Nocturama

Film 2016 | Thriller 130 min.

Regia di Bertrand Bonello. Un film Da vedere 2016 con Vincent Rottiers, Finnegan Oldfield, Laure Valentinelli, Jamil McCraven. Cast completo Genere Thriller - Francia, 2016, durata 130 minuti. - MYmonetro 3,47 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 11 luglio 2017

Tra le vie di Parigi e i sotterranei della metropolitana un gruppo di ragazzi piazza una serie di bombe.

Consigliato sì!
3,47/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 2,94
CONSIGLIATO SÌ
Una sinfonia funebre che 'suona' il giudizio senza appello di giovani disperati sul mondo che li attende, o piuttosto che non li attende più.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 ottobre 2016
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 18 ottobre 2016

David, Yacine, Samir, Sabrina, Mika, Sarah, Omar si muovono come stregati lungo le strade di Parigi, attraverso i suoi quartieri, dentro la metropolitana. Muti, determinati, sguardi fissi, espressioni vaghe, gesti (ir)razionali, segnali di intesa, risposte criptiche ai cellulari, tutto li suggerisce agiti da un progetto comune. Figli di papà, figlie delle banlieue, studenti, disoccupati, precari, neri, arabi e bianchi, sono un reparto d'assalto improvvisato che deflagra Parigi. Alla stessa ora, in siti diversi: un grattacielo de La Défense, un ministero, alcune vetture parcheggiate davanti alla Borsa di Parigi, la statua di Giovanna d'Arco, il cuore di un banchiere. Le bombe esplodono, le pistole sparano, la pece brucia, Parigi collassa e loro ripiegano in un grande magazzino. Mentre fuori è il panico e la città si perde in congetture, dentro i terroristi attendono, esaltati dalla distruzione. Ma è questione di tempo, il tempo che ci vuole per convertire l'esaltazione in terrore (di morire).
C'è un luogo nel cinema di Bertrand Bonello, un territorio di gioco dove l'autore precipita i suoi personaggi in un delirio seducente e paranoico. Una scatola nera, uno spazio astratto senza finestre sull'esterno in cui il tempo è quello di un sogno risvegliato. Il reale è oscurato come nel regno di De la guerre, la casa chiusa de L'Apollonide o l'appartamento in rue de Babylone di Saint Laurent. Allo stesso modo il grande magazzino di Nocturama è una pura proiezione mentale, una risposta fisica al mondo che muore fuori, un rifugio che finisce per divorare uno a uno i suoi protagonisti, l'ultima stazione prima della fine del mondo o almeno di un mondo. Con L'Apollonide e Saint Laurent, Nocturama forma un trittico ideale e conferma il gusto (viscontiano) di Bonello per la decadenza. Se il primo prende atto del crepuscolo del XIX secolo francese e del suo romanticismo e il secondo racconta in filigrana la degenerazione degli anni Settanta e del loro spirito dionisiaco, Nocturama suggerisce di nuovo l'autodistruzione della società.
Tagliato in due e articolato in due momenti, di cui il secondo prolunga e chiarisce le intenzioni del primo, Nocturama è una sinfonia funebre che 'suona' il giudizio senza appello di giovani disperati sul mondo che li attende, o piuttosto che non li attende più. Cellula di ragazzi venuti da orizzonti diversi che convergono in un'unica rete (metropolitana) come tonni alla mattanza, i protagonisti di Bonello centrano il cuore di Parigi, prima degli attentati del 13 novembre. Perché il film era già stato scritto per quella data. Se da una parte Nocturama è indiscutibilmente nutrito dalle tensioni del mondo, dall'altra ne è scollato, isolato in un 'a monte' che non s'incarica di interpretare l'attualità violenta degli ultimi mesi in Francia, a Parigi.
Bonello non giudica i suoi protagonisti, non prende (le) parti, limitandosi a posare uno sguardo. Non fa un cinema politico ma fa politicamente del cinema, seguendo con rigore bressoniano una ronde ipnotica di gesti, movimenti, spostamenti, spiazzamenti interrotti da due flashback che non spiegano le ragioni dei terroristi ma giustificano la possibilità della loro unione: come e non perché far esplodere delle bombe in città. Più fondato sulla sensazione che sulla comprensione, come sovente nel cinema di Bonello, Nocturama priva il terrorismo del suo nucleo semiotico, infila la Samaritaine e scivola sulla superficie delle cose fino a emergere nella seconda parte la motivazione incosciente dei giovani attivisti criminali. Nessuna rivoluzione, nessuna rivendicazione, nessuna religione, nessuna (in)coscienza politica, nessuna ingiustizia sociale, soltanto la fantasia infantile di chiudersi una notte intera nel paese dei balocchi per godere di una tregua, godere senza censura o interdizione alcuna.
Tra Nick Cave ("Nocturama") e Bret Easton Ellis ("Glamorama"), dal primo prende il titolo onirico, dal secondo lo svuotamento della realtà, Nocturama apre una porta che lascia entrare due vagabondi e respirare David, una soglia che conduce alla perdita del gruppo, spazzato via da una corrente d'aria e falciato dai colpi dei corpi speciali. Il grande magazzino, metafora folgorante della società materialista, è il décor in cui va in scena una generazione nichilista, incapace di resistere alla tentazione di infilarsi in una camicia griffata, il palcoscenico che incontra Yacine con un manichino senza volto abbigliato esattamente come lui. Inghiottito dal consumo, il commando senza causa, nemmeno quella di abbattere il capitalismo, rovina a terra, cede il suo sistema fragile, chiuso su se stesso e declinato su piani multipli e attraverso i generi (thriller, horror, musical, music-hall).
La seduzione degli oggetti agisce oscuramente sui personaggi che prendono coscienza della bulimia dell'era che volevano detonare e si abbandonano alla deriva di un edonismo che sommato alle cause e alle motivazioni (im)possibili produce soltanto un nulla totale e categorico. Bonello prova a recuperarli alla grazia, truccandoli per sublimarli, tirandoli dalla parte della vita malgrado la loro impresa di morte fino a ritrovarne nell'ultimo piano, in cui un adolescente grida, piange e ritorna bambino, una forma di dolorosa innocenza.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 19 ottobre 2016
gaiart

NOCTURAMA di Bertrand Bonello   E la voglia di Insurrezione Nocturama è un caleidoscopio notturno. E’ un film bellissimo, conturbante, sofisticato, di un’eleganza formale tipicamente francese. I cospicui rimandi artistici alla Francia (o Europa) e alla sua caduta, sia passata che presente, sia culturale che sociale sono molteplici.

venerdì 2 aprile 2021
gianleo67

Un gruppo di ragazzi di diversa estrazione sociale mette in atto un piano dinamitardo dimostrativo che colpisce i punti nevralgici del potere istituzionale ed economico della capitale francese. Asserragliatisi in un centro commerciale evacuato per l'allerta suscitata, attenderanno l'inevitabile.Dotato di un senso del reale che trascolora naturalemnete nella metafora e nel simbolo, questo incubo ad [...] Vai alla recensione »

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