Titolo originale | Magic Lantern |
Anno | 2018 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Amir Naderi |
Attori | Monk Serrell Freed, Sophie Lane Curtis, Jacqueline Bisset, Robert Beltran James Jagger, Brandon Sklenar, Ella Edwards, Brenna Otts, Jeannie Elise Mai, Angelique Maurnae, Kyle Reardon. |
MYmonetro | 2,79 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 settembre 2018
L'amore per il cinema e quello per la vita. Un omaggio alla passione e ai sentimenti.
CONSIGLIATO SÌ
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Sogno e realtà si confondono quando Mitch, un giovane proiezionista di Los Angeles, viene catturato dal film che sta proiettando. Si vede come protagonista del film e si innamora di una ragazza misteriosa che poco dopo scompare. Si mette allora a cercarla in una Los Angeles sempre più onirica facendo incontri con strani personaggi tra cui un'importante star cinematografica del passato.
Al termine della proiezione viene da chiedersi cosa sia successo ad Amir Naderi.
Per quanto egli stesso dichiari che questo film è "la cristallizzazione del mio amore di tutta una vita per il cinema (...) e il culmine di un'intera esistenza dedicata al cinema, all'amore e alle memorie", l'esito è sconcertante. Dov'è finito il rigoroso regista di film come Il corridore e Monte? Quello che veniva bonariamente (o meno) preso in giro dai non cinefili che pretendevano entertainment?
Qui ci troviamo davanti a una somma di retoriche e di deja vu da far pensare che la destinazione sia quella di uno dei canali tematici delle pay tv dedicate a passion, love e cuori spezzati. Il protagonista, in effetti, corre nei corridoi di un'attrezzeria teatrale ma per il resto abbiamo nell'ordine il cinema nel cinema, la fascinazione del grande schermo, l'immedesimazione in un personaggio, il gioco tra realtà e finzione. Tutti elementi mai visti? Si potrebbe rispondere di no ma magari in altre occasioni qualcuno era presente mentre un altro mancava. Qui ci sono tutti, ivi compresa la presenza in un negozio di vintage che (con grande originalità, si chiama "Paper Moon") di una Jacqueline Bisset che sembra un clone della Valentina Cortese dei bei tempi (con cui peraltro ha recitato in Effetto notte). La somma di questi addendi fa pensare più che a un culmine a un infortunio in una filmografia che merita rispetto.