Todo modo

Film 1976 | Drammatico +16 130 min.

Regia di Elio Petri. Un film con Gian Maria Volonté, Franco Citti, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni, Mariangela Melato. Cast completo Genere Drammatico - Italia, 1976, durata 130 minuti. Uscita cinema lunedì 13 aprile 2015Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,18 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 21 giugno 2016

Un gruppo di politici si rinchiude all'interno di un misterioso convento per sfuggire all'epidemia che sta dilagando nel mondo. Ha vinto un premio ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office Todo modo ha incassato 25 mila euro .

Consigliato sì!
3,18/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,36
CONSIGLIATO SÌ
Gian Maria Volonté regge sulle sue spalle il peso di un J'accuse a un'intera classe politica.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Mentre nel Paese dilaga un'epidemia che causa numerose vittime nella casa per esercizi spirituali Zafer retta da gesuiti si radunano uomini politici, affaristi, banchieri tutti legati al partito dominante la Democrazia Cristiana. A condurre gli esercizi che dovrebbero far meditare gli intervenuti sui peccati commessi a causa di una distorta concezione dell'attività politica è Don Gaetano e al centro delle attenzioni di molti si trova il Presidente. Ben presto però la morte inizia a seminare la paura tra i convenuti e non si tratta delle conseguenze dell'epidemia ma di omicidi.
Al termine dei titoli di coda del film si legge "Gli avvenimenti e i personaggi di questo film sono immaginari. Ogni riferimento alla realtà è da ritenersi puramente casuale". Raramente una dichiarazione simile è stata così lontana dalla verità dei fatti e dalla volontà stessa del regista e degli attori. Come lo stesso Petri ricordava: "Quando girammo Todo modo, Volonté divenne evanescente, camminava come se fosse sulle nuvole, parlava a bassa voce, non ti guardava negli occhi, tutto preso com'era dal personaggio di Moro. Il suo fu uno sforzo di concentrazione eccezionalmente intenso. (...) Per quel personaggio, Volonté e io ci servimmo molto della moviola. Avevamo radunato molti pezzi di repertorio su Moro". Nel momento in cui il film esce (30 aprile 1976) Aldo Moro è Presidente del Consiglio e il film suscita un'infinità di polemiche (cosa che peraltro era il suo fine) tanto da portare al sequestro nel giro di un mese. Meno di due anni dopo, il 16 marzo del 1978, Moro veniva rapito dalle BR per essere poi ucciso. Ciò decretava la definitiva scomparsa del film. Il quale non ha ovviamente alcuna responsabilità nell'accadimento dei fatti successivi perché Petri, adattando liberamente il romanzo omonimo di Sciascia, esaspera i piani conducendoli progressivamente su un livello grottesco finalizzato alla denuncia di un sistema politico in cui la corruzione dilaga e che vede ormai prossimo alla fine.
Sarà, su questo versante, uno sguardo anticipatorio di quanto accadrà nel 1992 con Mani Pulite ma qui la forza sta nella messa in scena a cui offrono un determinante contributo non solo gli attori ma anche la scenografia cupa e simbolicamente efficace di Dante Ferretti e la musica di Ennio Morricone. Marcello Mastroianni nei panni del gesuita dalla doppia anima sferza gli astanti e, al contempo, li blandisce nel segreto. I gesuiti, costituendo uno degli ordini più strutturati della Chiesa, sono finiti più di una volta nel mirino del cinema anche se poi nella realtà hanno dato origine a personalità come Pedro Arrupe, Carlo Maria Martini e Jorge Mario Bergoglio di cui non si può negare la matrice progressista.
E' pero Gian Maria Volonté a reggere sulle sue spalle il peso di un "j'accuse" a un'intera classe politica attraverso la rappresentazione di un personaggio-simbolo di coloro che fanno della mediazione lo strumento di mantenimento di un potere che ha alla propria base la corruzione. Sarà lo stesso Volonté a tornare ad indossare i panni dell'uomo politico in Il caso Moro di Giuseppe Ferrara nel 1986 e lì la lettura sarà diversa perché il Moro sequestrato e ucciso dalle BR, con quanto scrive nelle sue lettere, non sarà più l'accusato ma l'accusatore del Sistema.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 3 novembre 2020
Kronos

