Il ritratto del duca

Film 2020 | Commedia, +13 96 min.

Titolo originaleThe Duke
Anno2020
GenereCommedia,
ProduzioneGran Bretagna
Durata96 minuti
Regia diRoger Michell
AttoriJim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead, Matthew Goode, Aimee Kelly Craig Conway, Simon Hubbard, Jack Bandeira, Heather Craney, Ray Burnet.
Uscitagiovedì 3 marzo 2022
DistribuzioneBim Distribuzione
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 2,98 su 35 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Roger Michell. Un film con Jim Broadbent, Helen Mirren, Fionn Whitehead, Matthew Goode, Aimee Kelly. Cast completo Titolo originale: The Duke. Genere Commedia, - Gran Bretagna, 2020, durata 96 minuti. Uscita cinema giovedì 3 marzo 2022 distribuito da Bim Distribuzione. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,98 su 35 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 2 marzo 2022

La storia di un uomo che si è introdotto alla National Gallery di Londra per rubare un pregiato quadro di Goya. In Italia al Box Office Il ritratto del duca ha incassato 929 mila euro .

Consigliato sì!
2,98/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 3,18
PUBBLICO 3,25
CONSIGLIATO SÌ
Un brillante ritratto di un autodidatta dotato.
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 6 settembre 2020
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 6 settembre 2020

Newcastle, 1961. Kempton Bunton ha sessant'anni e qualcosa da dire, sempre. Contro il governo, contro la stupidità, contro l'ingiustizia sociale soprattutto, che combatte come Robin Hood nella Contea di Nottinghamshire. Ma la battaglia più strenua è quella domiciliare con Mrs. Bunton, la consorte inasprita dalla vita e dalla morte prematura della loro figlia. Kempton scrive drammi che nessuno leggerà e si batte con la BBC per abolire il canone agli anziani e ai veterani di guerra. Metà del tempo lo passa a opporsi, il resto a cercare un lavoro. Per contribuire all'economia familiare, il figlio minore ruba alla National Gallery il ritratto del Duca di Wellington. Rimproverato il suo ragazzo per il gesto, Kempton ne diventa complice chiedendo un riscatto al governo inglese da reinvestire in opere di bene. L'imprevisto, però, è dietro il corner.

Autore di una commedia romantica divenuta un classico (Notting Hill), Roger Michell firma un film (britannico) tagliato per gli Oscar.

La formula? Un soggetto nobile, un décor d'epoca, una cup of tea e un ruolo di primo piano propizio alla performance attoriale. La schermaglia so british tra Jim Broadbent e Helen Mirren è certamente la cosa migliore del film. L'insieme è lontano dall'essere sgradevole e tutto quello che ci racconta è vero. O quasi. La storia di trasgressione di Kempton Bunton trova un'incarnazione ideale in Jim Broadbent, che ne fa un irresistibile bugiardo sempre un passo avanti alla disperazione.

Assediato dalla vita e tormentato dalla consorte, il protagonista conserva dentro di sé una fiamma che brucia di amore per la letteratura, di humour, di affetto per i suoi cari e per il mondo. I perdenti sono raramente magnifici e Roger Michell non risparmia al suo vecchio eroe qualche umiliazione. Ma Jim Broadbent è un campione di simpatia che usa come strumento del crimine. A sostenerlo nella scalata al cuore dello spettatore è un autore che prova piacere a mettere in scena i 'delitti' del suo personaggio. Per quanto immorali siano, la frenesia creativa offre una chance al nostro per raggiungere il resto del genere umano, quello che vuole soccorrere 'sequestrando' il generale che piegò Napoleone e prestò il nome a un filetto.

Senza un centesimo e tanti progetti nel cassetto (letteralmente), Kempton Bunton è snobbato dalle autorità di cui cerca invano l'attenzione e a cui vorrebbe donare una replica politica. Non c'è altro modo per lui di farsi notare che rendersi complice di un reato, in cui si rivelerà brillante. Come Spielberg in Prova a prendermi, Roger Michell si lascia inebriare dall'abilità del suo 'impostore', trascrivendo con piglio la tristezza e la solitudine di chi ha voglia di rialzarsi. Ritratto su 'tela' e sfondo, una Gran Bretagna euforica e febbrile al debutto degli anni Sessanta, The Duke non si interessa troppo al furto ma a chi lo compie in un crescendo emotivo 'da piangere'. L'opera malinconica intrisa della solitudine degli esseri resta tuttavia un miraggio. The Duke non trascende lo stadio di aneddoto.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 20 marzo 2024
ca55p

Bel film,ben scritto,ottimi dialoghi recitati magistralmente da bravissimi protagonisti.immagine di un epoca ricca ancora di idealismi e di speranzaper un futuro di vita in un mondo migliore.trovo ,insomma,la pellicola veramente godibile sotto tutti gli aspetti,con un ritmo coinvolgente,con un "vestito" di un taglio perfetto.

giovedì 31 marzo 2022
Giovanni_B_southern

Due attori fantastici. Una storia vera. Tutto deliziosamente delicato. Film assolutamente da vedere.

lunedì 14 marzo 2022
rossy kingsley

Mi è piaciuto molto, ottimo cast e qualche risata.

