Un documentario su come Psyco ha predetto un decennio di violenza e di sconvolgimenti cinematografici senza precedenti. Espandi ▽
In 78 inquadrature e 52 tagli, la delirante sequenza di tre minuti nella doccia di Psycho ha squarciato per sempre la definizione di cinema dell'orrore. Con una combinazione impressionante di lucidità e grande arte, Alfred Hitchcock rovesciò la struttura narrativa violentemente, uccidendo un'eroina di un suo film, senza alcuna spiegazione, una giustificazione o scopo più alto. Psycho ha costretto il pubblico a riconoscere che anche gli spazi domestici più banali potevano essere teatro di un caos indicibile.
Alexandre O. Philippe arruola cinefili e registi, tra cui Guillermo del Toro, Bret Easton Ellis, Karyn Kusama, Eli Roth, e Peter Bogdanovich per analizzare le espressioni di Janet Leigh terrorizzate non solo nel contesto del film, ma anche con uno sguardo rivolto all'America del cambiamento dei costumi sociali. Recensione ❯
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Il racconto del più grande fallimento nella storia della NSA, delle logiche economiche che l'hanno permesso e delle conseguenze che ci riguardano tutti. Documentario, Biografico, Storico - Austria2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
William Binney, al centro del caso Snowden, analizza i flussi di dati, verità nascoste emergono, ma non troppo facilmente. Espandi ▽
William Edward Binney è un critto-matematico, decodificatore, analista dell'intelligence ed ex Direttore Tecnico della National Security Agency degli Stati Uniti. Dopo la fine della guerra fredda, e dopo aver dimostrato le sue geniali capacità interpretative durante la guerra del Vietnam, Bill Binney comincia a sviluppare un programma in grado di tracciare collegamenti precisi tra due miliardi e mezzo di telefoni, che pian piano si allargano a coprire la quasi totalità di individui e mezzi di comunicazione sul globo terrestre. Il programma si chiama Thin Thread e sarebbe stato probabilmente in grado di sventare l'11 settembre, come ha dimostrato un esperimento successivo, subito secretato. Ma poche settimane prima della data fatidica, Thin Thread veniva chiuso, spento, proibito, nonostante la sua efficace funzione di sorveglianza, perché troppo economico. Il software rivale, incapace di gestire la mole di dati in arrivo senza sosta, costava però mille volte di più e dunque offriva ai vertici della NSA l'occasione di domandare al Congresso gli ingenti fondi a cui aspirava per costruire il suo impero. Con buona pace dello scopo militare per cui veniva proposto. Recensione ❯
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Uno spaccato sul mercato delle riproduzioni dei capolavori d'arte e sui sogni degli artigiani che le realizzano. Documentario, Cina, Paesi Bassi2016. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una scoperta di sé nella scoperta dell'arte, e una metafora potente dei travagli di una Cina in profonda transizione. Espandi ▽
A Shenzhen, a migliaia di chilometri dai Paesi Bassi, il culto di Van Gogh è più forte che mai. Dafen è una piccola città nella città, in cui fino a 10 mila contadini, convertiti in pittori, lavorano in atelier che assomigliano più a degli sweatshop, in cui vengono riprodotte a olio su tela fino a 700 copie al mese dei capolavori del pittore olandese. A commissionare le riproduzioni sono i proprietari di negozi di souvenir turistici di Amsterdam, spesso spacciandosi per galleristi. Recensione ❯
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Alla scoperta del Pianeta Verde esplorato attraverso gli occhi di una delle sue creature. Espandi ▽
Sia è una scimmia cappuccino cresciuta in cattività. Viene imbarcata su un aereo da turismo che, sorvolando la foresta amazzonica, precipita. Il pilota si salva e fugge e la scimmietta, prigioniera in una gabbia, viene liberata da un coati e inizia la sua perigliosa avventura in un mondo per lei ignoto. Le scoperte sono innumerevoli così come i pericoli. Sia imparerà ben presto che le occorre trovare l'aiuto di altri primati per poter sopravvivere. Recensione ❯
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Nel 2016 il padrino del punk Iggy Pop ha pubblicato il suo diciassettesimo album Post Pop Depression, col supporto di una band d'eccezione: Josh Homme dei Queens of the Stone Age, il polistrumentista Dean Fertita e Matt Helders degli Arctic Monkeys. American Valhalla racconta la genesi del disco, le registrazioni al Rancho de la Luna nel deserto californiano, il tour che ne è seguito, culminato in uno show incendiario alla Royal Albert Hall di Londra. Recensione ❯
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Dopo Anime nere, Francesco Munzi realizza un documentario di montaggio andando a scavare negli archivi più importanti d'Italia. Espandi ▽
Le proteste giovanili in Italia negli anni compresi tra il 1967 e il 1977, ripercorse unicamente attraverso il montaggio di filmati d'archivio: quello storico Istituto Luce Cinecittà, le Teche RAI, l'Associazione Alberto Grifi, l'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, la Fondazione Cineteca di Bologna. L'idea è molto semplice: creare una partitura in tre movimenti ("Vogliamo tutto e subito", "Magari anche la rivoluzione" e "Se gli uomini sono dèi") solamente a partire dal materiale di repertorio, senza commenti aggiunti né didascalie, se si eccettua un cartello che da solo riporta a un periodo fortemente segnato dall'esercizio dialettico: "potete fermare il proiettore e discutere", indicazione di metodo del leggendario dibattito da cineforum militante, e consiglio utile anche per i moderatori che accoglieranno il film in sala oggi. Recensione ❯
