3 Tage in Quiberon

Film 2018 | Drammatico 115 min.

Titolo internazionale3 Days in Quiberon
Anno2018
GenereDrammatico
ProduzioneGermania, Francia, Austria
Durata115 minuti
Regia diEmily Atef
AttoriDenis Lavant, Birgit Minichmayr, Marie Bäumer, Charly Hübner, Robert Gwisdek Yann Grouhel, Vincent Furic, Kalle Schmitz.
MYmonetro 2,99 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Emily Atef. Un film con Denis Lavant, Birgit Minichmayr, Marie Bäumer, Charly Hübner, Robert Gwisdek. Cast completo Titolo internazionale: 3 Days in Quiberon. Genere Drammatico - Germania, Francia, Austria, 2018, durata 115 minuti. - MYmonetro 2,99 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi 3 Tage in Quiberon tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento lunedì 18 marzo 2019

In un ritiro in un piccolo villaggio in Francia, Romy Schneider rilascia la sua ultima intervista a due giornalisti. Saranno tre giorni caratterizzati dall'ambizione professionale e dalla voglia di vivere. Ha vinto un premio ai European Film Awards,

Consigliato sì!
2,99/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 2,97
CONSIGLIATO SÌ
Tre giornate di un'attrice destinata a lasciare una traccia indelebile nell'immaginario collettivo.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 19 febbraio 2018
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 19 febbraio 2018

Quiberon, Bretagna. Romy Schneider si trova in un hotel in cui si adottano particolari linee dietetiche di depurazione del corpo. Lo scopo è quello di prendersi una pausa di relax e, al contempo, dimostrare di essere in grado di stare lontana dall'alcol. Giunge a trovarla dall'Austria un'amica di vecchia data e, dopo poco, arrivano un fotografo che conosce da molti anni e un giornalista di "Stern" che non ha mai incontrato ma al quale ha deciso di concedere una lunga intervista.

Ci sono biopic finalizzati a far emergere solo ed esclusivamente le dimensioni caratteriali e psicologiche dei protagonisti centrali. Ce ne sono altri (in misura nettamente minore) che invece si aprono a un più ampio spettro di riflessioni. È ciò che accade in questo film di Emily Atef.

Più che alla ricostruzione dell'ultima intervista data dall'attrice a un giornalista tedesco prima di morire, assistiamo alle diverse modalità con cui ci si può accostare alla fama. Romy è in una fase di vita complessa che la fa sentire in colpa nei confronti del figlio quattordicenne (che ha scelto di vivere con il patrigno) e di quella più piccola che vede poco cercando rifugio negli impegni di lavoro. Mentre vorrebbe nascondersi agli occhi di una stampa tedesca che l'ha considerata una traditrice quando è andata in Francia con Alain Delon, vorrebbe al contempo liberarsi degli stereotipi che accompagnano ogni sua uscita pubblica.

C'è chi la vorrebbe ancorata per sempre all'immagine di Sissi e chi invece la considera ormai una puttana incapace di badare a se stessa e alla propria progenie. L'intervista potrebbe essere l'occasione per ribaltare la situazione se non fosse che l'intervistatore appare più che altro interessato a spogliarla a beneficio del pubblico più affamato di pettegolezzo che non a mettere a nudo, con il suo consenso, il sentire profondo di una donna a cui è stato dato in sorte di essere anche attrice.

Tra di loro si collocano due modalità diverse di amicizia. Hilde la raggiunge per proteggerla, vuole evitare che l'amica si ritrovi con troppi lividi sull'anima per essersi lasciata andare a confidenze troppo intime. È però anche consapevole di potere ben poco dinanzi a una personalità che cerca di nascondere la tristezza dietro a un sorriso o a una risata salvo poi offrirsi indifesa alle domande più insidiose. Sull'altro versante dell'amicizia troviamo Robert Lecker, fotografo e amico come può essere solo un uomo che la desidera forse anche sessualmente ma è consapevole di poterla possedere davvero solo dietro le lenti di una macchina fotografica.

È in questo gioco a quattro, condotto con grande maestria dalla regia anche grazie a un'impressionante immedesimazione di Marie Bäumer, che si succedono tre giornate di un'attrice destinata a lasciare una traccia indelebile nell'immaginario collettivo che di lì a poco tempo avrebbe lasciato per sempre la scena della vita.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?
Powered by  
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 5 marzo 2019
Ilaria Feole
Film TV

Il bianco e nero fulgido è lo stesso degli scatti che Robert Lebeck realizzò per l'intervista shock a Romy Schneider su "Stern". Era il 1981, la diva austriaca era a Quiberon, in Bretagna, per una talassoterapia, e quel servizio fotografico fu l'ultimo: morì un anno dopo. Il biopic di Atef ricostruisce i tre giorni in cui Schneider, già duramente provata, affrontò il giornalista alternando cupe reticenze [...] Vai alla recensione »

winner
miglior compositore europeo
European Film Awards
2018
Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati