luca scial�
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venerdì 18 luglio 2014
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via del corno in balia del fascismo
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Firenze, via del Corno, 1925. Tra leggi "fascistissime" e soprusi da parte di prepotenti locali, il Fascismo si imponeva come dittatura. Così la vita dei suoi abitanti veniva scandita da difficoltà quotidiane, tra passioni e lavoro, ma anche tentativi di ribellarsi alla situazione politica sempre più opprimente. C'è chi ci lascerà le penne e chi andrà in carcere.
Secondo film per Carlo Lizzani e probabilmente il più riuscito della sua pur lunga carriera. Uno squarcio di Firenze durante il consolidamento del Fascismo, che può essere considerato quello di tante città italiane. Tra chi crede in una rivoluzione da poco giunta al potere e chi vuole combatterla.
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Firenze, via del Corno, 1925. Tra leggi "fascistissime" e soprusi da parte di prepotenti locali, il Fascismo si imponeva come dittatura. Così la vita dei suoi abitanti veniva scandita da difficoltà quotidiane, tra passioni e lavoro, ma anche tentativi di ribellarsi alla situazione politica sempre più opprimente. C'è chi ci lascerà le penne e chi andrà in carcere.
Secondo film per Carlo Lizzani e probabilmente il più riuscito della sua pur lunga carriera. Uno squarcio di Firenze durante il consolidamento del Fascismo, che può essere considerato quello di tante città italiane. Tra chi crede in una rivoluzione da poco giunta al potere e chi vuole combatterla. Nel mezzo, donne che cercano di crearsi una propria vita, difendendo il proprio amato. Da un omonimo romanzo di Vasco Pratolini.
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fedeleto
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giovedì 14 marzo 2013
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cronache di giorni infelici
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A Firenze negli anni venti,il fascismo dilage,ebbene gli abitanti di Via del Corno si dividono tra giovani che amano,anziani che spettegolano e camice nere che mettono il terrore,le disavventure incominciano quando Alfredo rifiuta di pagare il pizzo ai fascisti,e cosi viene malmenato ridotto in fin di vita.Sua moglie Milena viene corteggiata nel frattempo da un giovane di nome Mario,ed invece Ugo e' un convinto antifascista che schierandosi Maciste combatte questo regime.Gli costera' la vita a quest'ultimo e al povero Alfredo,come se non bastasse il giovane Mario verra' anche arrestato.Carlo Lizzani dirige un ottimo film tratto dal romanzo di Pratolini.Da una sceneggiatura di Lizzani,Amidei,Mida e Dagnino si ottiene un risultato che dipinge la coralita' di un contesto neorealista in maniera eccellente,la scelta del cast inoltre e' ben azzeccata,partendo da un ottimo Mastroianni,passando per una bravissima Ferrero e una stupenda Antonella Lualdi.
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A Firenze negli anni venti,il fascismo dilage,ebbene gli abitanti di Via del Corno si dividono tra giovani che amano,anziani che spettegolano e camice nere che mettono il terrore,le disavventure incominciano quando Alfredo rifiuta di pagare il pizzo ai fascisti,e cosi viene malmenato ridotto in fin di vita.Sua moglie Milena viene corteggiata nel frattempo da un giovane di nome Mario,ed invece Ugo e' un convinto antifascista che schierandosi Maciste combatte questo regime.Gli costera' la vita a quest'ultimo e al povero Alfredo,come se non bastasse il giovane Mario verra' anche arrestato.Carlo Lizzani dirige un ottimo film tratto dal romanzo di Pratolini.Da una sceneggiatura di Lizzani,Amidei,Mida e Dagnino si ottiene un risultato che dipinge la coralita' di un contesto neorealista in maniera eccellente,la scelta del cast inoltre e' ben azzeccata,partendo da un ottimo Mastroianni,passando per una bravissima Ferrero e una stupenda Antonella Lualdi.Il film si incentra fondamentalmente ancora una vota sul tema dell'oppresione(achung banditi),e non tralscia il clima tormentato di una cittadina comunque sempre a conoscenza delle vite altrui(la signora),pertanto tutto questo spinge i protagonisti ad agire secondo la loro personalita',creando una scala ben chiara e definita.Ugo(Mastroianni) e' un idealista,legato al suo amico Maciste,che scopre appunto l'amore vero con Gesuina,da quel momento la sua vita cambia,anche se ovviamente il regime lo arrestera'.Milena e' felicemente sposata con Alfredo ma i fascisti uccidono il suo uomo interrompendo questa serenita'.Pertanto anche con il ragazzo di cui Milena