Frasi
Lo shock di scoprire che c'è un capolavoro rubato in casa mia!
Una frase di Dorothy Bunton (Helen Mirren)
dal film Il ritratto del duca - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
mercoledì 16 marzo 2022
Tonino De Pace
Duels.it

Roger Michell sembrava inglese, ma in realtà era sudafricano, la declinazione al passato serve a indicare che il regista ci ha lasciato nel settembre scorso e questo Il ritratto del Duca resta la sua ultima prova di regia. Il suo successo maggiore finora è stato Notting Hill, piacevole commedia in stile perfettamente inglese dal quale in fondo questo suo ultimo film, con i dovuti distinguo, non si [...] Vai alla recensione »

domenica 6 marzo 2022
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

È vera o quasi vera la storia che di sé racconta Kempton Bunton (Jim Broadbent), il maturo libertario e ladro di Il ritratto del duca (The Duke, 2020, 96'). Ed è vera o quasi vera la storia che di lui raccontano Roger Michell e gli sceneggiatori Richard Bean e Clive Coleman. Nel 1961 qualcuno rubò dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington, uno dei tre di Francisco Goya ad [...] Vai alla recensione »

domenica 6 marzo 2022
Fabio Ferzetti
L'Espresso

Molti registi sono più famosi dei loro film. Altri invece no. L' inglesissimo Roger Michell apparteneva al secondo gruppo, oggi purtroppo in ribasso. E se il suo nome non vi dice niente, titoli come "Notting Hill", "The Mother" o il delizioso "The Week-end", vi rinfrescheranno la memoria. Nato per caso in Sudafrica, scomparso a soli 65 anni lo scorso autunno dopo una lunga carriera spesa tra teatro [...] Vai alla recensione »

domenica 6 marzo 2022
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

È un tipo idealista e inconcludente. Nella Newcastle del 1961, il sessantenne Kempton Bunton si batte contro il sistema; da avvocato delle cause perse, viene per esempio puntualmente licenziato quando si intestardisce a difendere i diritti dei suoi compagni di lavoro; oppure, contesta che gli anziani o i reduci di guerra debbano pagare un canone alla BBC tanto da vedersi confiscare il televisore.

domenica 6 marzo 2022
Fabio Canessa
Il Tirreno

Nel 1961 la National Gallery di Londra subì l'unico furto della sua lunghissima storia: venne rubato il prezioso ritratto del duca di Wellington dipinto da Goya. La sorpresa fu quando si scoprì che il ladro, che si sentiva Robin Hood e chiese al museo un riscatto da devolvere ai poveri, era un anziano disoccupato e brontolone, finito anche in carcere per non aver pagato il canone della televisione, [...] Vai alla recensione »

sabato 5 marzo 2022
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Settimana ottima, e ci sono film per tutti i gusti. "Il ritratto del duca" è una strepitosa british comedy, con attori fantastici e una sceneggiatura basata su una storia vera. Roger Michell, sudafricano con studi a Cambridge morto lo scorso settembre, tendeva a nascondersi dietro il lavoro da regista. Ma sono suoi "Notting Hill" con Hugh Grant e Julia Roberts, "L' amore fatale" tratto dal romanzo [...] Vai alla recensione »

sabato 5 marzo 2022
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

È una formula rodata, un piatto che nel menu non manca mai: è quella cosa lì, una ricetta della nonna dagli ingredienti mandati a memoria. La commedia british con venature sociali (da «Grazie signora Thatcher» a «Full Monty», ma gli esempi potrebbero essere altri mil- le) ormai fa genere a sé: se vuoi è un po' sempre la stessa cosa, ma per lo più, proprio perché 2+2 fa abitualmente 4, funziona.

venerdì 4 marzo 2022
Clarisse Loughrey
The Independent

Il ritratto del duca è la prova che se mai Jim Broadbent decidesse di cimentarsi nel furto di un'opera d'arte avrebbe buone probabilità di farla franca. Broadbent è terribilmente affabile nell'ultimo film di Roger Michell, morto nel settembre 2021, un regista che è sempre riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi attori senza dover ricorrere a forzature drammatiche eccessive.

