Ladri di cadaveri |
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Un film di Fernando Méndez.
Con Crox Alvarado, Columba Dominguez, Wolf Ruvinskis, Carlos Requerme, Arturo Martínez.
continua»
Titolo originale Ladrón de cadáveres.
Fantascienza,
b/n
durata 91 min.
- Messico 1956.
MYMONETRO
Ladri di cadaveri ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Mentre la polizia brancola nel buio alle prese con il misterioso rapimento di alcuni atleti sportivi e con il ritrovamento di un cadavere dal cranio trapanato, il dottor Ogden prepara, in un laboratorio segreto, gli strumenti per effettuare un'insolita operazione: su due letti, di fronte a lui sono allineati il corpo di un muscoloso wrestler - Guillermo Santana - e quello villoso di un grosso gorilla... L'idea del chirurgo, convinto di poter prolungare la vita di un corpo umano, è rimuovere il cervello dalla testa dell'animale e trapiantarlo in quella dell'uomo. L'esperimento - già altre volte tentato senza successo - questa volta riesce e per provare fino a qual punto possa controllare la sua creazione, il dottore rimanda l'"uomo" a combattere sul ring con il volto coperto da una maschera. Guillermo, completamente dominato dall'istinto bestiale, non ha difficoltà a sbarazzarsi degli avversari, ma ben presto il suo cervello va in "tilt": la natura selvaggia del gorilla riaffiora e il corpo ubbidisce soltanto all'istinto di distruzione. Dopo aver massacrato lo scienziato, Guillermo rapisce la sua ex fidanzata e tenta una fuga impossibile inseguito dalla polizia. ![]()
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DVD | Ladri di cadaveriUscita in DVD
Disponibile on line da mercoledì 13 febbraio 2019
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Landis, commedia nera e politicamente scorretta
di Valerio Caprara Il Mattino
Commedia nera sarebbe dire poco: «Ladri di cadaveri - Burke & Hare» fa lo slalom tra l’horror e il demenziale e irride a ogni bon ton cinematografico portando alla ribalta a una sorta di Stanlio e Ollio macabri. Il film segna il gran ritorno di John Landis, limitatosi negli ultimi dieci anni a qualche sporadica regia tv, che sembra diligentemente intento a trasporre per immagini la storia di due serial killer ante litteram «attivi» nella gotica Edinburgo alla fine degli anni ’20. Ma un’epigrafe svela il trucco sin dai titoli di testa: «Questa storia è ispirata a fatti autentici, tranne quelli che sono falsi». » |
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
John Landis al cinema americano ha regalato e con successo molte piacevolissime commedie, da “Animal House” a “I Blues Brothers”. Quando si è avvicinato al cinema inglese, ispirandosi probabilmente a “La signora omicidi”, ha mostrato addirittura di privilegiare la black comedy, mescolando abilmente l’humour con l’horror: come in “Un lupo mannaro americano a Londra”. E come, puntando ulteriormente sulla irrisione del macabro, nel film di oggi che è andato a realizzare in Scozia prendendo lo spunto da un fatto di cronaca nera, lì realmente accaduto agli inizi del secolo XIX. » |
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Bentornato Landis!
di Alberto Crespi L'Unità
Prima di tutto, è bellissimo salutare il ritorno di John Landis alla regia. Il suo ultimo film «vero»per il cinema è «Delitto imperfetto» del 1998, mentre il successivo «Slasher» del 2004, pur notevole, era una sorta di documentario per la televisione. È dalla metá degli anni ’80 («Spie come noi», «I tre amigos») che Landis non ritrova la forza e lo stile di capolavori come «Blues Brothers» e «Animal House», ma questo nuovo «Burke & Hare» è una scommessa piacevole, perché riporta a un cinema amabilmente fuori moda, quasi volutamente anacronistico. » |
di Paola Casella Europa
L’ultima, geniale commedia di quello spirito libero che è John Landis esplora in chiave comica il lato oscuro della natura umana, aggiungendo una sfumatura assai consona alla contemporaneità: gli uomini sono belve feroci pronte a tutto pur di affermare la propria supremazia soprattutto quando danno alla loro ansia di potere il nome di progresso. I due piccoli malviventi del titolo, realmente esistiti, procurano cadaveri a ricercatori medici di agghiacciante cinismo con lo stesso grottesco fervore con cui Sweeney Todd, le cui avventure erano ambientate nella stessa epoca e area geografica (la Gran Bretagna del 19esimo secolo), faceva polpette delle sue vittime. » |
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