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aristoteles
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sabato 15 agosto 2015
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tensione senza 3d
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Altro grande film del maestro Hitchcock.
Tutto il film si svolge in una sola piccola stanza,eppure non ci si annoia mai.
L'azione infatti è continua,incessante,sorprendente e si rinnova costantemente attraverso dialoghi raffinatissimi.
Uno di questi verte sul fatto di poter concepire il delitto perfetto e sul concetto che solo menti superiori possono essere giustificate nell'esecuzione dello stesso.
MA l'uomo si sa,in quanto tale, non è perfetto......
Brandon è ,a mio avviso,il cinismo fatto persona ed il personaggio più "attraente" del film.
Nessun effetto speciale a sostenere la sceneggiatura ma guardatelo,non ve ne pentirete.
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Altro grande film del maestro Hitchcock.
Tutto il film si svolge in una sola piccola stanza,eppure non ci si annoia mai.
L'azione infatti è continua,incessante,sorprendente e si rinnova costantemente attraverso dialoghi raffinatissimi.
Uno di questi verte sul fatto di poter concepire il delitto perfetto e sul concetto che solo menti superiori possono essere giustificate nell'esecuzione dello stesso.
MA l'uomo si sa,in quanto tale, non è perfetto......
Brandon è ,a mio avviso,il cinismo fatto persona ed il personaggio più "attraente" del film.
Nessun effetto speciale a sostenere la sceneggiatura ma guardatelo,non ve ne pentirete.
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renato c.
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martedì 6 maggio 2014
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giallo teatrale
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Ho scritto "giallo teatrale" perchè si svolge tutto in una stanza e in poche ore, trama che poteva benissimo essere interpretata anche in teatro. Io debbo dire che sono un po' claustrofobico per cui non amo i film che si svolgono tutti in una stanza! Ma Hitchcock sa tenere in tensione e fare apprezzare anche questi! Innanzitutto come giallo è un po' insolito, perche non si va alla ricerca di un colpevole di un delitto, ma si sa subito chi sono i colpevoli, ed il giallo sta nel vedere se riusciranno o meno a farla franca! C'è poi il grande James Stewart, interprete eccezionale che da tanta vita al film! La storia dei due ragazzi dabbene che, delitto casuale o no, cercano di uscirne puliti e farla franca, è purtroppo una cosa che negli ultimi decenni è accaduta anche nella realtà! Vedi il delitto del Circeo ed altri! Speriamo che i giovani dabbene della nostra società non abbiano preso esempio da questo film! Fatto sta che quando certi giovani si sentono pronti a tutto e capaci di tutto, vogliono anche mettere alla prova se stessi per autoconvincersi di essere capaci di riuscire dove gli altri falliscono! Grazie comunque al professore interpretato da James Stewart, alla fine, anche in questo film, questi giovani dabbene che credevano di farla franca vengono messi con le spalle al muro.
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Ho scritto "giallo teatrale" perchè si svolge tutto in una stanza e in poche ore, trama che poteva benissimo essere interpretata anche in teatro. Io debbo dire che sono un po' claustrofobico per cui non amo i film che si svolgono tutti in una stanza! Ma Hitchcock sa tenere in tensione e fare apprezzare anche questi! Innanzitutto come giallo è un po' insolito, perche non si va alla ricerca di un colpevole di un delitto, ma si sa subito chi sono i colpevoli, ed il giallo sta nel vedere se riusciranno o meno a farla franca! C'è poi il grande James Stewart, interprete eccezionale che da tanta vita al film! La storia dei due ragazzi dabbene che, delitto casuale o no, cercano di uscirne puliti e farla franca, è purtroppo una cosa che negli ultimi decenni è accaduta anche nella realtà! Vedi il delitto del Circeo ed altri! Speriamo che i giovani dabbene della nostra società non abbiano preso esempio da questo film! Fatto sta che quando certi giovani si sentono pronti a tutto e capaci di tutto, vogliono anche mettere alla prova se stessi per autoconvincersi di essere capaci di riuscire dove gli altri falliscono! Grazie comunque al professore interpretato da James Stewart, alla fine, anche in questo film, questi giovani dabbene che credevano di farla franca vengono messi con le spalle al muro. Ottina la trovata di James Stewart di aprire la finestra e sparare alcuni colpi di pistola per attrarra l'attenzione! Se fosse andato a cercare un telefono, forse, in due contro uno sarebbero riusciti a sopraffarlo! E alla fine la giustizia trionfa! Hitchcock non delude mai!
