Ingredienti: 4 tra le più grandi attrici italiane di fama internazionale e 5 tra i più grandi registi italiani di fama internazionale, 2 attrici emergenti. Amalgamate il tutto con dell’ironia anni ’50 tenendo ben separati però i vari ingredienti. Tempo di preparazione: 93 minuti. Ecco pronto Siamo donne. Un film con cinque episodi: 1) un provino cinematografico a cui partecipano migliaia di ragazze e alla fine ne vengono scelte due; 2) A. Valli va alla festa di fidanzamento di una delle sue domestiche ma rischia di innamorarsi del promesso sposo; 3) I. Bergman (che parla benissimo in italiano con la sua vera voce!) alle prese con un pollo distruttore di rose; 4) I. Miranda che aiuta un bambino ferito e rimpiange di aver rinunciato alla maternità per dare spazio alla carriera; 5) A.
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Ingredienti: 4 tra le più grandi attrici italiane di fama internazionale e 5 tra i più grandi registi italiani di fama internazionale, 2 attrici emergenti. Amalgamate il tutto con dell’ironia anni ’50 tenendo ben separati però i vari ingredienti. Tempo di preparazione: 93 minuti. Ecco pronto Siamo donne. Un film con cinque episodi: 1) un provino cinematografico a cui partecipano migliaia di ragazze e alla fine ne vengono scelte due; 2) A. Valli va alla festa di fidanzamento di una delle sue domestiche ma rischia di innamorarsi del promesso sposo; 3) I. Bergman (che parla benissimo in italiano con la sua vera voce!) alle prese con un pollo distruttore di rose; 4) I. Miranda che aiuta un bambino ferito e rimpiange di aver rinunciato alla maternità per dare spazio alla carriera; 5) A. Magnani in un buffo litigio con un tassista incentrato su un sovrapprezzo di 1 lira.
Tutte le attrici si sono prestate con simpatia e realismo a raccontare un fatto (presumibilmente) accaduto veramente: l’episodio Valli è il più moderno, I. Miranda fa pensare e quasi commuove, la Magnani brilla fra le altre per effervescenza. La Bergman è quella più in difficoltà (anche per la lingua), ma il suo è l’episodio che forse si avvicina di più all’idea di Zavattini (da cui è partito l’intero progetto), mostrando, in gran parte grazie all’enorme esperienza neorealista di Rossellini, il lato più umano e vicino alla vita quotidiana di se stessa.
Voto: 7,5
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