Milano 2015

Film 2015 | Documentario +13 102 min.

Anno2015
GenereDocumentario
ProduzioneItalia
Durata102 minuti
Regia diSilvio Soldini, Walter Veltroni, Cristiana Capotondi, Giorgio Diritti, Roberto Bolle, Stefano Roberto Belisari
AttoriFerruccio De Bortoli, Armando Bonechi, Wei Wei Dong, Sante Gaiardoni, Marco Grassi Alberto Masi, Claudia Ruggerini, Kibra Sebhat, Laura Wronowska.
Uscitalunedì 12 ottobre 2015
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Silvio Soldini, Walter Veltroni, Cristiana Capotondi, Giorgio Diritti, Roberto Bolle, Stefano Roberto Belisari. Un film con Ferruccio De Bortoli, Armando Bonechi, Wei Wei Dong, Sante Gaiardoni, Marco Grassi. Cast completo Genere Documentario - Italia, 2015, durata 102 minuti. Uscita cinema lunedì 12 ottobre 2015Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 8 novembre 2017

L'affresco collettivo che ascolta e indaga l'anima della città nell'anno in cui lo sguardo del mondo si posa sull'Italia.

Consigliato sì!
2,75/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
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Critica
Premi
Cinema
Trailer
Un film che mostra come si possa ancora ragionare su una città senza i vincoli della promozione turistica.
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 25 settembre 2015
Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 25 settembre 2015

Tre registi (Diritti, Soldini e Veltroni) , un'attrice che ha già diretto un cortometraggio (Cristiana Capotondi), un danzatore di fama internazionale (Roberto Bolle) e un musicista (Elio) raccontano la 'loro' Milano in sei cortometraggi sulla città così come si presenta nell'anno 2015.
Correva l'anno 1983 e ad Ermanno Olmi venne chiesto di realizzare un documentario su Milano che sarebbe stato inserito in una serie di opere analoghe sotto il titolo "Capitali culturali d'Europa". Olmi, milanese d'origine ma già trasferitosi sull'altopiano di Asiago, realizzò un'opera in cui non si cantava un peana alla città ma la si mostrava nelle sue contraddizioni lasciando una sola possibilità alla parola: dire il proprio nome per cercare di conservare un'identità e nulla di più. I committenti, tra cui il Comune, non apprezzarono l'onestà intellettuale dell'autore e il film venne fatto scomparire, dopo un passaggio televisivo quasi fantasma, fino a riemergere nel 2013. E' stata questa la fonte di ispirazione che ha visto il produttore Lionello Cerri prendere le mosse da un soggetto di Cristiana Mainardi affidando poi sceneggiatura e regia a un ensemble giustamente eclettico di personalità le quali non sono necessariamente milanesi o residenti a Milano. Solo Soldini ed Elio sono milanesi doc. Diritti è bolognese, Veltroni è romano mentre Capotondi e Bolle hanno adottato (e sono stati adottati da) Milano come 'loro' città.
Chi avesse pensato ad un'operazione 'da Expo' è stato smentito dalla data di uscita nelle sale (ad Expo ormai quasi conclusa). Qui c'è qualcosa di più e di diverso. C'è la voglia di andare a raccontare una città cogliendone le eccellenze e anche (perché no anche se molti non se ne accorgono) la bellezza. Senza dimenticare però le zone d'ombra e non ancorandosi solo al presente. Perché Elio, con il suo cinese girovagante in bicicletta di notte, ci mostra una città silente priva del traffico diurno ma anche in parte azzittita sul piano culturale a causa dei numerosi cinema e teatri chiusi o destinati ad altra attività. Mentre Walter Veltroni, nel corto forse più riuscito, racconta del Velodromo Vigorelli portando il suo contributo al 'fare memoria' che oggi è più che mai necessario per non dire indispensabile. Capotondi e Bolle ci offrono il ritratto di due eccellenze: il Teatro alla Scala e il Corriere della Sera. Lo fanno con uno sguardo che è al contempo di ammirazione e di consapevolezza del ruolo che le due 'istituzioni' svolgono nel panorama culturale. Soldini e Diritti invece indirizzano la loro ricerca sulla quotidianità da cui fanno emergere figure e ruoli a cui spesso non si pensa. Soldini ci presenta, tra l'altro, una mediatrice culturale di alto livello all'opera e un artista colto nell'atto creativo mentre Diritti volge lo sguardo in alto sia in senso letterale che in senso spirituale dando voce a suore di clausura capaci di descrivere le dinamiche sociali con una lucidità che chi vive immerso nel flusso della realtà urbana spesso non ha. Si tratta di un film per milanesi e residenti in aree limitrofe? No. E' un film che mostra a chiunque come si possa ancora ragionare su una città senza i vincoli della promozione turistica ma con l'intento di cercare di scoprirne la personalità che, come per le persone, si compone di molteplici aspetti che meritano attenzione.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 20 ottobre 2015
Flyanto

"Milano 2015" è un film-documentario a cui hanno partecipato sei personaggi tra registi, attori ed altri personaggi vari dello spettacolo, come, per esempio, il grande ballerino classico Roberto Bolle ed il musicista/cantante Elio. Ognuno di loro, sebbene non tutti siano milanesi di nascita (chi lo è di adozione chi no) "parla" di Milano da, ovviamente, il proprio [...] Vai alla recensione »

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