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matteo bettini corinaldo
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sabato 18 gennaio 2014
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"ho la sensazione che tu abbia ancora buone chance,con janet".
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Nodo alla gola(o "Rope"-corda-o ancora "cocktail per un cadavere")è uno dei film più sottovalutati della storia del cinema.e non solo per quanto riguarda il film in sé,ma pure per alcuni attori(su tutti John Dall,qui bravissimo,e Joan Chandler,graziosa e intraprendente)che non riuscirono a decollare del tutto a Hollywood.la trama è incentrata su un caso di omicidio dalla cronaca dell'epoca e si basa sulla visione superomistica di Nietzsche,secondo cui due studenti,la cui natura sessuale rimane ambigua(tutto fa però credere che siano omosessuali),si sentono legittimati a uccidere un loro compagno di studi solo perché ritenuto inferiore."Le persone come lui occupano solo spazio,nel mondo"sentenzia Brandon,il leader carismatico dei due(l'altro è Philip,succube della sua personalità impressionante).
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Nodo alla gola(o "Rope"-corda-o ancora "cocktail per un cadavere")è uno dei film più sottovalutati della storia del cinema.e non solo per quanto riguarda il film in sé,ma pure per alcuni attori(su tutti John Dall,qui bravissimo,e Joan Chandler,graziosa e intraprendente)che non riuscirono a decollare del tutto a Hollywood.la trama è incentrata su un caso di omicidio dalla cronaca dell'epoca e si basa sulla visione superomistica di Nietzsche,secondo cui due studenti,la cui natura sessuale rimane ambigua(tutto fa però credere che siano omosessuali),si sentono legittimati a uccidere un loro compagno di studi solo perché ritenuto inferiore."Le persone come lui occupano solo spazio,nel mondo"sentenzia Brandon,il leader carismatico dei due(l'altro è Philip,succube della sua personalità impressionante).i due credono di aver appreso appieno le teorie proposte loro,tempo prima,da il professore Rupert Cadell(James Stewart,alla prima collaborazione con Hitchcock).il quale,a mano a mano che il film procede,smaschera l'intrigo e non può che bloccare i due e avvertire la polizia.non senza,prima che il film si chiuda,pentirsi amaramente di quanto esposto e professato con tanto vigore tempo prima,poiché travisato in modo irreparabile in particolare da Brandon,fervente sostenitore dei precetti di Stewart.a parte un solo stacco,l'inquadratura è sempre ripresa dallo stesso punto,in modo da far credere che sia incessante.inquietante,angoscioso,ben recitato.
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shiningeyes
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sabato 21 settembre 2013
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tensione in pieno stile hitchcock!
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Tratto da una piece teatrale che fece sfondo ad una storia vera, “Nodo alla gola” è uno dei migliori esperimenti tecnici operati dal maestro del brivido, con un piano sequenza effettuato in una stanza sola (dove si svolge tutto il film) e i brevi ed invisibili stacchi che servirono ad alimentare la tensione creata dalla storia. La trama parla di Brandon e Philip, studenti universitari omosessuali che premeditano e compiono l'omicidio dell'amico loro David per un capriccio megalomane di Brandon, che influenzato da alcune teorie di un suo vecchio professore Cadell, si convince che eliminare qualcuno senza essere scoperto sia una qualità di una mente superiore.
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Tratto da una piece teatrale che fece sfondo ad una storia vera, “Nodo alla gola” è uno dei migliori esperimenti tecnici operati dal maestro del brivido, con un piano sequenza effettuato in una stanza sola (dove si svolge tutto il film) e i brevi ed invisibili stacchi che servirono ad alimentare la tensione creata dalla storia. La trama parla di Brandon e Philip, studenti universitari omosessuali che premeditano e compiono l'omicidio dell'amico loro David per un capriccio megalomane di Brandon, che influenzato da alcune teorie di un suo vecchio professore Cadell, si convince che eliminare qualcuno senza essere scoperto sia una qualità di una mente superiore. L'introspezione psicologica che ci viene mostrata da Hitchcock è ben riuscita nei primi piani dei colpevoli e di chi sospetta di loro(il professor Cadell), oltre la preoccupazione e smarrimento di chi è all'ignaro di tutto; umoristica e geniale anche la trovata della ripresa del luogo dove si trova il cadavere.
