Titolo originale | Saving Sarah Cain |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Michael Landon Jr. |
Attori | Abigail Mason, Lisa Pepper, Elliott Gould, Yolanda Wood, Jennifer O'Dell Tom Tate, Carl Nelson, Soren Fulton. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
CONSIGLIATO SÌ
|
Sarah Cain è una columnist di un prestigioso giornale che rischia la retrocessione a causa di una progressiva mancanza di idee. Una sera, proprio prima che il suo fidanzato le chieda di sposarla, riceve una telefonata che le cambia la vita. La sorella Ivy, che da tempo si è ritirata per amore in una comunità Amish, è morta. Lascia cinque figli di cui lo Stato reclama la tutela a meno che la zia non la avochi a sé. Sarah lo fa e porta i nipoti a Portland dove vive e lavora. Ma per loro ci sarà più di un problema di adattamento alla nuova realtà.
Alla base di questo film (originariamente destinato alla distribuzione in sala e infine uscito in dvd) c'è un romanzo di Beverly Lewis dal titolo "The Redemption of Sarah Cain". Grazie alla presenza di Lisa Pepper la sceneggiatura, che rischia qua e là di inabissarsi nel glucosio, diventa sostenibile. Perché l'attrice conferisce autenticità al personaggio di una giornalista in crisi che deve riuscire a resistere alla nuova protetta del direttore (un Elliott Gould sempre più sornione) mentre al contempo un lutto la colpisce e un'inattesa responsabilità la sovrasta.
Ma c'è un elemento in più a conferire originalità al tutto. Gli Amish (comunità di origini germaniche alla cui base sta il rifiuto della modernità unito a un'intensa religiosità) sono spesso stati fertile terreno di colonizzazione da parte del cinema. Al livello più alto si colloca Witness di Peter Weir. Di solito il soggetto prevedeva l'immissione di un soggetto estraneo nella vita della comunità. In questa occasione la prospettiva si ribalta. Sono i giovani Amish ad essere oggetto dei richiami delle sirene della contemporaneità e non tutti sono pronti per resistervi. Se a ciò si aggiunge una zia in bilico tra l'assistenza disinteressata e lo sfruttamento giornalistico dell'elemento inusuale, si può comprendere come la sceneggiatura possa funzionare.
Se si avesse avuto il coraggio di togliere qualche lacrima di troppo si sarebbe ottenuto un film del tutto riuscito sul confronto tra le teorie sull0integrazione e la pratica quotidiana che porta con sé gli inevitabili chiaroscuri.
Sto cercando il DVD di questo film.