L'ombra del dubbio

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Un film di Alfred Hitchcock. Con Joseph Cotten, MacDonald Carey, Teresa Wright, Henry Travers, Patricia Collinge.
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Titolo originale Shadow of a Doubt. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 108 min. - USA 1943. MYMONETRO L'ombra del dubbio * * * 1/2 - valutazione media: 3,51 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
niki domenica 1 febbraio 2009
ascoltatelo in lingua originale Valutazione 3 stelle su cinque
83%
No
17%

Premessa: già alle prime battute, il doppiaggio involontariamente comico (i bambini sembrano spagnoli, la mamma rumena, etc...) mi ha impedito di seguire con attenzione il film, per cui ho deciso di ascoltarlo in lingua originale con sottotitoli, cosa che vi consiglio caldamente. I dialoghi, infatti, sono in presa diretta, la recitazione vocale è più che discreta, insomma così il film si lascia apprezzare appieno. Si può infatti intravedere quello che sarà il miglior Hitch tra le righe di questo thriller psicologico, che scorre forse solo un po' lento e con alcuni personaggi appena abbozzati (su tutti, come già segnalato da altri, quello del poliziotto), ma che nel complesso ci regala un paio d'ore di grande qualità. [+]

[+] hai ragione (di luca scial�)
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isin89 venerdì 23 gennaio 2015
hitchcock e il doppio Valutazione 4 stelle su cinque
75%
No
25%

 Con L'Ombra Del Dubbio Hitchcock firma un thriller casalingo ed elegante incentrato sul tema del doppio e sull'eterna contrapposizione tra bene e male, nero e bianco. Lo zio Carlo, per l'appunto, rappresenta il nero, il male tramutato in un bene apparente che con le sue armi persuasive e maligne riesce ad aggirarsi calmo e indifferente nei meandri di quella luce benigna da cui tanto si discosta e non appartiene. La nipote Carla, al contrario, è il bianco, il bene tramutato in una figura giovane e angelica, innocente e pulita che viene apparentemente accecata dall'oscura tenebra di quel suo zio tanto amato e tanto odiato. Hitchcock gioca per tutto il film sull'ambivalenza tra questi due estremi e lo fa con una tecnica sopraffina che riesce a stupire e ammaliare lo spettatore rendendolo a pieno partecipe dell'enorme divario che separa i due protagonisti. [+]

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gianleo67 mercoledì 28 marzo 2012
il vedovo allegro...ma non troppo Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Sull'ironico contrappunto musicale del Valzer 'La vedova allegra' si snoda questo affascinante e inquietante thriller del maestro del brivido. Il filo conduttore che attraversa la storia è l'empatia che si instaura tra Zio Carlo e la sua omonima nipote come a sottolineare gli estremi opposti di una polarità etica e morale che inevitabilmente si attraggono. Come sempre Hitchcock stempera la tensione con lon spunto ironico dei rimandi al sottile confine tra realtà e finzione letteraria; in famiglia ciascuno a suo modo si interessa di delitti: la piccola Anna li legge, Il signor Newton e il suo amico Herbie li 'progettano' per puro diletto, la nipote Carla li scopre e lo zio ne è un subdolo artefice. [+]

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samanta martedì 11 giugno 2019
il mondo non è un inferno ... Valutazione 0 stelle su cinque
100%
No
0%

E' uno dei primi film americani di Hitchcock anzi il suo primo film veramente americano per l'ambientazione, quasi tutto nella tranquilla città di Santa Rosa in California, "Hitch" ci teneva al suo film "americano" tanto che chiese al famoso scrittore Thornton Wilder una collaborazione alla sceneggiatura (oltre alla moglie Alma), nei successivi anni specie '50 ci sarà l'esplosione artistica del regista.
La trama: Charlie Oakley (Joseph Cotten) ha l'apparenza di un raffinato e ricco uomo d'affari, in realtà è un pluriomicida di vedove ricche di cui si impadronisce delle ricchezze, sospettato dalla polizia che peraltro a sospetti anche su un altro, si rifugia dalla sorella Emma dal New Jersey alla California, Emma vive con il marito Joseph (Henry Travers ricordate Clarence ne la vita è meravigliosa?) bancario e 3 figli, la più grande Charlie che si chiama come lo zio. [+]

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renato c. domenica 29 dicembre 2013
hitchcock anni '40 Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Un giallo del grande maestro Hitchcock come veniva inteso il giallo in quegli anni. Nel protagonista si vede fin dalle perime scene che ha qualche cosa che non va, ma all'inizio non è chiaro se fugga perchè colpevole o perchè ricercato innocente! Poi, in alcuni discorsi che fa a casa della sorella dove si era rifugiato la verità viene praticamente a galla! Nessuno comunque sospetta di niente tranne la nipote Carla che non è chiaro se sia innamorata dello zio o veda in lui il tipo di padre che avrebbe voluto avere. La visita di due poliziotti in borghese e l'uscita di Carla in una serata passata con uno dei due, che l'avverte che suo zio possa essere un sanguinario serial-killer di vedove, la fa insospettire e lo zio che alla fine non le nasconde di essere quello che è, dopo che uno dei due [+]

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elgatoloco giovedì 20 agosto 2020
lehar inserito in modo genialmente"capzioso" Valutazione 0 stelle su cinque
0%
No
0%

"Shadow of a Doubt"(Alfredi Hitchcock, 1943; tra gli autori della sceneggiatura, tra gli altri, a parte Alma Reville-moglie di sir Alfred-Thornton Wilder, notevole quanto discusso scrittore e autore teatrale, Hitchcock stesso, come sempre, non figura, ma comscrive...), è il film sul sospetto, appunto, che coincolge un parente(fratello della moglie della tranquilla famigliola in una litte town USA), dove si ha continuamente un accumulo di segnali e poi una sottrazione, in un gioco alternante straordinario, per cui lo"zio di famiglia"(uncle Charlie)sembvra essere, di volta in volta, "colpevole"e/o (versus, dovremmo dire)"Innocente". Straordinario uso del bianco e nero, inserzione dei giochi"gialli"tra l'iperborghese pater familias che non sa come rapportarsi al cognato e un collega, visto che parlano solo sempre di omicidi per avvelenamento e comunque di morti violente, altro ancora, in questo gioco continuo-incessante di "batti"e"leva", per dirla in metrica e musicalmente, tra un decrescendo e un crescendo e poi di nuovo vicerversa, in un'alternanza inquietante, quanto veramente produttrice di suspense, quella che nessuno mai ha saputo creare, nel cinema(notoraimente l'arte più diretta e coinvolgente, quella che arriva direttamente, per dirla con Walter Benjamin) come uncle Alfred. [+]

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