C'è anche da lodare l'ottima interpretazione del cast che riesce nel difficile compito di intrattenere gli spettatori in un arco di eventi così ristretto, ma maledettamente avvincente, tanto da farti pensare che ti ritrovi tu stesso dentro il film e riuscendo così ad essere gradevolmente teatrale.
“Nodo alla gola” sarà forse un po' troppo scarno e decisamente inferiore agli altri capolavori di Sir Alfred, ma lo si può ritenere un esperimento di successo che lo encomia anche come uno dei cineasti più avanzati dell'epoca.
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gianleo67
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sabato 7 aprile 2012
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delitto e castigo secondo hitchcock
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Interno giorno. Coppia di amici ne strangola un terzo nascondedone il corpo in una cassapanca su cui apparecchiano per il party cui parteciperanno altri amici, parenti del defunto e...un loro professore. Sarà quest'ultimo ad incastrarli facendoli confessare. Unità di luogo, di tempo e d'azione, le tre regole aristoteliche del teatro costituiscono le coordinate scenografiche di un giallo da camera in atto unico. La dialettica tra le parti da cui si sviluppa la vicenda delittuosa ed il suo progressivo ed inesorabile disvelamento originano dal contraddittorio tra le psicologie dei due assassini. L'uno eccessivamente emotivo e l'altro totalmente razionale e controllato.
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Interno giorno. Coppia di amici ne strangola un terzo nascondedone il corpo in una cassapanca su cui apparecchiano per il party cui parteciperanno altri amici, parenti del defunto e...un loro professore. Sarà quest'ultimo ad incastrarli facendoli confessare. Unità di luogo, di tempo e d'azione, le tre regole aristoteliche del teatro costituiscono le coordinate scenografiche di un giallo da camera in atto unico. La dialettica tra le parti da cui si sviluppa la vicenda delittuosa ed il suo progressivo ed inesorabile disvelamento originano dal contraddittorio tra le psicologie dei due assassini. L'uno eccessivamente emotivo e l'altro totalmente razionale e controllato. Essi agiscono all'unisono come le personalità complementari di un omicida schizofrenico. Il tema centrale è rappresentato da una visione perversa e distorta di un presupposto teorico che ha le sue fodamenta nella libertà niciana del pensiero ed in una visione 'sociologicamente' laica dei valori fondanti la convivenza civile . Da cio emerge il relativismo etico che è alla base del delitto (ma potrebbe esserlo di qualunque delitto). Tuttavia è l'agitarsi del 'senso di colpa' (radicato nella società borghese) che porta anche il più spietato omicida a tradirsi e confessare il proprio crimine. In ciò sta il ruolo del professor Rupert , quale nemesi di questa distonia etica ed umana. A livello tecnico,data l'esiguità dello spazio, si gioca tutto sul campo corto e sul piano sequenza con alcuni momenti memorabili: l'insistita presenza dell'arma del delitto usata provocatoriamente per usi più "domestici"; i riferimenti letterari e narrativi al "Fantasma della cassapanca" ed all'usanza rurale dello sgozzamneto dei polli (classico divertissement alla Hitchcock); la zelante solerzia con cui la domestica si agita indaffarata attorno alla cassapanca; le lettere D.K. sul cappello della vittima come decisivo indizio rivelatore; infine l'escamotage dei colpi sparati dalla finestra come statagemma per sciogliere la tensione nel precipitare finale degli eventi. Contraddizione di fondo della dichiarata accidentalità del delitto nel fatto che gli assassini calzano dei guanti di pelle. James Stewart misurato ed acuto tra una compagine di interpreti funzionali. Sospettoso.
