Lover's Prayer

Vladimir è un giovane borghese nella Russia dell'Ottocento. Durante le vacanze estive si innamora della seducente e maliziosa Zinaide, figlia di una principessa spiantata e volgare. Nonostante l'opposizione della madre Vladimir non rinuncia a mettersi a sua disposizione cercando di rintuzzare le avances nei confronti della fanciulla portate da uomini ben più maturi di lui e della stessa Zinaide. Alla sua vicenda amorosa fa quasi da specchio quella tra una serva e uno stalliere. La donna è sposata ed ha un figlio. Tutto per lei cambia quando il marito torna dalla guerra.
Lover's Prayer può essere interessante solo ai fini di seguire lo sviluppo di una carriera: quella di Kirsten Dunst. Sono le prove generali di un personaggio in costume che resta però in attesa di una grande regista come Sofia Coppola in Marie Antoinette. Qui invece siamo di fronte ad un'illustrazione piatta di una Russia totalmente immaginaria.
Se Kirsten offre toni di arguzia e di ambigua freschezza al suo personaggio si trova però a dettare con un partner assolutamente incapace di offrire a Vladimir una credibilità psicologica che non debba essere sostenuta dall'invadente voce narrante. Neppure le vicende della coppia di amanti appartenenti alla servitù non riescono a risollevare le sorti del film.
La rappresentazione dell'identificazione del protagonista con un immaginario eroe in lotta contro i barbari entra di diritto nella compilation del cinema trash. 