Titolo originale | Furnace |
Anno | 2006 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 90 minuti |
Regia di | William Butler |
Attori | Michael Paré, Ja Rule, Jenny McShane, Danny Trejo, Tom Sizemore, Kelly Stables Clay Steakley, Taylor Kinney. |
MYmonetro | 2,50 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 novembre 2010
CONSIGLIATO NÌ
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Una delle guardie del penitenziario Blackgate il giorno del suo anniversario di matrimonio torna a casa e si uccide. Il detective Michael Turner inizia ad investigare e viene informato che nel carcere si è riaperta, per ospitare nuovi detenuti, un'ala che era stata chiusa 50 anni prima dopo l'uccisione dell'allora direttore e un violento incendio. Appare subito evidente che alcuni detenuti che hanno lavorato alla riapertura soffrono di violente che la psicologa del carcere attribuisce inizialmente al consumo di stupefacenti entrati di nascosto nel carcere. I fatti la smentiranno.
William Butler passa dalle mura di un manicomio (Madhouse) a quelle di un carcere ma non guadagna molto in originalità. Realizza infatti un film che ha troppi referenti in opere che lo hanno preceduto per risultare originale. Butler conosce bene il genere (ha realizzato gli effetti speciali di Form Beyond - Terrore dall'ignoto e ha recitato in Leatherface - Non aprite quella porta 3, nel remake del 1990 di La notte dei morti viventi e in Venerdì 13 - Il sangue scorre di nuovo.
Forse proprio per questo non sfugge alla tentazione della citazione che diventa copia. Ecco allora che vengono in mente Prison di Renny Harlin e anche un po' The Ring. Per non parlare di una premessa alla Poltergeist che non ha seguito narrativo. Ci troviamo così ad attendere i colpi di scena basati su suoni, rumori e apparizioni mostruose sperando che ci sorprendano. Qualche volta ci riescono. Altre no. PS: Consigliato a chi vuole seguire la carriera del futuro Machete (qui in un ruolo secondario)
Di livello davvero infimo, si incanala su pessimi binari fin da subito e non abbandona mai quella direzione. Anche il cast va immediatamente in confusionee nessuno riesce ad essere credibile. I binari imboccati sono quelli dell'ovvio e del banale, del già visto e del ridondante e cosa ancor meschina dello scopiazzamento più raccapricciante, perchè copiata in maniera approssimat [...] Vai alla recensione »