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donald93
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lunedì 12 settembre 2011
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regia impressionante
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Un "giovane" Hitchcock (non aveva realizzato ancora capolavori classici come "Psyco", "La finestra sul cortile", "Gli uccelli") spunta fuori sorprendendo tutti con questa innovativa pellicola. Il film verrebbe considerato "sperimentale" anche con le tecnologie di oggi per via della geniale regia; difatti anche lo spettatore meno attento verrà colpito dal fatto che il film venne girato con soltanto UNDICI PIANI SEQUENZA, montati per far si che sembri una lunghissima scena. L'omicidio che apre il film fece scalpore per via della sua "gratuità"; protagonisti di questo delitto sono due giovani coniugi omosessuali (Hitchcock non fa capire nemmeno questo in maniera diretta, poiché in quegli anni l'omosessualità era vietata sul grande schermo).
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Un "giovane" Hitchcock (non aveva realizzato ancora capolavori classici come "Psyco", "La finestra sul cortile", "Gli uccelli") spunta fuori sorprendendo tutti con questa innovativa pellicola. Il film verrebbe considerato "sperimentale" anche con le tecnologie di oggi per via della geniale regia; difatti anche lo spettatore meno attento verrà colpito dal fatto che il film venne girato con soltanto UNDICI PIANI SEQUENZA, montati per far si che sembri una lunghissima scena. L'omicidio che apre il film fece scalpore per via della sua "gratuità"; protagonisti di questo delitto sono due giovani coniugi omosessuali (Hitchcock non fa capire nemmeno questo in maniera diretta, poiché in quegli anni l'omosessualità era vietata sul grande schermo). Le personalità dei due "killer" contrastano fra loro; Brandon (John Dall) si rivela il membro meno spaventato, mentre Philip (Farley Granger) risulta sempre turbato ed insicuro riguardo la vicenda. Nel frattempo si capisce che la vittima era un'invitata della festa, festa che la coppia terrà quello stesso giorno. Così, aspettando l'invitati, nasconderanno in un "cassone" il cadavere; la coppia inventerà molti stratagemmi per sviare ogni sospetto sulla vicenda da poco accaduta.
Con l'arrivo dei primi arrivati, la situazione scorre perfettamente, ma l'arrivo di Rupert (James Stewart) cambia le carte in tavola. Il fascino del grande attore si nota fin da subito; la sua presenza cade all'occhio dello spettatore, presenza percepita nel film soprattutto da Philip che, con delle domande ben architettate da parte di Rupert, diverrà presto nervoso, entrando in piena crisi per l'aggravarsi della situazione. Senza rovinare il finale, va fatto un elogio agli attori, che, nelle 11 sequenze recitano continuamente, con pochissimi stacchi di ripresa. Molto dettagliati svariati dialoghi, che non appaiono mai scontati anche al pubblico più attento.
Per questo insieme di elementi può esser considerato uno dei 5 migliori film di Hitchcock.
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[+] 1948
(di donald93)
[ - ] 1948
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gordongekko
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martedì 29 marzo 2011
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e di james? non diciamo nulla?
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tutto perfetto quanto già detto sotto
vorrei solo sottolineare che l'interpretazione di james, e ne ho viste davvero tante, è assolutamente incredibile, sottilmente profondissima, incredibilmente arguta, dettagliata e vera
da ricordare poi che lui era stato un verissimo e primissimo attore di teatro, che qualità ragazzi, diteglielo a qualcuno degli attorucoli odierni....
[+] jimmy!
(di emmylemmon xd)
[ - ] jimmy!
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everlong
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lunedì 14 febbraio 2011
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esercizio di stile di un genio del cinema
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Vezzo di un genio, esercizio di stile, riscrittura del linguaggio cinematografico, Nodo alla Gola potrebbe essere tutto questo e mille altre cose. Film sottovalutato all'epoca della sua uscita ma che a distanza di anni è riuscito a trovare conferma della sua importanza e genialità, tanto da rimanere nella storia come un film "da studiare", una sorta di paradigma della tecnica cinematografica del piano-sequenza. Infatti, tratto da una commedia teatrale del 1929, questo piccolo gioiello si basa tutto sull'intenzione di Hitchcock di restituire la continuità teatrale dell'azione, ricostruendo la storia attraverso un' unica sequenza che non prevedesse alcun taglio o stacco di montaggio.
