La vita davanti a sé

Film 2020 | Drammatico 90 min.

Regia di Edoardo Ponti. Un film con Sophia Loren, Renato Carpentieri, Massimiliano Rossi, Abril Zamora, Babak Karim. Cast completo Titolo internazionale: The Life Ahead. Genere Drammatico - Italia, USA, 2020, durata 90 minuti. - MYmonetro 2,58 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 9 dicembre 2020

La trasposizione al giorno d'oggi di uno dei romanzi francesi più famosi del '900. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 4 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 2 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, 2 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, 3 candidature e vinto un premio ai Satellite Awards, 3 candidature a Critics Choice Award,

Consigliato nì!
2,58/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,50
PUBBLICO 2,25
CONSIGLIATO NÌ
Una trasposizione semplice ma credibile, con un cast di spessore guidato da una magnifica Sophia Loren.
Recensione di Paola Casella
giovedì 29 ottobre 2020
Recensione di Paola Casella
giovedì 29 ottobre 2020

Bari vecchia, crocevia di etnie e di culture. Mohammed detto Momò ha 12 anni ed è immigrato in Italia dal Senegal con la mamma quando era piccolo. Ma sua madre è morta e Momò viene affidato ad un medico, il dottor Cohen, che non sa come prendersi cura di lui. Un giorno Momò borseggia al mercato una donna anziana, Madame Rosà, rubandole due candelabri d'argento, ma il dottor Cohen lo scopre e gli chiede di riportare il maltolto a quella signora che conosce da anni. E approfitta per chiedere a Rosà di accogliere Momò in casa sua, insieme ai figli delle prostitute di cui la donna è stata un tempo collega. È l'inizio di una convivenza travagliata, in cui c'è in gioco la reciproca fiducia fra un'anziana che ne ha passate tante e un ragazzino che non crede più a nessuno.

Edoardo Ponti e Ugo Chiti si ispirano al celebre romanzo di Emile Ajar (al secolo Romain Gary) "La vita davanti a sé", già trasposto sul grande schermo nel '77 da Moshé Mizrahi, con un'indimenticabile Simone Signoret nei panni di Madame Rosà. Film, quello, che arrivò a vincere l'Oscar come Miglior film straniero nel '78.

In questo adattamento la protagonista è una magnifica Sophia Loren, madre del regista-cosceneggiatore, molto lontana dalla Signoret, anche fisicamente: una splendida over-80 dritta come un fuso, con l'espressione indomita che l'attrice ha sempre avuto e la sua classica mano sul fianco in atteggiamento di simpatica sfida. Ma Loren mette a servizio del suo ruolo anche i cedimenti fisici del passaggio del tempo e la dolcezza dietro la spavalderia.

In questo ritratto di una donna che ha conosciuto il campo di concentramento e una vita di stenti ma non ha perso l'empatia verso il prossimo c'è la napoletanità generosa di un'attrice di classe che non ha mai dimenticato le sue origini popolari e la carità per chi è meno fortunato. Quando dice "So vecchierella ormai" da un lato non le credi, perché è ancora bellissima, dall'altro noti le sue braccia esili e le sue mani segnate.

Accanto a lei un cast di spessore che comprende Renato Carpentieri (il dottor Cohen), Babak Karimi (il negoziante arabo Hamil, musulmano come Momò) e Massimiliano Rossi, e alcune gradite new entry, come la trans Abril Zamora (Lola, già nota per la serie spagnola Vis a Vis) e il piccolo Josif Diego Pirvu (Josif). Ma questa storia di sopraffazione e riscatto che strizza l'occhio a I miserabili (citato letteralmente e nel furto iniziale dei candelabri d'argento) non avrebbe funzionato senza la presenza carismatica di Ibrahima Gueye, al suo debutto sullo schermo nei panni di Momò: una presenza intensa e dignitosa, capace di cimentarsi con il lato dark come con quello tenero del suo personaggio, e soprattutto in grado di tenere testa ad un mostro sacro come la Loren, come richiede il suo ruolo nella storia.

La loro reciproca fascinazione risulta perfettamente credibile perché sono due figure Alpha, benché immerse in una realtà Zeta (o Zero). Se il messaggio del film è che "la vita dipende dagli incontri", quello fra Ibrahima e Sophia è stato davvero fortunato.

La messinscena è equilibrata, ma non priva di cura dei dettagli e alcune inquadrature allontanano La vita davanti a sé dallo standard televisivo che altrimenti avrebbe la meglio. La regia di Ponti insegue una semplicità che contrasta con la complessità della vicenda raccontata, e non giudica nemmeno la fase in cui Momò gestisce un lucrativo spaccio di droga. I dialoghi sono convenzionali ma credibili, colorati da parolacce accettabili nel contesto (anche se sentirle in bocca alla Loren fa un certo effetto), e le musiche (la colonna sonora è di Gabriel Yared) sono ben scelte, in particolare "Vengo dalla luna" dei Maneskin e "Milionario" di Guè Pequeno.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 26 novembre 2020
BrunoPepi