si innamora dopo la morte del marito ,e' tutto scritto e condannato poiche' quest'ultimo viene arrestato dai fascisti,l'unica persona a cui non viene toccato un capello e' la signora,ovvero l'egoista per eccellenza che con la sua pratica usuraia riscuote sempre ed e' in credito verso tutto e tutti,oppure anche la prostituta,senza morale e scelta.Ebbene l'amore viene lacerato e interrotto dalla violenza fascista,questi poveri personaggi che amano sono condannati per il loro essere altruisti i meglio opposti alla radicale scelta di un partito troppo distante e diverso da quello che il loro concetto di vita raggiunge.Lizzani e' abile nel dirigere anche le scene di inseguimento(la scena in cui Maciste e Ugo vengono inseguiti dalla camice nere),abbastanza fedele al romanzo eccetto per altre questioni che sono state tralasciate per motivi di censura.Uno dei migliori film di Lizzani che lascia nell'animo molti dubbi riguardo ad un periodo buio e orrendo in cui la violenza era ovunque.
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august
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martedì 8 giugno 2010
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film meraviglioso
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Cronache di poveri amanti è una piacevole sorpresa un'opera bellissima dove troviamo molti spiunti interessati primo tra tutti la musica di Mario Zafred anche se un po' datata nelle parti sentimentali mentre l'austera fotografia di uan Firenze centrale ma lontana dai monumenti storici più importanti di Gianni Di Venanzo è veramentemolto bella come il montagio di Enzo Alfonsi. Il dramma é quello di una strada per l’apunto del Corno che ha caratteristiche di vita cittadina attavica. Molto bravo un irriconoscibile Giuliano Montaldo nel ruolo di Alfredo un negoziante sposato con la bella Milena Antonella Lualdi che come il suo doppio più infatile e rustico BiancaEva Vanicek le figure femminili di Alfred Hitcchock con la loro sesualitá sussurata mai gridta ma molto intesa.
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Cronache di poveri amanti è una piacevole sorpresa un'opera bellissima dove troviamo molti spiunti interessati primo tra tutti la musica di Mario Zafred anche se un po' datata nelle parti sentimentali mentre l'austera fotografia di uan Firenze centrale ma lontana dai monumenti storici più importanti di Gianni Di Venanzo è veramentemolto bella come il montagio di Enzo Alfonsi. Il dramma é quello di una strada per l’apunto del Corno che ha caratteristiche di vita cittadina attavica. Molto bravo un irriconoscibile Giuliano Montaldo nel ruolo di Alfredo un negoziante sposato con la bella Milena Antonella Lualdi che come il suo doppio più infatile e rustico BiancaEva Vanicek le figure femminili di Alfred Hitcchock con la loro sesualitá sussurata mai gridta ma molto intesa. formidabile il personaggio della signora Wanda Capodaglio , vecchia usuraia e meretrice ma anche quello del fascista fiumano l'arrogate ed elegante CarlinoBruno Berellini che `è si arrogante e violento ma anche umano soprattutto nel bellissimo dialogo con Clara(Irene Cefaro ) una prostituta che sembra uscita d aun quadro di Dubovich. Il ruolo più bello oltre che alla timida servetta GesuinaAnna Maria Ferrero e quello di Ugo Marcello Mastroiandi in petto villoso molto bello e selvaggio simile ai ruoli del primo Toshiro Mifune. Commedia o meglio dramma di diverse persone e d'ambienti "Cronache di poveri amanti" è sicuramente il miglior film di Lizzani è un 'opera bellissima ed ancora molto intesa
Robert Fogelberg Rota
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august
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martedì 8 giugno 2010
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uno dei piú bei film italiani di sempre
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Cronache di poveri amanti è una piacevole sorpresa un'opera bellissima dove troviamo molti spiunti interessati primo tra tutti la musica di Mario Zafred anche se un po' datata nelle parti sentimentali mentre l'austera fotografia di uan Firenze centrale ma lontana dai monumenti storici più importanti di Gianni Di Venanzo è veramentemolto bella come il montagio di Enzo Alfonsi. Il dramma é quello di una strada per l’apunto del Corno che ha caratteristiche di vita cittadina attavica. Molto bravo un irriconoscibile Giuliano Montaldo nel ruolo di Alfredo un negoziante sposato con la bella Milena Antonella Lualdi che come il suo doppio più infatile e rustico BiancaEva Vanicek le figure femminili di Alfred Hitcchock con la loro sesualitá sussurata mai gridta ma molto intesa.
