Cronaca nera

Morris Martin è un insegnante che non riesce ad accettare la morte della moglie avvenuta pochi mesi prima in un incidente stradale, è convinto che si tratti di una congiura ordita da alcuni amici. Una teoria che ben presto si tramuta in vera e propria ossessione. Una sera in un locale notturno è certo di aver riconosciuto, in una figura femminile che gli passa accanto, la propria amata. Ossessionato da lei, l'uomo dà inizio alla sua vendetta, uccidendo tutti quelli che, interpellati, non gli danno risposte convincenti a proposito della scomparsa della donna.
Un ambizioso cronista di successo, Tom Stewart, indaga su questi omicidi, riuscendo brillantemente a risolvere il caso. Un film di produzione televisiva australiana, che ha per protagonista lo scozzese John Waters - classe 1948, attore per lo più di serie tv, interprete, nei panni del capitano Alfred Taylor, del film diretto da Bruce Beresford, Esecuzione di un eroe (1980) - che, ad eccezione del nome, non ha nulla in comune col regista di culto, autore di Hairspray - grasso è bello.
Cronaca nera è un thriller che pesca nel torbido, rimestando nel passato dell'insegnante, un voyeur col vizio di riprendere le prestazioni sessuali della moglie; una pellicola il cui principale difetto risiede, forse, nel mescolare eccessivamente le carte, al punto che lo spettatore non riesce più a raccapezzarsi. L'azione si svolge su uno sfondo urbano poco riconoscibile, forse soltanto alcuni interni riportano i segni dell'epoca, la pellicola è del 1988.
L'Australia vista da Mark Joffe non ha una forte connotazione geografica, è piuttosto un luogo dal quale fuggire, magari per riuscire a fare uno scoop e andarsene negli States, a lavorare nel cuore di Manhattan, come spera il giornalista in carriera. 