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Vezzo di un genio, esercizio di stile, riscrittura del linguaggio cinematografico, Nodo alla Gola potrebbe essere tutto questo e mille altre cose. Film sottovalutato all'epoca della sua uscita ma che a distanza di anni è riuscito a trovare conferma della sua importanza e genialità, tanto da rimanere nella storia come un film "da studiare", una sorta di paradigma della tecnica cinematografica del piano-sequenza. Infatti, tratto da una commedia teatrale del 1929, questo piccolo gioiello si basa tutto sull'intenzione di Hitchcock di restituire la continuità teatrale dell'azione, ricostruendo la storia attraverso un' unica sequenza che non prevedesse alcun taglio o stacco di montaggio. Per ragioni dovute al cambio di bobina (che era della durata di circa 10 minuti), Hitchcock fu costretto ad inventarsi degli escamotage per poter staccare e quindi sostituire la bobina. Ad esempio, per ben quattro volte egli ricorre ad un primissimo piano sulla giacca di uno dei personaggi; in questo modo l'inquadratura sfuma a nero, offrendo la possibilità del taglio. Ovviamente, questa modalità di ripresa necessitava di una preparazione millimetrica di ogni singolo dettaglio: gli attori dovevano sapere perfettamente la loro parte, ma anche i loro movimenti (come e quando muoversi), i macchinisti e gli elettricisti idem, gli scenografi dovevano spostare oggetti e scenografie all'unisono con i movimenti del dolly e degli attori. Creare una sincronia precisa e un affiatamento totale fra tutti i componenti della troupe risulta di per sé un'operazione che non poteva non richiedere giorni di prove e la stesura di "partiture" per ogni singolo membro dell'orchestra, compresi i tecnici. Grazie a questo straordinario piano-sequenza, Hitchcock tira dentro lo spettatore, lo invita al cocktail party, legandolo indissolubilmente alla sostanza delle immagini e immobilizzandolo nella continuità dell'evoluzione della trama, in modo naturale e senza artifici; senza frammentare la realtà e proteggendo così la complessità temporale e spaziale della realtà stessa. Nel crescendo incalzante in un continuum di suspence e di tensione, Hitchcock butta dentro anche temi e teoremi filosofici sull'omicidio fine a sé stesso, su un certo modo di pensare e di male-interpretare (sulle onde del nazi-fascismo) Nietzsche e il superuomo, ma anche il Dostoevskij di Delitto e Castigo, alternando atto e potenza, bene e male, giudizio morale e coinvolgimento emotivo. Sono colpevoli gli assassini che per cinismo, per arroganza, ma in fondo anche per ingenuità, hanno creduto di poter essere al di sopra della stessa intepretazione etica delle cose, di essere, a priori, estremi decostruttori nichilisti in grado di poter ricreare nuovi canoni morali; è colpevole Rupert (James Stewart) in quanto inconsapevole ispiratore di teorie anti-sociali e pericolose. Ma il vero colpevole è lo spettatore, perché seppur incatenato ad una suspense da cui è dominato e sopraffatto, diviene emotivamente il complice tacito di quanto accaduto. Perché Hitchcock lo mette al fianco degli assassini senza che egli se ne accorga; e quindi è lì, presente, a sperare che la cassapanca non venga aperta e che Rupert non vada in fondo nell'indagine, alimentato da sospetti più che plausibili. Pervasiva è la tensione stringente, cadenzata attraverso primissimi piani su dettagli pieni di senso: l'orrore nelle mani di Philips, il cinismo e la crudeltà nella cassapanca, il sospetto e il conflitto morale nel portasigarette dell'involontario complice Rupert e così via. Il tutto senza un accenno di colonna sonora esterna: vi sono solo le poche note di pianoforte (anch'esse pura tensione, suspense allo stato acustico!) suonate da Philip e quelle suonate dal giradischi, quindi interne alla storia. Hitchcock guida sapientemente lo sguardo dello spettatore, perciò quest'opera può esprimere tutto tranne che la sottomissione della macchina da presa a quella che a primo impatto appare una vera e propria rappresentazione teatrale. Al contrario, Nodo alla Gola è un'opera fortemente cinematografica. Anzi, Nodo alla Gola rappresenta uno dei paradigmi del cinema, geniale per tecnica, calcolo e precisione. Bellissima la scena della cameriera (un classico alla Hitchcock) che, facendo avanti e indietro tra cucina e salotto, sparecchia la tavola, annunciando la possibile scoperta del cadavere (vera e propria filosofia della suspense), il tutto mentre lo spettatore ascolta la coversazione tra Rupert e gli assassini, tutti e tre non inquadrati, se non per un braccio e una parte della schiena di Rupert stesso, come ad annunciare il rischio del "disvelamento"; una presenza inquietante che incombe sullo spettatore più dell'atroce misfatto.
