Anno | 2017 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Eric Gravel |
Attori | India Hair, Julie Depardieu, Yolande Moreau, Anne Charrier, Frédérique Bel Tristán Ulloa, Adil Hussain, Hanns Zischler, Danial Maratov, Alisher Maratov, Bénédicte-Lala Ernoult, Praveena Vivekananthan, Ninh, Manon Matringe, Manon Vuaflart, Emmanuel Bodin, Laurent Manzoni, Pascal Besson, Irina Wanka, Eric Berger, Alastair G. Cumming, Franck Mercadal, Daria Panchenko, Davydov Vitalii, Marina Buturlakina, Danil Maratov, Vitalii Bagriantzev, Grigoriy Efimov, Nurbolat Moussaievitch Tureniyazov, Alimzhan Baurzhanuly, Kadirbek Demezin, Svetlana Te, Viktor Tsoi, Pujarini Ghosh, Tanika Basu, Sumeet Thakur, Sohan Banerjee, Soumyajit Majumdar, Soumyadeep Banerjee, Partha Majumder, Ustina Oksama. |
Tag | Da vedere 2017 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,32 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 dicembre 2017
Il trasferimento di Aglaé per lavoro in India diventa l'occasione per un avventuroso viaggio con le sue amiche e collaboratrici Liette e Marcelle.
CONSIGLIATO SÌ
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Aglaé Lanctot, 25 anni, è una ragazza insicura, figlia di una madre irresponsabile e un padre assente. Finalmente trova il suo equilibrio, una vita metodica e un lavoro regolare in un laboratorio per i test di collisione di automobili quando con suo grande sgomento viene a sapere che la fabbrica dalla Francia sarà trasferita in India. Nonostante le venga offerto di mantenere la stessa posizione a migliaia di chilometri da casa con una riduzione dello stipendio, lei accetta. Qualche giorno dopo, anche le sue colleghe, Liette e Marcelle, decidono di seguirla in questa avventura. Ma i costi del viaggio non sono coperti dalla fabbrica, così le tre impiegate decidono di raggiungere l'India in macchina.
Crash Test Aglaé è il primo lungometraggio di Eric Gravel che stupisce per il gioioso road movie al femminile dallo humour pungente e la critica sociale dissimulata dall'ottimismo.
Il regista franco-canadese e cofondatore del movimento Kino a Parigi si ispira alle sue esperienze personali per tracciare il ritratto di un antieroe femminile, vittima delle leggi selvagge del mondo del lavoro e della globalizzazione crescente. Figlio di un padre precario a vita, Gravel è sensibile all'argomento fin da piccolo quando era ossessionato dalla paura di ritrovarsi nella stessa situazione di instabilità professionale. Poi la delocalizzazione di una fabbrica dello Yonne, il paese in Francia in cui vive, gli ha offerto lo spunto decisivo per la sua storia.
Gravel così veste tre incredibili attrici da "magnifiche losers" di età diverse, per riprendere la sua espressione, ciascuna in preda alle proprie nevrosi portate all'esasperazione per un effetto comico: Liette (Julie Depardieu), l'innamorata delusa che sogna un figlio, Marcelle (Yolande Moreau) pragmatica donna di mezza età con una passione per i detersivi e Aglaé (India Hair), la più giovane dalla ferrea determinazione che più di tutte sorprende. Di diverso temperamento e vedute, le tre donne sono accomunate dalla regolarità di una vita scandita dai ritmi della fabbrica in cui tutto è prestabilito dall'alto. Ma la scelta di Aglaé, dettata dal disperato tentativo di mantenere il proprio posto di lavoro, sconvolge l'ordine finendo per rivelarle un lato da avventuriera desiderosa di evasione a lei stessa sconosciuto. Il viaggio in macchina attraverso spettacoli di gitani, deserti kazaki, steppe russe, villaggi cinesi fino allo choc in India si rivela una quête personale, un viaggio alla ricerca di sé ai limiti della verosimiglianza. Tuttavia, l'empatia che da subito si instaura con l'eroina, dall'aria infantile e lo sguardo ingenuo, fa perdonare le svolte di una storia poco realistica.
Lo sguardo di Gravel rivela un ottimismo fiducioso lungo tutto il film che a volte scivola in un pungente sarcasmo per una denuncia sociale che non risparmia nessuno: dai proprietari della fabbrica che licenziano da un giorno all'altro gli impiegati e propongono offerte di lavoro fatte apposta per essere rifiutate, ai sindacati confusionari fino agli impiegati spenti che attendono la pensione. Tuttavia, la commedia è salvata dall'iperbole che deforma il reale senza mai compromettere il vero.
In questa epopea attraverso cinque Paesi, improbabili incontri e imprevedibili situazioni, Gravel segue Aglaé dunque, raccontando la sua ricerca interiore attraverso la sua voce fuori campo. Le inquadrature strette e rigide dell'inizio del film si allargano parallelamente alla crescente apertura della ragazza introversa rispetto al mondo che è costretta ad affrontare, lasciando infine posto a campi lunghi dei paesaggi che celebrano la bellezza della natura, l'importanza della libertà. Evidentemente, anche la globalizzazione ha i suoi vantaggi.