11ª edizione del Biografilm Festival, il programma dei 10 filmcontemporary lives. Bologna - 5/15 giugno 2015. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Anni prima dell'esplosione del Saturday Night Live, un gruppo di laureati di Harvard lanciò la prima rivista umoristica americano. Espandi ▽
Anni prima dell'esplosione del Saturday Night Live, un gruppo di laureati di Harvard - Henry Barba, Doug Kenney e Robert Hoffman - lanciò la prima rivista umoristica americana. Nessun argomento era off limits per questa brillante pubblicazione in cui si derideva e ri-immaginava il mondo in un modo veramente surreale. Quello che era iniziato come una frangia della controcultura è cresciuto negli anni dando vita ad album, produzioni teatrali, programmi televisivi, libri, programmi radiofonici e film di successo. Recensione ❯
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L'avventura più incredibile nella storia del movimento omosessuale italiano. Un gruppo di attivisti gay ottiene dal Comune di Bologna una sede per le proprie attività: un prestigioso monumento storico, per giunta di interesse religioso. Così, dal 1982 sul "Cassero di Porta Saragozza" sventola la bandiera LGBT, e in Europa si diffonde la leggenda. Attività culturali e politiche si mescolano al più oltraggioso divertimento in un'idea diversa di aggregazione e anche di battaglia, in anni in cui dagli Usa arriva lo spettro dell'Aids e i diritti, ancora più di oggi, si conquistano palmo a palmo. Per questo la storia scanzonata e commovente di quell'avventura è anche la storia di un momento cruciale del movimento LGBT: il passaggio dalla rivolta alla rivendicazione di spazi pubblici. E della città che, nonostante tutte le sue contraddizioni, disse sì. Recensione ❯
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Il grande desiderio di Jyoti è diventare medico. Ma una sera il suo destino è in agguato su un autobus, su cui viaggiano i suoi aguzzini. Espandi ▽
Il grande desiderio della giovane Jyoti è diventare medico. Ora ha ventitré anni e quel sogno sta per diventare realtà. Ma una sera di dicembre a Nuova Delhi il suo destino è in agguato su un autobus, su cui viaggiano i suoi aguzzini. Il crimine di Jyoti: essere insieme a un amico, con cui sta tornando dal cinema, di notte. La sua condanna: la morte. Questo film racconta una vita e la tragedia della sua fine, un massacro troppo efferato per lasciare indifferente perfino l'India, dove la violenza sessuale è terribilmente frequente. Racconta la composta disperazione dei genitori e le proteste di piazza, proseguite per oltre un mese. Racconta l'agghiacciante difesa degli assassini e dei loro avvocati, basata su un principio che non smette di fare vittime: quello secondo cui la libertà femminile è una colpa. Recensione ❯
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Hotline: un'impresa che fa incontrare cuori solitari? No: un'associazione umanitaria di Tel Aviv, finanziata privatamente, che aiuta i rifugiati e gli immigrati in Israele. Gente senza diritti, molto spesso colpita da leggi che prevedono il carcere per chi è privo di visto, o da norme come quella Anti-Infiltrazione. Pratiche e carte bollate, visite e aiuto legale ai prigionieri, sostegno concreto, innanzitutto economico: sono queste le armi con cui si batte Hotline per affermare i diritti che ogni democrazia dovrebbe garantire. Un quadro scioccante di umanità negata che descrive una realtà spietata, utilizzando una logica narrativa cruda e diretta. Recensione ❯
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Un documentario che racconta il momento cruciale in cui la tv divenne strumento fondamentale per le campagne mediatiche dei politici. Espandi ▽
Nel 1968 i celebri dibattiti televisivi tra il liberale Gore Vidal e il conservatore William F. Buckley Jr. erano un momento di spettacolo in cui però si affrontavano anche temi difficili sulla politica, sulla religione e sul sesso. Da quel momento in poi è cambiato radicalmente il modo in cui i politici si esprimono attraverso i mass media, dando spazio allo spettacolo piuttosto che alle argomentazioni. Recensione ❯
