Le avventure di Robinson Crusoe [1]

Dopo aver firmato veri e propri capolavori e alcuni film ottimi,il regista spagnolo Luis Bunuel(i figli della violenza,l'age d'or,il bruto) si avventura nella trasposizione cinematografica del grande romanzo di Daniel Defoe,ovvero LE AVVENTURE DI ROBINSON CRUSOE.Il prode robinson si ritrova su un isola scampato da un terribile naufragio,pertanto tenta di sopravvivere vivendo con quello che procura la natura.Incontra un indigeno che salvera' e infine riuscira' a fuggire dall'isola e far ritorno in patria grazie a dei prigionieri che verrano liberati da lui stesso.Ma il latrare del suo vecchio cane morto gli fa' ricordare di non dimenticare.La pellicola e' il primo esperimento di Bunuel a colori e ne esce fuori un piccolo gioiello,interessante e buono dal punto di vista stilistico e non manca il tocco di Bunuel che tra un accenno di erotismo(il vestito da donna come spaventapasseri che attrae Robinson,e Venerdi che indossa un abito da donna turbando l'uomo) a le scene oniriche(il padre che lo rimprovera gettando l'acqua a terra poiche' quel simbolo di purezza secondo la famiglia non gli appartiene per la sua dissennatezza a fuggire dalla sua casa familiare per scoprire il mondo),ma la scena probabilmente che piu' colpisce e' quella di Robinson quando con una fiaccola corre contro l'oceano sentendosi un uomo senza significato per via della sua solitudine,la fiaccola ovviamente rappresenta la luce di una possibile salvezza ma si spegne nel burrascoso e impetuoso oceano. [+]

Dopo aver firmato veri e propri capolavori e alcuni film ottimi,il regista spagnolo Luis Bunuel(i figli della violenza,l'age d'or,il bruto) si avventura nella trasposizione cinematografica del grande romanzo di Daniel Defoe,ovvero LE AVVENTURE DI ROBINSON CRUSOE.Il prode robinson si ritrova su un isola scampato da un terribile naufragio,pertanto tenta di sopravvivere vivendo con quello che procura la natura.Incontra un indigeno che salvera' e infine riuscira' a fuggire dall'isola e far ritorno in patria grazie a dei prigionieri che verrano liberati da lui stesso.Ma il latrare del suo vecchio cane morto gli fa' ricordare di non dimenticare.La pellicola e' il primo esperimento di Bunuel a colori e ne esce fuori un piccolo gioiello,interessante e buono dal punto di vista stilistico e non manca il tocco di Bunuel che tra un accenno di erotismo(il vestito da donna come spaventapasseri che attrae Robinson,e Venerdi che indossa un abito da donna turbando l'uomo) a le scene oniriche(il padre che lo rimprovera gettando l'acqua a terra poiche' quel simbolo di purezza secondo la famiglia non gli appartiene per la sua dissennatezza a fuggire dalla sua casa familiare per scoprire il mondo),ma la scena probabilmente che piu' colpisce e' quella di Robinson quando con una fiaccola corre contro l'oceano sentendosi un uomo senza significato per via della sua solitudine,la fiaccola ovviamente rappresenta la luce di una possibile salvezza ma si spegne nel burrascoso e impetuoso oceano.La solitudine di Robinson e' un'espiazione che termina dopo 28 anni(toccante la scena in cui Robinson si specchia e si rivede quando arrivo' la prima volta in quell'isola).e che sembra avergli imparato cosa sia la vita in solitudine e a contatto con se stessi,dopodiche' Venerdi e' un personaggio di estrema importanza per Robinson poiche' lo riporta alla concezione di condivisione( fumano la pipa insieme ,parlano di religione),e non piu' a quella concezione di autocompagnia(la scena dell'eco di Robinson attuato per sentire almeno una voce umana) o visionarieta'(la scena in cui Robinson e' ubriaco e immagina i suoi compagni brindare con lui).Un film che sicuramente riprende le tematiche Bunueliane del concetto di liberta' e ragione ,sicuramente una delle pellicole piu' riuscite,merito anche di una buona sceneggiatura che modifica in pochi casi e rimane fedele in molti,firmata da Bunuel e Felipe Roll.