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Un documentario leggero e interessante, che funziona nell'evidenziare il grottesco della deriva sessuale e sessista. Documentario, Italia2017. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un ritratto intimo dei 'bagnini sciupafemmine' e non solo, che entra nei desideri e nelle fragilità che il luogo comune nasconde. Espandi ▽
I bagnini italiani di ieri e di oggi, giovani e maturi, si raccontano al fotografo milanese Paleari, che insieme a Luca Legnani, sceneggiatore e produttore, gira per due anni le spiagge italiane. Davanti all'obiettivo si confessano, e tra aspirazioni, ricordi, risate, vanti di scappatelle, desideri, malinconie e flussi di coscienze spesso sgangherate sfila sullo schermo una galleria di personaggi che dice molto del nostro Paese. Recensione ❯
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Un adagio ben documentato che si prende il tempo per essere critico col suo soggetto. Documentario, Svezia2018. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'esplorazione dell'anno 1957 nella vita del grande maestro svedese Ingmar Bergman. Espandi ▽
Due première mondiali, due film girati, una serie televisiva, quattro pièce teatrali, una moglie, due amanti, sei figli. Il 1957 fu un anno di straordinaria produttività per Ingmar Bergman. Il suo nome da quel momento avrebbe incarnato il passaggio del cinema da divertissement di massa ad arte sofisticata del XX secolo. Bergman 100 - La vita, i segreti, il genio è un adagio ben documentato che si prende il tempo per essere critico col suo soggetto. Un soggetto che resta un paradosso per il suo paese d’origine: da una parte genio-tiranno e dall'altra monumento nazionale.
Girato per il centenario della nascita di Bergman, il documentario di Jane Magnusson illustra questa ambivalenza, muovendosi nelle ombre che tessono la leggenda, senza perdere di vista ossessioni e contraddizioni. Recensione ❯
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Il Castro come una torre di Babele, che si racconta con la lingua dai mille accenti e delle mille storie e umanità che lo hanno abitato. Espandi ▽
Il Castro era un'occupazione abitativa romana, un rifugio per gli esclusi, una casa per tanti ma di nessuno. Per più di dieci anni è stata una possibilità di vita per molte famiglie. Ieri era tollerato, oggi non esiste più. Oltre un anno di riprese, per rivelare il quotidiano di una comunità che ha vissuto in una situazione straordinaria. Il Castro come una torre di Babele, che si racconta con la lingua dai mille accenti e delle mille storie e umanità che lo hanno abitato. Recensione ❯
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I premi Oscar Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore si raccontano con sincerità. Espandi ▽
Cinque Mondi, cinque modi di raccontare il cinema, cinque differenti visioni: sono i mondi dei nostri cinque premi Oscar® che ci raccontano di quale cinema si sono nutriti, il cinema italiano che hanno visto nella loro giovinezza e che ha in qualche modo influenzato il loro cinema, il loro immaginario. Roberto Benigni, Bernardo Bertolucci, Gabriele Salvatores, Paolo Sorrentino, Giuseppe Tornatore si sono raccontati con sincerità, hanno ricordato lo stupore, l'amore e la magia di quelle storie vissute nella sala buia del cinema. Le loro personali riflessioni sul senso di fare cinema ci permettono di capire quale è stata la molla che li ha portati ad esordire. Evento in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e il costituendo Museo Italiano dell'audiovisivo e del cinema. Recensione ❯
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Una squadra di giornalisti rischia quotidianamente la propria vita per ritrarre il più grande male del mondo, l'ISIS. Espandi ▽
Un documentario che segue lo straordinario viaggio di "Raqqa is Being Slaughtered Silently"- un gruppo di anonimi giornalisti che - dopo aver visto il proprio paese aggredito da ISIS - ha deciso di rischiare la vita per documentare il più grande male del mondo. Recensione ❯
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Il ritratto dietro le quinte di un'icona dello sport e della sua spettacolare ascesa dal basso fino alla più alta vetta. Espandi ▽
Conor McGregor è la più grande star nella storia delle Arti Marziali Miste. Filmato nel corso di quattro anni, il documentario è il resoconto esclusivo, senza censure, dell'ascesa astronomica di Conor da una vita di sussidi statali, nella stanza degli ospiti dei genitori a Dublino, alla vittoria di numerosi campionati UFC e assegni a sette cifre a Las Vegas. Recensione ❯
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La regista britannica Tara Pirnia ripercorre la straordinaria carriera del calciatore portoghese Cristiano Ronaldo. Espandi ▽
La regista britannica Tara Pirnia firma un documentario sul calciatore Cristiano Ronaldo, ripercorrendone la carriera dagli esordi in Portogallo agli anni straordinari trascorsi al Real Madrid, senza naturalmente dimenticare il boom nel Machester United, le delusioni con la nazionale portoghese e la vittoria dei tre palloni d'oro. Recensione ❯
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Focus sulla Repubblica di Weimar (1918-1933) e il suo ' spirito collettivo ' del cinema. Lo scopo del film come strumento culturale viene esaminato. Sulla base delle teorie del celebre sociologo Siegfried Kracauer riportate nel libro 'Da Caligari a Hitler'. Recensione ❯
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