Titolo originale | Love Me Tender |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svizzera |
Durata | 83 minuti |
Regia di | Klaudia Reynicke |
Attori | Antonio Bannò, Barbara Giordano, Gilles Privat, Maurizio Tabani, Muriel Del Don Elena Gigliotti, Siro Pedrozzi, Giorgia Del Don, Thomas Mariniello, Massimiliano Zampetti. |
Tag | Da vedere 2019 |
MYmonetro | 3,25 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 12 novembre 2020
Una ragazza riece ad uscire di casa per la prima volta dopo tanto tempo e si trova ad affrontare molte sfide.
CONSIGLIATO SÌ
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Seconda è una giovane donna che da tempo non riesce ad uscire dalla porta di casa. Quando la madre muore e il padre si allontana si ritrova ad affrontare la solitudine ed anche le offensive telefonate di un creditore che vuole essere risarcito.
Al suo secondo lungometraggio Klaudia Reynicke riesce a descrivere con grande empatia e una straordinaria attenzione al dettaglio l'autoreclusione di una donna le cui ragioni vengono in parte scoperte nel corso della vicenda. Lo può fare grazie alla prestazione di Barbara Giordano che si cala fisicamente ma anche psicologicamente in un personaggio complesso che la macchina da presa è impegnata a scrutare da vicino quasi senza lasciargli tregua.
È grazie a questa che potremmo definire come una simbiosi che il film acquisisce un valore che rischia di essere in qualche misura sminuito quando entra in gioco fisicamente la figura del creditore che assume dei contorni tra il macchiettistico e il surreale che dovrebbero alleggerire il clima. Perché le dinamiche dell'ossessione ci sono tutte e sono individuate con grande attenzione anche nella loro dimensione simbolica nonché in uno sdoppiamento che si rivela progressivamente come tale. In particolare, la prima parte del film riesce a far avvertire allo spettatore una sensazione opposta a quella del personaggio. Mentre chi guarda si sente pian piano diventare claustrofobico la protagonista invece in parte coltiva e in parte cerca di combattere la propria agorafobia. Dell'incontro/scontro tra questi due stati della psiche si avvale il film.
Incorniciato da forme bizzarre, contorni sghembi e colori acidi, l'insolito mondo rappresentato da Love Me Tender non riflette semplicemente lo scenario di una vicenda in bilico tra il grottesco e il surreale, ambientata nel Canton Ticino, con protagonista Seconda, giovane donna incapace di uscire dalle mura di casa. Come già accadeva nel suo esordio Il nido, in questo secondo lungometraggio realizzato [...] Vai alla recensione »
A tre anni da Il nido, Klaudia Reynicke torna a Locarno nella sezione Cineasti del presente con Love me Tender, per immergersi nel racconto della vita di una giovane ticinese, filtrato da un angolo di osservazione obliquo e nascosto. La casa di Seconda, sin troppo giovane proprietaria di un appartamento di proprietà familiare, raccoglie a stento la luce proveniente dal mondo esterno, simbolicamente [...] Vai alla recensione »