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g. romagna
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venerdì 21 gennaio 2011
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nodo alla gola
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Phillip e Brandon, giovani dell'alta società, uccidono un amico, ne nascondono il cadavere in una cassapanca sopra la quale allestiscono il tavolo sul quale saranno servite le vivande per un imminente ricevimento cui partecipano il padre della vittima, la zia, la fidanzata, l'ex compagno della fidanzata e Rupert (James Stewart), un brillante ex compagno di studi dei due che trova il tempo, durante le chiacchiere tra commensali, per illustrare sue particolari teorie sulla legittimità dell'omicidio in particolari circostanze. E' proprio costui ad accorgersi di alcune stranezze: David (l'ucciso) era infatti stato invitato, ma non si presenta e non avverte nessuno sul perchè della sua assenza; la tavola è stata imbandita in un luogo insolito e uno dei due organizzatori non riesce a celare il proprio nervosismo.
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Phillip e Brandon, giovani dell'alta società, uccidono un amico, ne nascondono il cadavere in una cassapanca sopra la quale allestiscono il tavolo sul quale saranno servite le vivande per un imminente ricevimento cui partecipano il padre della vittima, la zia, la fidanzata, l'ex compagno della fidanzata e Rupert (James Stewart), un brillante ex compagno di studi dei due che trova il tempo, durante le chiacchiere tra commensali, per illustrare sue particolari teorie sulla legittimità dell'omicidio in particolari circostanze. E' proprio costui ad accorgersi di alcune stranezze: David (l'ucciso) era infatti stato invitato, ma non si presenta e non avverte nessuno sul perchè della sua assenza; la tavola è stata imbandita in un luogo insolito e uno dei due organizzatori non riesce a celare il proprio nervosismo. Il consistente ritardo di David induce i suoi familiari ad abbandonare la festa per correre a sapere cosa gli sia accaduto. Anche Rupert li segue. I due sembrano averla fatta franca, ma Rupert stava bluffando: decide infatti di fare ritorno nel luogo del delitto immediatamente, ove cercherà di mettere in luce ciò che i due hanno da nascondere... Girato interamente in un unico piano sequenza (con solo due minimi tagli di montaggio), Nodo alla Gola è un giallo mirabile in cui tempo della storia e tempo del racconto si fondono (come testimonia il cielo che gradualmente imbrunisce fuori dalla finestra) ed in cui trovano posto non solo le teorie oltreomistiche di Nietzsche (esplicitamente citate), ma anche lo Stato di Natura di Hobbes, la percezione del sistema sociale tramite il Super Io di Freud ed il Dostoevskij di Delitto e Castigo. Rispetto agli altri capolavori di Hitchcock, qui un ruolo maggiore è giocato dalla parola, senza però che sia per nulla svilita la significanza delle immagini. Pienamente confacente allo stile del maestro è invece l'ambiguità del finale: se Rupert nega esplicitamente le sue teorie pro-omicide perchè le ha così chiaramente illustrate precedentemente? E' stato solo un eccesso di spacconeria, una leggerezza intellettuale frutto della mancata presa di coscienza dell'argomento, o forse c'è l'intenzione di mondarsi di un delitto che, viste le sue parole, sente anche come suo? La tragicità della contingenza gli ha fatto maturare seduta stante la decisione di aderire al sistema sancito dal diritto, ma prima attraverso quali princìpi poteva allora muoversi in società? E cosa dirà ora sul suo ruolo nell'uccisione a chi incastrerà gli assassini? Tre spari nell'aria, e che ognuno tragga le sue conclusioni...
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