C’era una volta un partito democratico e cristiano (più o meno) che volente o nolente governò l’Italia per quarant’anni filati, sostenuto da elettori terrorizzati dall’altra metà del cielo, quella rossa, e dalla certezza che in ogni modo il patto atlantico non avrebbe tollerato alternative. Quel partito di mezzi preti ipocriti eletti a prescindere, accumul&ograv [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 aprile 2015
angelo umana

 Com‘era cristiana la Democrazia Cristiana nel 1976! I suoi maggiori rappresentanti, collocati in Parlamento oppure nelle molte società-carrozzone statali, si riunivano in residenze religiose per esercizi spirituali, pronti a farsi fustigare per i propri illeciti da un religioso, in questo caso il severo ammonitore Don Gaetano-Marcello Mastroianni, inevitabilmente colluso con la politica. [...] Vai alla recensione »

giovedì 9 aprile 2015
ciaco63

Capolavoro assoluto di cinema politico, considerato una cruda e spietata denuncia alla classe politica al governo negli anni '70. Lo stesso Leonardo Sciascia, autore del romanzo da cui è tratto liberamente il film di Petri, dichiarò che il grande regista romano realizzò in chiave cinematografica quella denuncia alla DC portata avanti dallo stesso Pasolini negli ultimi anni della sua vita.

lunedì 15 giugno 2020
giulio andreetta

Bel racconto allegorico, di Elio Petri, sulla condizione della classe politica italiana negli anni '70. Ho trovato questa pellicola interessantissima per varie ragioni. Innanzitutto per osservare il lavoro dell'attore: poter vedere due giganti del cinema, forse i due più grandi attori cinematografici italiani del Novecento, Mastroianni e Volonté, a tu per tu, non capita spesso. [...] Vai alla recensione »

domenica 2 agosto 2020
Lu Pichi

Petri come al solito è un genio. Per chi non lo conosce ha lavorato spesso con GianMaria Volontè in capolavori come: "Un cittadino al di sopra di ogni sospetto" - "La classe operaia va in paradiso" - "A ciascuno il suo" e tanti altri. Questo è un film che trovo divertentissimo però non è per tutti.

domenica 29 marzo 2020
Volontè78

Elio Petri tenta si confronta con l'ennesimo tema scottante e lo fa a modo suo come smepre.Con il rigore che lo ha sempre contraddistinto,aiutato da attori di primo calibro,in particolar modo Gian Maria Volontè e Marcello Mastroianni. I due attori danno prova delle proprie capacità attoriali,rendendo ancor più macabra l'atmosfera che si respira nel film.

sabato 12 febbraio 2011
Libero Contumace

Non ho letto il libro, ma ormai credo sia indifferente o addirittura fuorviante ai fini di una corretta valutazione di un film tratto da un libro (inevitabilmente si dice: bello il film, ma il libro è pur sempre il libro). Questo film sembra far da cornice alla cd. "trilogia della nevrosi" posto che prima era uscito "A ciascuno il suo" ispirato dall'omonimo libro di [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 agosto 2009
Artaserse

Il film di Elio Petri "Todo modo" fu profetico per la tragedia dell'assassinio di Aldo Moro. Essenziale nella ottima sceneggiatura, retoricamente "barocca", ebbe protagonista un eccezionale Volontè, come al solito, in tutti i films di Petri, completamente calato nella parte assegnatali. Ma tutti i personaggi del film contribuiscono a rappresentare quella coralità della politica dell'Italia del tempo [...] Vai alla recensione »

domenica 5 gennaio 2020
Sebastiano

Non posso che confermare la genialità del film che con una satira non scontata ma mirata riesce a rappresentare la realtà dell'immigrazione e non solo. Porta il pubblico a ridere ma soprattutto a riflettere, mettendo nero su bianco la situazione che non tutti conoscono e che pertanto spaventa. Non posso che fare i complimenti per il film.

Frasi
Io sono un prete catoltico, molto cattivo.Ti dirò di più: il trionfo della chiesa nei secoli è dovuto ai preti cattivi. La loro malvagità serve a confermare ed esaltare la santità!
Dialogo tra M., il presidente (Gian Maria Volonté) - Don Gaetano (Marcello Mastroianni)
dal film Todo modo - a cura di Roberto
winner
miglior attore non protag.
Nastri d'Argento
1976
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