venerdì 4 marzo 2022
Alessandra De Luca
Avvenire

Nel 1961 Kempton Bunton, un tassista di 60 anni, rubò dalla National Gallery di Londra il Ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya. Kempton chiese un inconsueto riscatto: avrebbe restituito il dipinto solo se il governo si fosse impegnato di più a sostegno degli anziani, per i quali si era già battuto in precedenza. Solo 50 anni dopo si è scoperto che Kempton aveva intessuto una rete di bugie. [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 marzo 2022
Simone Granata
Cineforum

L'ultima commedia di Roger Michell (scomparso prematuramente lo scorso anno) si apre con una dichiarazione di non colpevolezza pronunciata dal protagonista. Un messaggio chiaro sin da subito, da cui si dipana il lungo flashback che confermerà la sua innocenza. Il film racconta la storia vera -- con qualche licenza cinematografica - di Kempton Bunton e del furto del celebre ritratto del Duca di Wellington [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 marzo 2022
Marco Contino
Il Mattino di Padova

Kempton Bunton ha sessant'anni ed è un esperto di cause perse. L'ultima battaglia, nella Newcastle del 1961, la combatte a favore dei pensionati che non possono permettersi l'abbonamento alla BBC, rimanendo così isolati. Perché, allora, non compiere un gesto eclatante? Per esempio, rubare il celebre ritratto del Duca di Wellington di Goya dalla National Gallery di Londra e, con i soldi del riscatto, [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 marzo 2022
Alice Sforza
Il Giornale

Sembrerebbe un film con una sceneggiatura sopra le righe. Invece, la storia di un uomo qualunque che si introduce nella National Gallery di Londra, per rubare un prezioso Goya, è vera. E' accaduto nel 1961, a Newcastle, con protagonista tal Kempton Bunton, un sessantenne che, per battersi contro l' ingiustizia sociale del governo, prese in ostaggio il ritratto del Duca di Wellington.

giovedì 3 marzo 2022
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Chi ha rubato il ritratto del Duca di Wellington di Goya alla National Gallery ce lo dicono subito, perché il vero ritratto è quello del padre del ladro, il 60enne Kemtpon. Oppositore idealista della burocrazia britannica nel 1961 (storia vera), complice del figlio chiese un maldestro riscatto. Broadbent e Mirren (la moglie) fanno commedia ad alto livello di personificazione scenica in un filmetto [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 marzo 2022
Francesco Alò
Il Messaggero

Kempton Bunton, sessantenne tassista inglese in pensione, diventa autore nel 1961 del furto del ritratto del Duca di Wellington di Goya presso la National Gallery di Londra. Conoscevamo la storia. Per certi aspetti una storia decisamente incredibile. C' è addirittura una bella citazione del fatto, nel 1962, dentro il primo Agente 007 - Licenza di uccidere con l' indimenticabile Sean Connery.

giovedì 3 marzo 2022
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Il modello sono le Ealing Comedies mescolate con Frank Capra dove l'uomo comune della strada arriva a parlare con i potenti. E con Il ritratto del Duca il cinema di Roger Michell va sul sicuro, anche troppo. Si affida totalmente a Jim Broadbent e poi ad Helen Mirren e forse la parte più riuscita del film sono le loro schermaglie verbali degne di una commedia sofisticata.

giovedì 3 marzo 2022
Enrico Danesi
Giornale di Brescia

Newcastle, 1961: l'eccentrico Kempton Bunton è un tassista che scrive drammi televisivi che nessuna emittente vuole, e che si lancia nelle battaglie civili più improbabili, mettendo in imbarazzo moglie e figli. In perenne conflitto con un welfare che ritiene poco inclusivo, l'uomo - inascoltato e donchisciottesco - mette le mani su «The Duke», celebre dipinto di Goya in mostra alla National Gallery [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 marzo 2022
Marina Visentin
Cult Week