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La regista danese Camilla Nielsson segue due rivali politici dello Zimbabwe, raccontando una nazione che muove i primi passi verso la democrazia. Espandi ▽
Dopo la controversa vittoria presidenziale ottenuta nel 2008 in Zimbabwe da Robert Mugabe, viene istituito un comitato di supporto che aiuti il Paese a superare le leadership autoritarie precedenti. Con un accesso ravvicinato ai due rivali politici che guidano il comitato, Paul Mangwana e Douglas Mwonzora, dal documentario emerge il racconto di una nazione che muove i primi passi verso la democrazia e la nascita di un'insolita amicizia. Recensione ❯
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Operation Just Cause: giusta causa. Si chiama così l'operazione lanciata dal Presidente George H. W. Bush il 20 dicembre 1989, quando l'esercito statunitense invade Panama. Ma qual è la causa che può "giustificare" centinaia di morti anche fra i civili, migliaia di rifugiati e di famiglie distrutte? E' sufficiente la necessità di deporre un dittatore come Noriega? O la lotta al traffico di droga, armi e denaro sporco? Questo film indaga le cause, le motivazioni dichiarate e quelle reali, i fatti e le conseguenze di un atto di guerra su cui si addensano ombre pesanti. E riscrive una pagina di storia per una volta non con la penna dei vincitori, intinta nel sangue dei vinti, ma con la voce dalle vittime che giorno dopo giorno, da allora, trasformano le ferite in memoria per sopravvivere. Recensione ❯
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Due delle Pussy Riot sono in prigione e la Duma, il Parlamento russo, ha approvato una legge che prevede pesanti multe per la "propaganda omosessuale": nel Paese di Putin l'amore di Olya è pericoloso. In quel Paese ogni gesto di Olya, giovane attivista per i diritti LGBT, organizzatrice instancabile di eventi e proteste pubbliche, e Galiya nell'intimità del loro appartamento - anche cucinare, verniciare le pareti, parlare di avere un bambino - è un gesto politico. E come tale lo mostra questo film per mostrare come l'anormalità non sia vivere insieme e desiderare una famiglia, ma essere oppressi, insultati e minacciati per questo. In un film coraggioso, allegro e indomabile, il racconto di una ragazza disposta a rischiare la vita per un ideale: l'amore. Recensione ❯
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L'incredibile storia di Erpatak, un villaggio rurale dell'Ungheria trasformato in un piccolo nucleo orwelliano dall'idea politica di un solo uomo: il sindaco. Il costume tradizionale magiaro è la sua divisa e i suoi metodi sono alquanto sbrigativi, ma è di destra o di sinistra la sua politica? È di destra la disciplina? È di sinistra il lavoro comune? Quel che è certo è che nell'Erpatak Model ci sono entrambi, ovviamente per il supremo bene collettivo. E che chi collabora è un costruttore, degno di ogni aiuto, mentre chi dissente è un distruttore: un nemico. Ci immergiamo nel clima di una moderna "dittatura democratica" nel cuore dell'Europa, che ci mostra quanto siano vicini a noi, geograficamente ma anche mentalmente, la violenza ideologica e il nazionalismo. Recensione ❯
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È il 1999 quando Al-Janabi, un iracheno rifugiato a Colonia, dichiara di essere un ingegnere chimico militare, collabora con i Servizi tedeschi e rivela l'esistenza di armi di distruzione di massa nelle mani di Saddam Hussein. Nell'ottobre del 2000 il rapporto con i Servizi viene meno, ma il dossier sarà il pretesto per una guerra terribile, che inizierà il 20 marzo 2003 con l'invasione dell'Iraq. Una lunga intervista alternata a ricostruzioni mozzafiato ci mette di fronte a Al-Janabi e lascia aperta una domanda inquietante: chi ci ha manipolato, come è stato possibile e perché? Recensione ❯
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