Se questo è un lavoro per sale cinematografiche (più fiction che film) significa che la carenza di idee originali è grave, oltretutto, adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 1975 e già presentato al cinema nel '77.  Mamma, mamma...mi interpreti il personaggio femminile così mi dai una mano? E non poteva di certo dire no al figlio la carismatica [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 novembre 2020
Robert De Nirog

Il soggetto di questo film è un grande romanzo di Romain Gary, scritto negli anni '70 che già fu un film vincitore di un oscar. Però questa pellicola non regge il soggetto. Diventa un altro film dal cannovaccio già scritto: un piccolo bambino immigrato e le sue difficoltà e il pericolo di cadere nella criminalità. L'aiuto di una persona di cuore, una reduce dell'Olocausto, tormentata dall'Alzheimer [...] Vai alla recensione »

venerdì 20 novembre 2020
Eugenio

Ho avuto qualche difficoltà nella lettura di un testo famoso come La vita davanti a se, di Emile Ajar (pseudonimo di Romain Gary), premio Gouncourt, uno dei più prestigiosi riconoscimenti letterari che uno scrittore può ricevere in vita. Certo, la psiche del suo autore, perseguitato dalla critica letteraria, incapace dopo l’attribuzione del premio di cui sopra con il romanzo [...] Vai alla recensione »

giovedì 19 novembre 2020
vanessa zarastro

Netflix ha prodotto l’ennesima versione cinematografica del romanzo La vie devant soi di Romain Gary, scrittore lituano francesizzato che si firmò Emile Ajar e ricevette il premio letterario Goncourt nel 1975. Due anni dopo fu girato il film omonimo interpretato dall’indimenticabile Simone Signoret (Mamma Rose) e diretto da Moshé Mizrahi che vinse l’Oscar 1978 come [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 novembre 2020
Gaia Pulliero

La vita davanti a sé (2020) con la regia di Edoardo Ponti, é il film che vede il ritorno di Sophia Loren dopo undici anni passati lontani dalla cinepresa. Che dire? Sophia Loren non solo ritorna, ma ritorna attuale più che mai con questo nuovo lungometraggio lanciato direttamente sulla piattaforma digitale Netflix. La pellicola inizia con uno splendido Effetto Kulešov [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 novembre 2020
marilla

Una bel film. Condivido quasi tutto ciò che viene scritto da Gaia Pulliero tranne che Il suo giudizio, un poco tranchant, sulla regia, definita "troppo scontata". Ritengo infatti che essa non sia "scontata" ma rispettosa della complessità della trama e dei suoi significati. Oggi siamo fin troppo abituati agli esercizi di stile dei nuovi ed emergenti registi, che usano [...] Vai alla recensione »

martedì 27 aprile 2021
Luca Scialo

Edoardo Ponti, figlio del produttore Carlo e dell'iconica attrice Sophia Loren, traspone come regista e co-sceneggiatore un romanzo degli anni '70. Che vede già un precedente a poco tempo di distanza dalla pubblicazione del libro.Tuttavia, ci troviamo di fronte ad una pellicola sì commovente, ma autentico concentrato di politically correct. Si va dall'olocausto all'integrazione razziale, passando per [...] Vai alla recensione »

giovedì 27 gennaio 2022
no_data

premetto che ho letto il libro tutt'altra cosa. ho trovato il film lento e senza phatos salvo come attori Momo e l'amico spagnolo anche la LOREN NON MI è PIACIUTA la sua voce non corrisponde al ruolo ...ma nulla corrisponde al ruolo  MOLTO FINTA   per non parlare del medico e dell'altro signore dove il bimbo va a bottega.

martedì 26 gennaio 2021
Elena Bertona

Film semplice, didattico per lezioncina di buoni sentimenti che molto vagamente ricorda la storia narrata da Gary. Il titolo porta lo spettatore a tentare di sovrapporre il film al romanzo, rimanendone gravemente deluso. Brava la Loren, ma manca di quella carica grottesca tipica di Madame Rosa. Il bravissimo interprete di Momò, Gueye, sarebbe stato in grado di interpretare molto di più, [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
venerdì 13 novembre 2020
Valerio Caprara
Il Mattino

«La vita davanti a sé», prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti insieme al colosso dello streaming Netflix che lo rende disponibile sulla piattaforma da oggi, valorizza il ritorno di Sophia oppure succede esattamente all' opposto? La risposta è facilissima perché la nuova trasposizione del romanzo di Romain Gary quella realizzata in Francia nel 1977 e insignita dell' Oscar per il migliore film [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 marzo 2021
Gianni Canova
We Love Cinema

Sono molte le canzoni chiamate a scandire il delicato e dolente racconto che Edoardo Ponti mette in scena in La vita davanti a sé, invitando sua madre 86enne - una carismatica, altera, tenerissima Sophia Loren - a interpretare il ruolo struggente della protagonista. Ci sono, tra le altre, Malandro di Elza Soares, Do Your Thing di Basement Jaxx e Head to Head di Fingathing.