Newcastle, 1961. Kempton Bunton (Jim Broadbent), protagonista di Il ritratto del Duca, ha sessant'anni, ma conserva intatto il cuore puro di un bambino, pronto a lottare contro ogni ingiustizia come una sorta di Robin Hood schierato sempre e comunque dalla parte dei più deboli. Così, quando non è impegnato a cercare un lavoro (che è destinato comunque a perdere il giorno dopo), le giornate le passa [...] Vai alla recensione »

martedì 1 marzo 2022
Emanuela Martini
Film TV

Nel 1961, il governo britannico acquistò il ritratto del duca di Wellington di Francisco Goya da un ricco collezionista americano che voleva portarlo con sé negli States. Lo pagò 140 mila sterline e lo espose con grande pubblicità nella National Gallery. Poco dopo, il quadro fu rubato (unico furto subito dal museo londinese) e per la restituzione fu richiesta una donazione di 140 mila sterline, per [...] Vai alla recensione »

martedì 1 marzo 2022
Alessandro De Simone
Ciak

1961, Inghilterra. Kempton Bunton è un idealista che combatte per abolire il canone televisivo per reduci di guerra e pensionati. Per raggiungere il suo obiettivo non si ferma davanti a niente, fino a rubare il quadro più noto al pubblico britannico in quei giorni: un ritratto del Duca di Wellington dipinto da Francisco Goya. La storia raccontata ne Il ritratto del Duca è assolutamente vera, anche [...] Vai alla recensione »

martedì 1 marzo 2022
Michele Anselmi
Cinemonitor.it

Era fuori concorso alla Mostra di Venezia 2020, gli alti e bassi della pandemia hanno fatto il resto. Così esce solo ora con Bim, dal 3 marzo in tutta Italia (anteprima romana domenica 27 febbraio alle 11 al Quattro Fontane in lingua originale con sottotitoli), "Il ritratto del Duca" di Roger Michell. Trattasi di commedia spiritosa e impertinente ispirata a un fatto reale, avvenuto il 21 marzo del [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 febbraio 2022
Marina Pavido
Cineclandestino

Il compianto regista Roger Michell si è fatto notare da pubblico e critica, nel corso della sua carriera, perlopiù attraverso la realizzazione di commedie leggere, dalla forte componente sentimentale. Impossibile non pensare, giusto per fare un esempio, a Notting Hill (realizzato nel 1999 e con protagonisti Julia Roberts e Hugh Grant), probabilmente il suo più celebre lungometraggio.

martedì 15 settembre 2020
Adriano De Grandis
Film TV

Un museo, un quadro, un tassista, un furto. Il Ritratto del Duca di Wellington di Goya finisce nascosto dentro un armadio traballante, in una modesta casa di Newcastle, rubato per ottenere un riscatto e devolverlo alle persone più bisognose. Robin Hood è di nuovo tra noi. Una commedia esilarante di Roger Michell, intelligente e dai dialoghi effervescenti, dove Jim Broadbent è Kempton Bunton, oppositore [...] Vai alla recensione »

martedì 8 settembre 2020
Simone Soranna
Cineforum

Pensare che tutto quello che viene raccontato in The Duke sia (più o meno) davvero accaduto, ha dell'incredibile. Stiamo parlando di Kempton Bunton, un signore sessantenne di Newcastle alle prese con il finora unico furto presso la celebre National Gallery di Londra. Il malloppo è il quadro di Goya che dà il titolo al film ma il movente non è sicuramente l'arricchimento personale.

lunedì 7 settembre 2020
Enrico Azzano
Quinlan

Non ci libereremo mai di Full Monty. Correva l'anno 1997 e correva pure il pubblico, festante nel riempire le sale e nel far deflagrare il fenomeno degli spogliarellisti squattrinati. Tutta colpa di Peter Cattaneo, Robert Carlyle e Tom Wilkinson. Ci mise il suo anche Uberto Pasolini, ma non è questo il punto. Da allora, anno dopo anno, abbiamo assistito al ripetersi di un'impeccabile liturgia cinematografi [...] Vai alla recensione »

domenica 6 settembre 2020
Alessandro Cinquegrani
Filmcronache

Kempton Bunton, anziano tassista di Newcastle, nel 1961, lottava con i suoi poverissimi mezzi e senza alcun seguito, per il diritto degli anziani e dei poveri, schiacciati dalla miseria, ad avere la televisione gratuita in quanto cura alla solitudine. Una battaglia che pare superficiale se non ridicola ma che l'uomo viveva come una questione prioritaria tanto da rendersi responsabile del furto del [...] Vai alla recensione »

