I sentimenti |
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Un film di Noémie Lvovsky.
Con Jean-Pierre Bacri, Nathalie Baye, Melvil Poupaud, Isabelle Carré, Valeria Bruni Tedeschi.
continua»
Titolo originale Les sentiments.
Commedia drammatica,
durata 90 min.
- Francia 2003.
MYMONETRO
I sentimenti ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un film con 4 ruoli interpretati da 4 attori che sanno recitare. Dovrebbe essere la regola ma non sempre è così.
![]() Quando entrano in gioco i sentimenti, può accadere di tutto |
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Alessandra Montesanto
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Nella colorata campagna francese vivono Carole, signora sulla cinquantina, madre di due figli adolescenti e suo marito Jacques, medico della zona, ormai rassegnato, senza più entusiasmo verso la moglie e, forse, verso tutto il resto. Un giorno, la loro fin troppo tranquilla esistenza viene scossa dall'arrivo di una giovane coppia di sposi, Francois ed Edith che abiteranno proprio nella villetta di fronte. Le due coppie fanno amicizia, ma, quasi inconsapevolmente, Edith e Jacques si innamoreranno dando vita a un vortice di sentimenti inaspettati ed elettrizzanti. ![]()
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Teatro al cinema... da vedere!
domenica 7 marzo 2004
di lupetto65
Ho trovato nel film grande divertimento e grande dramma, espresso con estrema sintesi e semplicità; con la mimica degli attori (ottimi il medico in pensione e la bravissima e bella bionda...), con il linguaggio analogico dei colori, delle inquadrature, delle trovate e con il "linguaggio" delle parole. Il regista è a mio avviso intelligente e "furbo", sapendo miscelare un contesto mai banale e sempre contestuale al tutto. Trovo che il film, pur non essendo io un cinefilo, sia da vedere. Lascia continua » |
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DVD | I sentimentiUscita in DVD
Disponibile on line da domenica 20 aprile 2014
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di Roberto Nepoti La Repubblica
Una commedia d'adulterio, dalla traccia narrativa banale, è trasformata dalla cinepresa di Noémie Lvovsky in un piccolo, delicato, dolceamaro trattato sui sentimenti. Una giovane coppia (Isabelle Carré e Melvil Poupaud) si stabilisce nella casa di fianco a quella di una coppia più navigata (Jean-Pierre Bacri e Nathalie Baye). Il fresco marito è destinato a diventare il successore del medico di campagna Jacques, padre di famiglia ormai intristito e rassegnato a una vita senza entusiasmi. Ma a contatto con la primavera della sposina, Edith, il cinquantenne rifiorisce: è adulterio; o, se preferite, amore. » |
di Luigi Paini Il Sole-24 Ore
Non sono solo canzonette, dirà qualcuno. È il corretto che accompagna I sentimenti a ogni snodo narrativo parrebbe dargli ragione. Il film di Noémie Lvovsky dà a prima vista l’impressione di raccontare la solita storiella (lui, lei, l’altra), amore che fa rima con cuore ma anche con dolore. Eppure non è così. Sono persone vere, quelle che si muovono sullo schermo, non semplici macchiette; è il dramma della vita che passa, dell’inutile tentativo di fermarla, e insieme il fascino infantile della trasgressione, che, per un inafferrabile attimo, ti fa sentire vivo, desiderato, quasi immortale. » |
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di Alberto Crespi L'Unità
Canti gregoriani, canti pseudo-alpini: comunque, cori. Incorniciano la vicenda di I sentimenti, passato in Concorso a Venezia 2003. I testi sono scritti dalla regista Noémie Lvovsky e dalla sceneggiatrice Florence Seyvos. Si inizia con un “corale” che inneggia al matrimonio e si finisce «J’ai été le roi du monde, je ne me souviens plus de rien», sono stato il re del mondo e non ricordo più nulla, In mezzo, fra una canzone e l’altra, c’è un quadrangolo. Jean-Pierre Bacri, medico condotto in un paesino della campagna francese, vive in una villa con la moglie Nathalie Baye e due figli adolescenti; un giorno il giovane dottore Melvil Poupaud, che dovrà prendere il suo posto, viene ad abitare accanto a loro con la mogliettina Isabelle Carré. » |
di Roberto Escobar Il Sole-24 Ore
Non solo amore, non solo tradimento, non solo abbandono: al centro dei film di Noémie Lvovsky non c’è un sentimento, ma ci son proprio I sentimenti (Les sentiments, Francia, 2003, 94’). Raccontando questa loro commedia tragica, la regista francese e la cosceneggiatrice Florence Seyvos tentano di cogliere qualcosa, forse un colore dell’anima, che dia conto della propensione umana, molto umana a cercare la felicità, e insieme a fare e a farsi del male. Questo fanno Jacques (Jean-Pierre Bacri) ed Edith (Isabelle Carré): amano, tradiscono, abbandonano, fanno del male a Carole (Nathalie Baye), a Francois (Melville Poupaud), a se stessi. » |
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