Il tuo ex non muore mai

Audrey e Megan sono amiche per la pelle. Nel giorno del suo compleanno Audrey scopre che il fidanzato Drew è una spia, e l'uomo le affida un incarico pericoloso: portare a Vienna una statuetta che salverà i destini del mondo. E poiché Megan non intende abbandonare l'amica del cuore, le due americane si imbarcano in un'avventura che attraverserà metà Europa e seminerà morti e feriti lungo tutto il percorso. Riusciranno a compiere la loro missione e portare a casa la pelle?

Dopo Life Partners, la giovane regista americana Susanna Fogel si sta specializzando in film che hanno al loro centro un'amicizia femminile (sua anche la serie televisiva Changing Life, che vedeva protagoniste una famiglia di donne), e lo fa con uno spirito dissacrante che riesce a mantenere un fondo di autenticità, non negli accadimenti del tutto deliranti, ma nella relazione al centro della storia.

Il tuo ex non muore mai è un buddy movie al femminile che guarda come modello a Spie come noi di John Landis del quale (con tutti i distinguo del caso) conserva lo spirito iconoclasta e il gusto per l'escalation demenziale. La vera risorsa di questa incredibile avventura, talvolta spassosa proprio in quanto irrimediabilmente stupida, è Kate McKinnon, la comica del Saturday Night Live che interpreta il ruolo di Megan lanciandosi in una serie di gag fisiche e verbali che hanno al centro il concetto di female empowerment, tanto nella natura del personaggio quanto nell'interpretazione dell'attrice. Del resto McKinnon è stata l'àncora di salvezza anche del remake di Ghostbusters, un fiasco al botteghino ma un personale trampolino di lancio per la sua interprete. Mila Kunis si accontenta di farle da spalla, accettando (con grazia e solidarietà femminile) di rimanere mediocre come del resto è il personaggio di Audrey.

Fra gli imprevisti di Il tuo ex non muore mai c'è una dose insolita di violenza grafica e una profusione di liquidi corporei - sangue, vomito, diarrea, umori vaginali - che allontanano il film dalla categoria "commedia per signorine". Anche le coreografie di combattimento, per quanto lunari, sono da film d'azione: memorabili il salto dalla finestra di Drew (interpretato da Justin Theroux) sul tetto di un camion e il duello fra Megan e un'acrobatica ginnasta dell'Est.

Innumerevoli le battute surreali, e deliziose alcune gag al femminile, come l'inseguimento in cui Audrey alla guida continua a mettere la freccia "per abitudine" segnalando le sue intenzioni agli inseguitori, o la carrellata sulle turiste americane idiote in giro per l'Europa.

Ci sono anche un boss donna (la Gillian Anderson di X Files) con cui Megan si comporta da groupie, una tassista "alternativo" strafatto di anfetamine e un clone di Alexander Skarsgard nei panni di un agente della Cia con un debole per Audrey. Ma Il tuo ex non muore mai resta essenzialmente una storia di amicizia fra donne pronte a tutto pur di aiutarsi a vicenda, la cui interazione, pur negli eccessi comici del genere, resta al fondo credibile e a tratti persino commovente. Ed è evidente la convinzione della regista che "God is a woman", come afferma la canzone sui titoli di coda. 