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Ultimo aggiornamento mercoledì 10 marzo 2021
Un ragazzo inizia una relazione clandestina con un suo compagno di addestramento. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, Al Box Office Usa Moffie ha incassato 15 mila dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Essere un moffie [checca] significa essere debole, effeminato, fuori legge. È il 1981 e il governo di minoranza bianca del Sudafrica è coinvolto in un conflitto al confine meridionale con l'Angola. Come tutti i ragazzi bianchi che hanno più di sedici anni, Nicholas Van der Swart deve prestare due anni di servizio militare obbligatorio per difendere il regime dell'apartheid. La minaccia del comunismo e "die swart gevaar" (il pericolo nero) sono più vivi che mai. Ma questo non è l'unico pericolo che Nicholas si trova ad affrontare. Deve sopravvivere alla brutalità dell'esercito: cosa che diventa ancor più difficile quando nasce un legame tra lui e un commilitone.
Meglio non essere nessuno piuttosto che essere diverso. Solo così si può sperare di sopravvivere al clima di odio vigente ai tempi dell'apartheid, con il quale i giovanissimi protagonisti di Moffie si trovano a crescere e a diventare uomini. È (non solo) un film di formazione il quarto lungometraggio di Oliver Hermanus, presentato a Venezia 76 nella sezione Orizzonti, che sfugge in parte gli stereotipi [...] Vai alla recensione »
Il film Moffie, presentato nella sezione Orizzonti della 76esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, diretto da Oliver Hermanus ci catapulta in un periodo piuttosto oscuro della storia sudafricana, in questo particolare caso dell'esercito e dell'addestramento violentissimo che i ragazzi erano costretti ad accettare durante il periodo di leva.
In "Orizzonti" visti due film. Il primo è "Moffie" del sudafricano Oliver Hermanus, che racconta come il razzismo non sia da quelle parti riservato ferocemente solo ai neri, ma anche ai gay, specie se militari, relegati più o meno in una specie di manicomio. Ma il film dice poco sul machismo militare e ancora meno sull'omosessualità, dimostrando scarso coraggio, nonostante un finale amaro.
Sud Africa, 1981. Siamo in pieno apartheid, il paese è governato dalla minoranza bianca ed è in guerra contro l'Angola per scongiurare il pericolo del comunismo. Tutti i ragazzi che hanno più di sedici anni devono affrontare il servizio militare obbligatorio, e tra loro anche Nicholas Van der Swart. Quattro anni dopo The Endless River, il regista sudafricano Oliver Hermanus torna a Venezia con Moffie, [...] Vai alla recensione »