Karenina & I

Film 2017 | Documentario, Drammatico, +13 85 min.

Regia di Tommaso Mottola. Un film Da vedere 2017 con Gørild Mauseth, Liam Neeson, Sonia Bergamasco, Fekla Tolstoy, Valentin Zaporozhets. Cast completo Genere Documentario, Drammatico, - Russia, Gran Bretagna, Norvegia, Italia, 2017, durata 85 minuti. Uscita cinema sabato 9 marzo 2019 distribuito da Lo Scrittoio. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,49 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento sabato 4 maggio 2019

L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. In Italia al Box Office Karenina & I ha incassato 4,1 mila euro .

Consigliato sì!
3,49/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,25
PUBBLICO 3,22
CONSIGLIATO SÌ
Un viaggio interiore denso di scoperte, gioie, frustrazioni. Una prova complessa e perfettamente riuscita.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 6 marzo 2019
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 6 marzo 2019

Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa.

Il modello per questo bel film (definirlo solamente un documentario sarebbe come privarlo di una sua diversa volontà) è Riccardo III - Un uomo, un re che nel suo titolo originale (Looking for Richard) esprimeva perfettamente il senso dell'operazione.

In quel caso Al Pacino cercava il 'suo' Riccardo III per lungo tempo tra una ripresa e l'altra dei film a cui prendeva parte scavando nelle pieghe più intime del personaggio e visitando anche i luoghi shakespeariani. Il percorso di Gørild Mauseth è al contempo simile ma anche profondamente diverso. Il suo rapporto con il personaggio di Anna Karenina è preesistente avendolo già portato sulle scene in norvegese. È la sfida che si presenta totalmente nuova: la proposta di andare a interpretarla a Vladivostok con la decisione di recitare il testo in russo.

C'è inoltre un elemento ulteriore e totalmente intimo: Gørild percorrerà la distanza che separa la Norvegia dalla città della Russia asiatica totalmente in treno con il marito (regista del film) e il figlio ancora bambino Baltazar. Il treno, quel mezzo di trasporto che all'epoca in cui Tolstoj scriveva e pubblicava a puntate il romanzo (tra il 1873 e il 1877) era il simbolo della modernità e nella sua storia assumeva per Anna il ruolo di strumento di un duplice cambiamento (l'incontro 'fatale' con il giovane Vronski e il mezzo con cui togliersi la vita) qui diventa spazio intimo per compiere un viaggio interiore denso di scoperte, di momenti di gioia ma anche di frustrazione.

Anna per Gørild si trasforma in un personaggio reale di cui parlare con altre donne per comprenderne le differenti letture ma anche per cercare di individuarlo, quasi di 'incontrarlo' negli edifici della città una volta giunta a San Pietroburgo. La decisione poi di imparare non 'il russo' ma le battute che dovrà pronunciare in palcoscenico nella lingua di Tolstoj dà luogo ad un'auto immersione in una cultura non più vista da lontano ma con cui entrare direttamente in contatto.

Chi scrive ebbe diversi anni fa l'occasione di vedere un documentario in cui il grande Bruno Ganz recentemente scomparso recitava il Faust di Goethe dinanzi a una platea di giovani tedeschi attenti e partecipi. Alla mia domanda su come fosse riuscito a trasmettere, in un linguaggio del passato e senza alterarlo, il senso profondo del testo lui (che parlava benissimo l'italiano) mi rispose: "A questa domanda dovrei risponderle in tedesco" e fu tutto. Il contatto diretto con la lingua in cui Anna Karenina e tutti i personaggi del romanzo sono nati offre all'attrice un'occasione straordinaria per comprenderne le più intime sfumature e, al contempo, una lotta con se stessa per cercare di arrivare preparata al debutto.

Liam Neeson, che dà voce allo scrittore, afferma di aver accettato la proposta anche perché sono pochi i film che danno conto del lavoro dell'attore. Questo ci riesce benissimo grazie a un'attrice che mette a nudo il proprio animo così come Anna fa per parte sua. A differenza di lei però ha la certezza di non essere mai violata perché dietro la telecamera c'è la persona con cui ha condiviso la vita nonché la nascita e l'educazione di un figlio. È particolarmente toccante il fatto che, tra le tante, la domanda che sembra più turbare nel profondo Gørild sia quella su come sia stato possibile per Anna abbandonare il figlio per seguire Vronski. Non si può certo dire che l'attrice possa aderire allo stereotipo della madre mediterranea ma il quesito fondamentale resta. Trova forse una spiegazione nel parallelo che progressivamente si impone tra la vita dello scrittore e quella del personaggio.

Alla fine del viaggio e dopo la messa in scena del testo non solo si è vissuto dall'interno il processo di scavo del personaggio filtrato dall'esperienza personale dell'interprete ma si è anche autorizzati a pensare che Tolstoj (così come aveva fatto Flaubert con Madame Bovary) avrebbe potuto a buon diritto esclamare: "Анна Каренина это я в ". (Anna Karenina sono io).

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 5 dicembre 2019
monica

Meraviglioso viaggio fisico e introspettivo, che può essere apprezzato anche da chi non ha letto il capolavoro di Tolstoj. L'interpretazione dell'attrice è talmente sentita e profonda da rendere e trasmettere in modo molto chiaro il personaggio che si svela poco per volta allo spettatore, così come i sentimenti della stessa attrice, completamente a nudo davanti alla macchina [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 2 maggio 2019
Alessandra De Luca
Ciak

L'attrice norvegese Gorild Mauseth accetta di interpretare Anna Karenina nel paese natale di Tolstoj. A questa sfida si aggiunge quella di recitare il ruolo della protagonista in russo, una lingua che non ha mai parlato prima. Sulle tracce di Anna, e per scoprire i veri motivi per cui Tolstoj ha scritto il romanzo, l'attrice viaggia da Venezia al fiordo delle sue origini sulle coste artiche della Norvegia, [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 aprile 2019
Fabiana Sargentini
Close-up

La transiberiana, le rotaie, una donna in preda ad un amore pazzo, un figlio abbandonato, un viaggio dentro se stessi. Questi i temi dominanti del bel film (a cavallo tra documentario e film di finzione) di Tommaso Mottola, italiano, interpretato da Gørild Mauseth, un'attrice norvegese che vive in Italia e che si prepara a recitare uno spettacolo a Vladivostok in russo, lingua di cui non conosce nemmeno [...] Vai alla recensione »

sabato 23 marzo 2019
Tonino De Pace
Sentieri Selvaggi

Nelle sequenze finali del composito film di Tommaso Mottola, quando ormai tutto è compiuto, il sacrificio di Anna Karenina e quello di Tolstoj, ma anche quello di Gørild Mauseth che accetta la sua condizione di pendolare della vita, tra i luoghi della sua infanzia e quelli del suo lavoro, del suo essere attrice multiforme, ma anche di madre e moglie, le parole dello scrittore russo, recitate da Liam [...] Vai alla recensione »

martedì 5 marzo 2019
Caterina Bogno
Film TV

Dopo essere stata Karenina nella natia Norvegia, la maestosa Gørild Mauseth torna al tragico capolavoro russo per recitarlo a Vladivostock, nella lingua in cui Tolstoj lo pubblicò, nel 1877. Idioma alieno e sconosciuto che lei, caparbia, esercita nello spazio(tempo) degli 11 mila km percorsi (in treno, fatidicamente) per raggiungere l'estremo oriente d'Europa, e compiere la stanislavskjiana metamorfosi. [...] Vai alla recensione »

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