Pietro Bianchi
In un racconto serrato, senza incrinature, e anche elegante come questa Vigilia d'amore dell'americano John Stahl, si osserva agevolmente come il soggetto, nel cinema, abbia un'importanza di prim'ordine, e senza cadere, per questo, nelle bubbole e nel non senso del cinema "arte collettiva".
Per essere più chiari, questa sarebbe la nostra opinione: che il soggetto, la trama, avrebbero, nel film, la stessa funzione del libretto nel melodramma. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (1782 caratteri spazi inclusi) su 25 Ottobre 1940