Il ragazzo dai capelli verdi/”The boy with green hair”
“Bip bip bel cavallin, bip bip signore/quanto ci vuol per la città? Un paio d’ore”
Questo film del grande regista americano Joseph Losey (La Crosse, 14 gennaio 1909-Londra 22 giugno 1984), l’avevo visto anni fa, mi era parso un banale film di fantascienza ma, grazie a Raimovie (anche se lo passa di mattina presto), l’ho rivisto da poco e l’ho meditato a fondo, l’ho capito meglio. “Il ragazzo dai capelli verdi”, ambientato in un’anonima cittadina americana, girato in bianco/ nero con fondamentali e significativi viraggi al colore, è del 1948. V i si racconta, in modo molto semplice, un apologo contro la guerra e il razzismo, è un film molto profondo, andrebbe fatto vedere nelle scuole medie inferiori e superiori.
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Il ragazzo dai capelli verdi/”The boy with green hair”
“Bip bip bel cavallin, bip bip signore/quanto ci vuol per la città? Un paio d’ore”
Questo film del grande regista americano Joseph Losey (La Crosse, 14 gennaio 1909-Londra 22 giugno 1984), l’avevo visto anni fa, mi era parso un banale film di fantascienza ma, grazie a Raimovie (anche se lo passa di mattina presto), l’ho rivisto da poco e l’ho meditato a fondo, l’ho capito meglio. “Il ragazzo dai capelli verdi”, ambientato in un’anonima cittadina americana, girato in bianco/ nero con fondamentali e significativi viraggi al colore, è del 1948. V i si racconta, in modo molto semplice, un apologo contro la guerra e il razzismo, è un film molto profondo, andrebbe fatto vedere nelle scuole medie inferiori e superiori. Con una colonna sonora straordinaria a firma del mago dei trailer di Walt Disney, Leigh Harline (26 marzo 1907-10 dicembre 1969). Vi si racconta la giornata di un ragazzino, Peter, che comincia la scuola media e vi viene acocmpagnato dal nonno Gramp (l’immenso Tat O’Brien), con cui vive e che cerca di tenerlo allegro con piccoli giochi di prestigio, gli ha detto che i genitori sono lontani. Ma a scuola, vedendo dei poster appunto sugli orfani di guerra e ripreso da qualche compagno, Peter capisce di essere in realtà lui stesso un orfano di guerra e, come legge all’insaputa del nonno in una lettera che il padre gli ha destinato, apprende che lo è perché i suoi badavano a dei bambini in un ospedale di Londra bombardato. Peter, preso dall’ira, strappa la lettera. C’è la canzoncina sul cavallino, c’è una celeberrima melodia, la colonna sonora adesso è malinconica e, val la pena ripeterlo, è splendida anche perché il motivo risuona ancor oggi. In Peter monta la rabbia: perché i suoi genitori hanno pensato ad altri bambini come lui lasciandolo solo e orfano a sua volta? Una sera, davanti alla finestra fuori dalla quale soffia un vento impetuoso, il nonno, che ancora non gli ha detto ciò che però presume il bimbo già sappia, cerca di spiegarglielo: “Vedi - gli dice - è come su tu avessi preso un diploma, certo non hai fatto ancora nulla per meritartelo ma mettiamo che tu, proprio in base a questa tua condizione, rappresenti una testimonianza, una verde speranza di pace e di concordia, in modo che il sacrificio dei tuoi genitori e di tutti gli altri, di tutte le vititme della guerra, non sia stato inutile. Vedi - e prende l’aspidistra che sta su un como’, sei come questa pianta, il verde di questa speranza”. Il bimbo allora prende l’aspidistra e la mette al centro del tavolo: la fissa attentamente e il mattino dopo si ritrova con i capelli verdi....Verdi, irrimediabilmente verdi, e diventa ben presto un fenomeno da baraccone: tutti vogliono vederlo, finché finisce per essere bullizzato, inseguito dai suoi compagni finché si ritrova in una radura e qui, come in un sogno, incontra un gruppo consistente di orfani di guerra, ormai trapassati a loro volta, più o meno della sua età, che lo guardano tristi, che gli parlano e gli ripetono quel discorso fattogli dal nonno, “vedi che tu puoi testimoniare, puoi parlare al posto nostro che non possiamo più farlo”. Ora il vero Peter quest’anno ha compiuto 80 anni , essendo l’attore Dean Stockwell, figlio di attori, nato a Hollywood il 5 marzo 1936. E rivedendolo in Quantum Leap, il telefilm di una ventina di anni fa che Paramount Channel, sembra ancora Peter!
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