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Cronache di poveri amanti è una piacevole sorpresa un'opera bellissima dove troviamo molti spiunti interessati primo tra tutti la musica di Mario Zafred anche se un po' datata nelle parti sentimentali mentre l'austera fotografia di uan Firenze centrale ma lontana dai monumenti storici più importanti di Gianni Di Venanzo è veramentemolto bella come il montagio di Enzo Alfonsi. Il dramma é quello di una strada per l’apunto del Corno che ha caratteristiche di vita cittadina attavica. Molto bravo un irriconoscibile Giuliano Montaldo nel ruolo di Alfredo un negoziante sposato con la bella Milena Antonella Lualdi che come il suo doppio più infatile e rustico BiancaEva Vanicek le figure femminili di Alfred Hitcchock con la loro sesualitá sussurata mai gridta ma molto intesa. formidabile il personaggio della signora Wanda Capodaglio , vecchia usuraia e meretrice ma anche quello del fascista fiumano l'arrogate ed elegante CarlinoBruno Berellini che `è si arrogante e violento ma anche umano soprattutto nel bellissimo dialogo con Clara(Irene Cefaro ) una prostituta che sembra uscita d aun quadro di Dubovich. Il ruolo più bello oltre che alla timida servetta GesuinaAnna Maria Ferrero e quello di Ugo Marcello Mastroiandi in petto villoso molto bello e selvaggio simile ai ruoli del primo Toshiro Mifune. Commedia o meglio dramma di diverse persone e d'ambienti "Cronache di poveri amanti" è sicuramente il miglior film di Lizzani è un 'opera bellissima ed ancora molto intesa
Robert Fogelberg Rota
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albina
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giovedì 13 marzo 2008
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si..cronache di poveri amanti
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dopo avere letto il libro volevo chiudere la faccenda con la visione del film...e così fu.
certo è impossibile riportare tutte le faccende narrate però mi è spiaciuto dover constatare l'eliminazione di alcuni personaggi...da Aurora, uno dei quattro angeli custodi, I Nesi, Giulio e Liliana, la quale poi sarà la causa della pazzia e della rovina della Signora, rappresentata da Lizzani in maniera, a mio parere, troppo indulgente..la Signora nel libro era la persona più malvagia di tutte...o l'assenza della camminata di notte di Mario e Milena, mano nella mano,verso la fine...
nonostante queste differenze credo che alcuni dialoghi fossero passo passo come nel libro…uguali le esclamazioni...
ecco è un mini spaccato di via del corno.
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dopo avere letto il libro volevo chiudere la faccenda con la visione del film...e così fu.
certo è impossibile riportare tutte le faccende narrate però mi è spiaciuto dover constatare l'eliminazione di alcuni personaggi...da Aurora, uno dei quattro angeli custodi, I Nesi, Giulio e Liliana, la quale poi sarà la causa della pazzia e della rovina della Signora, rappresentata da Lizzani in maniera, a mio parere, troppo indulgente..la Signora nel libro era la persona più malvagia di tutte...o l'assenza della camminata di notte di Mario e Milena, mano nella mano,verso la fine...
nonostante queste differenze credo che alcuni dialoghi fossero passo passo come nel libro…uguali le esclamazioni...
ecco è un mini spaccato di via del corno...naturale non c'è paragone con l'atmosfera creata dal libro...
film comunque carino e piacevole
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