Stolen - Rapiti

A otto anni dalla scomparsa del figlio, il detective Tom Adkins continua a cercare i colpevoli della sparizione. Quando una mattina, una telefonata mette al corrente il detective del ritrovamento di una cassa sepolta in cui sono stati ritrovati i resti di un bambino ormai mummificato, la storia si intreccia con quella di Matthew Wakefield che, nel 1958, in seguito al suicidio della moglie, cerca di tirare avanti con i suoi tre figli.
Per essere un thriller, Stolen - Rapiti calca troppo sugli elementi dolorosi e sul disegno di due paternità dilaniate da un male a loro esterno, sul versante drammatico, invece, appare inattendibile per via di una struttura poliziesca inquinata da elementi quasi horror. Un film decisamente anomalo, dunque, che pur riuscendo, almeno all'inizio, a destabilizzare con l'alternanza tra gli anni Cinquanta in cui è ambientata la storia di Matthew e i Duemila di quella di Tom, fatica a trovare la sua vera anima. Una volta compreso il nesso tra i due momenti temporali, ai quali è data più o meno la stessa rilevanza, ci si chiede davvero quale sia il centro di un film certamente diretto con correttezza, ma senza mai un'impennata di stile che sia memorabile. Alla sua prima prova nel lungometraggio, Anders Anderson dirige il copione di Glenn Taranto, attore prestato alla sceneggiatura, affidandosi completamente al cast e alla cura grafica assicurata dalla fotografia e da alcune soluzioni scenografiche perdendo, però, l'occasione di sfruttare il contrasto tra le due storie.
Se il problema fa capo ad un decentramento tra la struttura narrativa e la regia, incapace di seguire una propria via di racconto, alcuni elementi sembrano avere una vita a sé stante pur nella loro incapacità di coagularsi in una visione d'insieme: più di una sequenza, infatti, risulta riuscita, si pensi all'incontro con la cameriera interpretata da Jessica Chastain o alla notte del rapimento del piccolo John. È un peccato che la soluzione del caso, coincidente con lo svelamento dell'identità dell'assassino, non abbia il necessario mordente né susciti l'interesse di uno spettatore troppo confuso da un'andatura a corrente alternata.
Stolen - Rapiti gode di un certo seguito soprattutto per il nutrito parco attori, meglio di Jon Hamm, funziona la recitazione trattenuta di Josh Lucas, anche co-produttore, nonostante resti un'opera complessivamente irrisolta. 