giovedì 24 dicembre 2020
Fabio Canessa
Il Tirreno

Un'anziana ex-prostituta ebrea, scampata ai lager, accoglie nella sua casa un bambino africano abbandonato, figlio di una prostituta uccisa, che diventa corriere di droga per uno spacciatore della zona. Il ragazzino prima si ribella alla donna, poi, solo e sradicato come lei, ci si affeziona fino ad accompagnarla teneramente alla morte. Il romanzo parigino di Romain Gary è bello, ma Edoardo Ponti lo [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 dicembre 2020
Roberta Loriga
Sentieri Selvaggi

Adattamento del romanzo omonimo di Romain Gary, che già aveva avuto una trasposizione da Oscar nel 1977 per mano di Moshé Mizrahi. Da Simone Signoret a Sophia Loren, da Parigi a Bari, dagli anni '70 a oggi. La pellicola attinge a uno dei classici europei del secondo Novecento per parlare di tolleranza e unione nel dolore, facendo notare quanto questa narrazione possa essere contemporanea; ma anche [...] Vai alla recensione »

martedì 1 dicembre 2020
Luca Pacilio
Film TV

Nuovo adattamento dell'omonimo romanzo di Romain Gary (Neri Pozza editore), già portato sullo schermo nel 1977 da Moshé Mizrahi, e qui reimmaginato nella Bari di oggi: madame Rosa è una ex prostituta, sopravvissuta all'Olocausto, che ospita bambini orfani e in difficoltà, accudendoli con rigore amorevole. Dopo l'iniziale riluttanza, complici i rispettivi drammi personali, la donna stringerà un legame [...] Vai alla recensione »

lunedì 16 novembre 2020
Cristina Quattrociocchi
Cinemonitor.it

"Dicono che tutto è scritto e non si può cambiare niente. Ma io voglio cambiare tutto". Nonostante sia Momò a dar voce a queste parole nel film "La vita davanti a sé", previsto al cinema, ma proposto poi su Netflix il 13 novembre, esse rispecchiano anche la personalità di Madame Rosa. L'identità dei personaggi si fa attendere, infatti, anche se Momò compare dalla prima scena, sarà solo nel minuto 5:05 [...] Vai alla recensione »

domenica 15 novembre 2020
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Il romanzo uscì nel 1975, firmato Emile Ajar, e fece vincere a Romain Gary (lituano di Vilnius poi diventato francese) il suo secondo premio Goncourt. Lo pseudonimo era stato scelto per far dispetto ai critici che lo avevano maltrattato all' epoca del primo. Caddero nel tranello e furono lodi sperticate: era ambientato a Belleville, quartiere multietnico ben prima di Daniel Pennac e della tribù Malaussène. [...] Vai alla recensione »

giovedì 12 novembre 2020
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Il dodicenne Momò, immigrato senegalese, borseggia a Bari vecchia Madame Rosà (Sophia Loren), rubandole due candelabri d' argento. Il medico che ha in affidamento il ragazzino lo obbliga a restituire la refurtiva, e chiede alla donna, ex prostituta, di accogliere Momò temporaneamente in casa. È l' inizio di una convivenza non facile. Una magnifica Loren, che rivediamo nei gesti (la mano sul fianco) [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 ottobre 2020
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Tra i classici europei del secondo Novecento, La vita davanti a sé è il capolavoro di Romain Gary, scrittore la cui vita fu cinema in purezza (avventuroso militare poi diplomatico, romanziere anche sotto vari pseudonimi, dopo la morte dell'amata Jean Seberg si sparò avvolto in una vestaglia rossa come il sangue). Nel 1977 Moshé Mizrahi ne fece una trasposizione, che vinse l'Oscar per il film straniero [...] Vai alla recensione »

sabato 14 novembre 2020
Serena Nannelli
Il Giornale

Edoardo Ponti nel film La vita davanti a sé, targato Netflix Original e disponibile sull'omonima piattaforma, dirige sua madre, l'intramontabile Sophia Loren, tornata finalmente sul set dopo quasi dieci anni. L'interpretazione della splendida attrice ottantaseienne è magistrale e intensa, non stupisce che oltreoceano si parli già di candidatura all'Oscar.

NEWS
PREMI
martedì 11 maggio 2021
 

L'attrice si aggiudica il premio per La vita davanti a sè. Per lei è la settima statuetta. Vai all'articolo »

NETFLIX
giovedì 29 ottobre 2020
Paola Casella

Un cast di spessore per l'adattamento di uno dei romanzi francesi più famosi del '900. Dal 13 novembre su Netflix. Vai all'articolo »

TRAILER
mercoledì 21 ottobre 2020
 

Regia di Edoardo Ponti. Un film con Sophia Loren, Renato Carpentieri, Massimiliano Rossi. 3, 4 e 5 novembre al cinema. Dal 13 novembre su Netflix.
Guarda il trailer »

NETFLIX
mercoledì 23 settembre 2020
 

La trasposizione al giorno d'oggi di uno dei romanzi francesi più famosi del '900. Vai all'articolo »

winner
nastro di platino
Nastri d'Argento
2021
winner
miglior attrice
David di Donatello
2021
winner
miglior canzone
Golden Globes
2021
winner
miglior canzone
Satellite Awards
2021
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