Il cane e il suo generale

Film 2003 | Animazione Film per tutti 72 min.

Titolo originaleLe Chien, le géneral et les oiseaux
Anno2003
GenereAnimazione
ProduzioneFrancia, Italia
Durata72 minuti
Regia diFrancis Nielsen
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti
MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Francis Nielsen. Un film Titolo originale: Le Chien, le géneral et les oiseaux. Genere Animazione - Francia, Italia, 2003, durata 72 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: Film per tutti - MYmonetro 3,00 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Il generale che diede fuoco a Mosca sacrificandone gli uccelli e il cane che lo aiutò a redimersi. Una favola deliziosa dalla penna di Tonino Guerra e con i disegni di Sergei Barkhin. In Italia al Box Office Il cane e il suo generale ha incassato 151 mila euro .

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
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Una favola deliziosa scritta e narrata dal grande Tonino Guerra.
Recensione di Davide Morena
Recensione di Davide Morena

Tonino Guerra oggi è un amabile 83enne, che si gode una placida vecchiaia dalle parti del Montefeltro, in quell'Emilia Romagna che spesso ha raccontato negli oltre 90 film da lui sceneggiati. Tanti capolavori di De Sica, Monicelli, dei fratelli Taviani, di Rosi, Tarkovskij, Fellini, Wenders, Angelopoulos ed altri, devono molto della loro riuscita a questo pezzo di storia d'Italia. A chi non lo ricorda basti citare un titolo, Amarcord, e la figura di Tonino Guerra assume la rilevanza che merita. Guerra esordì poco più che ventenne come poeta dialettale e non ha mai perso, nel corso degli anni, l'amore per la poesia e per la fiaba.
Nel 2003 Tonino, quando non spreca il suo tempo prezioso a fare spot pubblicitari, è il nonno perfetto, e decide di dedicare la sua attenzione ai bambini con questa fiaba deliziosa. Diretto in maniera molto sobria dall'esordiente Francis Nielsen, Il cane e il suo generale si avvale inoltre dei bellissimi disegni di Sergei Barkhin. In tempi in cui la computer grafica domina le produzioni di film "dal vero", Il cane e il suo generale è l'ennesimo esempio di un trend opposto del cinema d'animazione. I francesi guidano una nuova corrente di cartoni animati che traggono la loro forza dalla sobrietà delle storie, dalla tecnica artigianale ma molto curata e dalla voglia di divertire il pubblico in modo sano, rifuggendo dai facili effettacci che lasciano a bocca aperta ma si fanno dimenticare dopo una manciata di minuti. Il cane e il suo generale è una piccola perla, una favola triste e allegra al tempo stesso, un film per bambini che affascina anche i grandi. Non come fanno ormai da tempo Dreamworks e Disney, che confezionano film d'animazione per adulti e poi li propinano ai bambini che non li capiscono nemmeno, forse perché hanno fiutato che il vero target dei loro film sono i genitori che accompagnano i figli, e non i figli stessi. Il cane e il suo generale è invece di un'onestà e di una purezza dimenticate.
La storia è semplice e ben raccontata: "il Generale" vive le sue interminabili giornate da pensionato tormentandosi per aver commesso una cattiveria tanti anni prima: Napoleone avanzava in Russia ed egli per fermarlo aveva escogitato di dare Mosca alle fiamme, così da paralizzare le stanche truppe francesi. Per incendiare la città aveva fatto catturare gli uccelli e dato loro fuoco, cosicché impazziti questi erano andati a schiantarsi contro le case di legno e dato loro fuoco. Ormai vecchio e stanco il Generale è ancora vittima della vendetta dei piccioni, che si accaniscono su di lui tempestandolo di cacchette ogni qual volta egli esca a fare una passeggiata. Un giorno il Generale fa la conoscenza di un'altra anima abbandonata, un cagnetto grigio che si affeziona a lui e non ne vuol sapere di togliersi di torno. Anche il Generale comincia ad affezionarsi al cane, ribattezzato Bonaparte come il rivale d'un tempo, e gli confida il dramma che lo tormenta. La trama si sviluppa poi sulle ali della tradizione favolistica, impregnandosi di magia e finendo per invadere la dimensione onirica, restando piacevolissimo fino alla fine - anche se un po' lento e didascalico in alcune battute. Gioite, bambini, son tornati i cartoni animati!

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Una parabola aerea che racconta di generali, cani e uccelli per intrattenerci con benefica levità su agomenti seri come la vecchiaia, l'altruismo, la redenzione. Nel 1812, durante l'invasione napoleonica, il protagonista umano ha salvato la Russia lanciando sui tetti delle case moscovite uccelli di fuoco e costringendo le truppe francesi a battere in ritirata.

Pier Maria Bocchi
Film TV

Nella San Pietroburgo del 1800, un vecchio generale brontolone (e pure un p0’ arteriosclerotico) ha incubi notturni delle sue battaglie passate, quando fece distruggere Mosca per liberarla dai francesi, e mise in fuga tutti gli uccelli, infuocandoli. E adesso i pennuti non fanno altro che fargli la cacca addosso, arrabbiati. Poi c’è anche un cane che gli si attacca: e lui decide di organizzare un ammutiname [...] Vai alla recensione »

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