Equivoci d'amore

1992: Gina e Seth sono alle elementari e per via di un progetto scolastico instaurano un rapporto epistolare. Passano tredici anni e i due non si "perdono di penna". Lei diventa una scrittrice di necrologi per il giornale locale, lui un ideatore di giocattoli. Le uniche immagini che possiedono l'una dell'altro sono alcune foto che, nel tempo, si sono spediti. Un giorno il destino porta a Boston, dove vive Gina, una conferenza del giocattolo. Lei è costretta a parteciparvi, per non rinunciare al primo vero incarico da reporter, nonostante sappia che Seth sarà uno dei relatori. Questa loro particolare amicizia, mai profanata da incontri o telefonate, è messa alle strette. Saranno pronti i due corrispondenti a conoscersi?
Fearnley costruisce il suo "film famiglia" incastonandolo nella magia della Festa all'americana, piena di luci e balocchi. Lo fa in modo poco corrispondente alla realtà, come se fosse vero che "a Natale siamo tutti più buoni e più innamorati". Il regista pecca nell'offrirci una commedia che da subito svela l'happy ending: con il candore dei personaggi (felicemente ingenui e cortesi anche quando c'è da litigare) ed ideando coincidenze un po' forzate, che fanno apparire banali i rari "colpi di scena", dando l'impressione che tutto si sviluppi in maniera troppo frettolosa.
La storia fila liscia al finale quindi, esattamente come ci si attende da un mediocre film romantico; anche se con il camino acceso, molta voglia di ricevere un bacio e, soprattutto, senza grosse aspettative, questo TV movie può risultare gradevole. 