domenica 6 settembre 2020
Francesca Pistocchi
Close-up

Roger Michell (la maggior parte di noi se lo ricorda principalmente per Notting Hill) sbarca al Lido di Venezia con una commedia tutta inglese: The duke è «una storia seria che non va presa troppo sul serio», una farsa dalle sfumature drammatiche che viaggia sul velocissimo e quasi nevrotico intrecciarsi di freddure e paradossi. Kempton Bunton (Jim Broadbent), un innocuo pensionato, è passato alla [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2020
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Deliziosa, infine, la commedia brillante, Fuori concorso, "The duke", sul furto alla National Gallery del ritratto di Goya al Duca di Wellington, avvenuto nel 1961 ad opera di Kempton Bunton, taxista paladino di cause per le persone meno abbienti e pensionati. Diretto da Roger Michell, magistralmente interpretato da Helen Mirren, qui solo "regina" di povera casa, e soprattutto dal gigantesco Jim Broadbent [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2020
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Il modello sono le Ealing Comedies mescolate con Frank Capra dove l'uomo comune della strada arriva a parlare con i potenti. E con The Duke il cinema di Roger Michell va sul sicuro, anche troppo. Si affida totalmente a Jim Broadbent e poi ad Helen Mirren e forse la parte più riuscita del film sono le loro schermaglie verbali degne di una commedia sofisticata.

sabato 5 settembre 2020
Teresa Marchesi
Huffington Post

Non lo dico per captatio benevolentiae, ma io vado al cinema da spettatore ordinario. Piango e rido in libertà, e commozione e ilarità hanno un peso determinante sul gradimento. Come è giusto e sacrosanto che sia, per chiunque paghi un biglietto. Quando rinasco, voglio nascere inglese e scrivere commedie. Perché oggi le sanno scrivere solo loro. Noi - che eravamo bravissimi! - abbiamo disimparato. [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2020
Luigi Mascheroni
Il Giornale

Per fortuna del cinema, ci sono gli inglesi. Altrimenti come fai a divertirti così? Fuori concorso ieri al Lido è passato The Duke. Segnatevelo. Film delizioso. Perfetto nel genere commedia, con il miglior humor inglese possiate immaginare. Perfetto nella regia: di Roger Mitchell, mister Notting Hill, giusto per inquadrare il tipo. Perfetto soprattutto nella sceneggiatura (da un fatto di cronaca) firmata [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2020
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Metà sala, doppia energia per l' applauso unanime alla commedia di Roger Michell (fuori concorso) The Duke, e a Jim Broadbent ed Helen Mirren, capaci di filtrare tempi e battute da mattatori di palcoscenico nel quotidiano ritratto di famiglia di un film, coppia della lower class nei dintorni di Londra al centro di un furto celebre quanto bizzarro. Storia vera.

sabato 5 settembre 2020
Adriano De Grandis
Il Messaggero

Deliziosa, infine, la commedia brillante, Fuori concorso, The duke, sul furto alla National Gallery del ritratto di Goya al Duca di Wellington, avvenuto nel 1961 ad opera di Kempton Bunton, taxista paladino di cause per le persone meno abbienti e pensionati. Diretto da Roger Mitchell, magistralmente interpretato da Helen Mirren e dal gigantesco Jim Broadbent, è uno spasso intelligente.

sabato 5 settembre 2020
Emiliano Morreale
La Repubblica

Lontanissimo dallo spettatore (e dal critico) italiano l' altro film del concorso, The Disciple, storia di un giovane cantante e studioso di musica classica indiana, che cerca di recuperare la memoria e la tradizione e di carpirne i segreti. L' avvio è faticoso, nel tentativo di farci entrare in un mondo musicale e non, tra tecniche di canto e meditazione, ma poi il protagonista rivela sfumature inattese: [...] Vai alla recensione »

venerdì 4 settembre 2020
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Nel 1961, Kempton Bunton (Jim Broadbent) ruba il ritratto del Duca di Wellington di Francisco Goya dalla National Gallery di Londra. Nella richiesta di riscatto il sessantenne tassista e Robin Hood di Newcastle affermò che avrebbe restituito il dipinto, appena acquistato all'asta dal Regno Unito per 140mila sterline, a condizione che il governo si impegnasse a favore degli anziani, in particolare garantendo [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
domenica 20 febbraio 2022
 

La commedia so british con i premi Oscar Jim Broadbent e Helen Mirren. Dal 3 marzo al cinema. Vai all'articolo »

POSTER
giovedì 27 gennaio 2022
 

Dal regista di Notting Hill, un'irresistibile commedia con i Premi Oscar Jim Broadbent e Helen Mirren. Dal 3 marzo al cinema. Guarda il poster e il trailer »

NEWS
venerdì 21 gennaio 2022
 

La storia di un uomo che si è introdotto alla National Gallery di Londra per rubare un pregiato quadro di Goya. Vai all'articolo »

MOSTRA DI VENEZIA
domenica 6 settembre 2020
Marzia Gandolfi

La storia di un antieroe contemporaneo, che rubò un quadro di Goya per fare del bene. Fuori Concorso a Venezia 77. Vai all'articolo »

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