che è contrario alla trivellazione è costretto alla fine a cedere per ragioni economiche. I figli però lo deludono: Jordan vive vicino è medico ha sposato un'infermiera messicana Juana non curandosi dei pregiudizi razziali, Judy ama la terra ma con suo marito prende una fattoria non volendo curare la proprietà Benedict, quanto a Luz s'innamora Jett che le fa la corte perché le ricorda Leslie, il petroliere è diventato potente e megalomane, Bick si scontra con lui e dopo una scazzottatura Luz si ricrede e lo lascia, Bick ha accettato Juana anzi la protegge affrontando un barista razzista, il film finisce con Leslie e Bick che parlano dei tempi passati guardando i nipoi figli di Juana e di Judy.
E' una grande saga familiare che George Stevens dirige abilmente non solo cronologicamente (la storia si sviluppa nell'arco di alcuni decenni) ma anche spazialmente, mediante suggestive riprese della grande casa dei Bendict che sembra piccola da lontano circondata com'è da immense praterie, dando cosi allo spettatore visivamente il senso della grandezza del Texas: Il Gigante (2 volte e mezzo l'Italia), Stevens era un maestro in questo tipo di inquadrature: ne Il cavaliere della valle solitaria, una montagna che era lontana dal villaggio dove si effettuavano le riprese lavorando con la cineripresa realizzò il trucco di avvicinarla al villaggio per mostrare anche visimamente, l'incombente minaccia. Stevens comunque riesce a realizzare saga familiare in modo efficace nella prima parte, nella seconda parte (il film dura più di 3 ore) la vicenda mostra un pò di stanchezza e ci sono alcune smagliature nella storia (ad esempio la scazzottatura di Bick nel bar con il barista razzista). Peraltro Stevens riesce a centrare i personaggi: James Dean quia al suo terzo e ultimo film ( prima Gioventù bruciata e La valle dell'Eden) ebbe la terza nomination, a mio avviso era un attore con talento naturale , la sua recitazione risultava ingessata dal retaggio dell'Actor's Studio che imponeva un realismo psicologico troppo manierato, nel prosieguo di carriera sarebbe maturato e diventando un grande attore (come avvenne per Paul Newman), nel film fa un giovane Jett perfetto, invece non convince quando diventa anziano (sui 60 anni); Rock Hudson era un attore prestante agli inizi di carriera poco espressivo, partecipò a molti film specie western (in uno fece addirittura un capo indiano), passato alla MGM interpretò agilmente parti drammatiche e Il gigante lo fece affermare definitivamente. Infine Elisabeth Taylor recita molto bene dando luogo ad una performance notevole, interpretando con sicurezza da giovane l'aristocratica WASP e poi da matura e anziana la moglie di un texano. In conclusione un buon film, uno spettacolo con un'ottima fotografia e una bella colonna sonora di Dimitri Tiomkin che merita ancora adesso di essere visto.
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