Evil Eyes

George Trueman, uno strano produttore cinematografico propone allo scrittore Jeff Stenn, di scrivere la sceneggiatura di un film horror a basso costo che dovrà narrare un fatto di sangue accaduto molti anni prima. Per aiutarlo nel compito assegnatogli, George fornisce a Jeff tutto il materiale di cui ha bisogno: articoli di giornale in cui sono riportati tutti i particolari degli omicidi che commise il regista Gramm Eric Caselton prima di togliersi la vita, e alcune videocassette contenenti le dichiarazioni del regista e filmati realizzati sulla scena dei delitti. Jeff, attraverso questa documentazione cerca di individuare un movente plausibile che possa aver spinto Gramm a compiere gli omicidi ma dovrà scontrarsi dapprima con il suo blocco creativo e, una volta iniziato il lavoro di scrittura, con gli eventi della realtà che sembrano coincidere con quanto da lui scritto.
L'idea di creare un parallelismo tra cinema e scrittura e soprattutto l'idea che dalla creatività possa scaturire qualcosa di malvagio è interessante, ma il film è mal diretto, presenta numerose scene inutili in cui vediamo Jeff descrivere sul suo portatile situazioni senza senso che puntualmente si avverano, anche il tentativo di dare una spiegazione soprannaturale al movente dei delitti naufraga miseramente. Il parallelismo con il Jack Torrance di Shining, l'impostazione documentaristica che Atkins cerca di dare al film, non salvano questo lavoro dalla mediocrità più totale. 