Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Spagna, Belgio |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Clara Roquet |
Attori | Nora Navas, Maria Morera Colomer, Maria Rodríguez Soto, David Selvas, Carlos Alcaide Òscar Muñoz, Mathilde Legrand, Sergi Torrecilla, Nicolle García, Carol Hurtado, Vicky Peña. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | 3,75 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 6 ottobre 2023
Due giovani ragazze stringono un forte legame che le aiuterà ad affrontare l'adolescenza. Il film ha ottenuto 7 candidature e vinto 2 Goya,
CONSIGLIATO SÌ
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Come ogni estate l'adolescente Nora si prepara a trascorrere un mese sulla costa spagnola, nella villa della nonna materna, malata di Alzheimer. A prendersi cura della nonna e della casa c'è, come sempre, la fedele domestica Rosana, una donna colombiana di mezza età che da anni lavora per la famiglia. Tutto sembra preannunciare un mese tranquillo, fino a quando l'arrivo della figlia di Rosana rompe l'equilibrio e la monotonia delle vacanze di Nora: ribelle, vitale e sensuale, Libertad è appena arrivata dalla Colombia per vivere con la madre dopo molti anni di separazione, ma non sembra intenzionata a rimanere a lungo. Nora la osserva di nascosto, affascinata, e aspetta l'occasione per poterla avvicinare.
Esordio al lungometraggio della sceneggiatrice Clara Roquet, Libertad racconta con delicatezza e profondità i drammi familiari, le connessioni e le separazioni di un gruppo di donne intente a fare i conti con i muri invisibili innalzati dall'incomunicabilità.
Prima di Libertad, Clara Roquet si era già fatta notare come sceneggiatrice per il film di Carlos Marques-Marce 10.000 km, che le era valso un riconoscimento alla VII edizione dei Premi Gaudí. Nel 2015 passa per la prima volta dietro la macchina da presa con il cortometraggio El Adìos: vincitore ai BAFTA Student Film Award e ancora una volta ai Premi Gaudì, il film racconta la storia di una donna boliviana impiegata come badante presso una ricca anziana spagnola. Ecco che con Libertad Roquet decide di continuare a riflettere sul tema delle donne costrette a emigrare per garantire una stabilità economica a sé stesse e alla propria famiglia, dedicandosi a lavori di tipo assistenziale lontano da casa. Proprio su questo si gioca il conflitto tra Rosana e sua figlia Libertad, che non riesce a perdonarla per averla abbandonata in tenera età, occupandosi invece di un'altra famiglia. Ma le difficoltà del rapporto madre-figlia nel corso dell'adolescenza diventano anche il collante che lega la storia di Libertad a quella di Nora, che a sua volta si sente delusa dal comportamento della madre Teresa. Il film di Roquet mette infatti al centro un dramma familiare - o, forse, i drammi familiari - in cui diverse generazioni di donne sperimentano il dolore dell'incomunicabilità. Teresa non riesce a comunicare con la madre Angela a causa dell'insorgere dell'Alzheimer; Nora non è in grado di esprimere a parole la sua frustrazione nei confronti di Teresa e Libertad si dedica a escogitare un piano di fuga per evitare il confronto con una madre verso cui porta un profondo rancore. Al tempo stesso, le barriere che separano le protagoniste del film non sono soltanto intergenerazionali: la distanza si esprime infatti anche attraverso la loro appartenenza a contesti sociali ed economici differenti.
La sincera amicizia tra Nora e Libertad riesce, per qualche momento, a infrangere i continui muri di cui si compone la narrazione, che solo raramente si lasciano oltrepassare: esistono infatti fugaci momenti di connessione tra i personaggi, che rompono l'assonnato silenzio che regna sovrano nella villa soleggiata della costa spagnola. Ma è proprio negli sguardi silenziosi che si nascondono le emozioni più profonde, le passioni di chi vive la vita con estrema intensità nonostante non sia in grado di comunicarlo con le parole. Le attrici fanno infatti un ottimo lavoro nell'esprimere l'interiorità dei propri personaggi attraverso gesti, inclinazioni del volto, del tono della voce, dello sguardo. Anche le giovanissime María Morera e Nicolle García nei panni, rispettivamente, di Nora e Libertad colorano di sfumature due giovani donne che, seppur molto diverse tra loro, condividono i medesimi tumulti adolescenziali. Sono tanti, infatti, i punti di contatto tra le due protagoniste: entrambe si sentono deluse dalle proprie madri, entrambe desiderano un altrove in cui potersi esprimere liberamente ed entrambe si confrontano con il dolore causato dalla scomparsa di una persona amata. Ed è proprio nella condivisione del dolore di una separazione che l'amicizia tra Nora e Libertad si ricompone, prima di andare incontro a una nuova rottura. In questo film tutto al femminile, permeato da un continuo alternarsi di contatti e allontanamenti, il distacco diventa infine simbolo di cambiamento e rinascita: la nascita di due donne che, abbandonata l'adolescenza, porteranno per sempre con sé le connessioni e i silenzi del loro passato.
Esordio al lungometraggio della sceneggiatrice Clara Roquet, Libertad racconta con delicatezza e profondità i drammi familiari, le connessioni e le separazioni di un gruppo di donne intente a fare i conti con i muri invisibili innalzati dall’incomunicabilità. Teresa non riesce a comunicare con la madre Angela a causa dell’insorgere dell’Alzheimer; Nora non è in grado di esprimere a parole la sua frustrazione nei confronti di Teresa e Libertad si dedica a escogitare un piano di fuga per evitare il confronto con una madre verso cui porta un profondo rancore.
Al tempo stesso, le barriere che separano le protagoniste del film non sono soltanto intergenerazionali: la distanza si esprime infatti anche attraverso la loro appartenenza a contesti sociali ed economici differenti.
In questo film tutto al femminile, permeato da un continuo alternarsi di contatti e allontanamenti, il distacco diventa infine simbolo di cambiamento e rinascita: la nascita di due donne che, abbandonata l’adolescenza, porteranno per sempre con sé le connessioni e i silenzi del loro passato.
Libertad è il primo lungometraggio di Clara Roquet, storia di Nora che sta per passare l'ennesima estate noiosa nella casa di famiglia sulla costa spagnola della nonna malata d'alzheimer. Qui conoscerà Libertad, figlia della domestica, che lascerà una traccia indelebile nella sua adolescenza. Clara Roquet inizia la sua carriera come sceneggiatrice.
Il romanzo di formazione è una delle tematiche più sfruttate dagli sceneggiatori cinematografici. Dopotutto, il periodo dell'adolescenza è lo snodo più complicato nella vita di una persona, che sia maschile o femminile. In questa età, che dura approssimativamente una decina d'anni, gli adolescenti, attraverso le prime esperienze confuse con il mondo esterno, cominciano a formare la propria personalità, [...] Vai alla recensione »