Una vita in fuga

Film 2021 | Drammatico, +13 107 min.

Regia di Sean Penn. Un film con Sean Penn, Dylan Penn, Josh Brolin, Norbert Leo Butz, Dale Dickey. Cast completo Titolo originale: Flag Day. Genere Drammatico, - USA, 2021, durata 107 minuti. Uscita cinema giovedì 31 marzo 2022 distribuito da Lucky Red. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,40 su 30 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 28 marzo 2022

Un uomo è costretto a una vita criminale per provvedere alla figlia. In Italia al Box Office Una vita in fuga ha incassato 431 mila euro .

Consigliato nì!
2,40/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,08
PUBBLICO 3,11
CONSIGLIATO NÌ
Un dramma sentimentale saturo di (bella) musica e di vanità.
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 11 luglio 2021
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 11 luglio 2021

John Vogel è nato il giorno della bandiera (14 giugno) e sotto una cattiva stella. Truffatore ispirato, sogna un grande futuro per sé e la propria famiglia, soprattutto per Jennifer, la figlia maggiore e prediletta. Padre carismatico, quando non è altrove, promette una vita vissuta come un'avventura. Il resto del tempo accumula i debiti e i rischi di una vita oltre i confini della legalità. Egoista e bugiardo, lascia moglie e figli una notte d'estate voltandosi indietro solo una volta, per guardare la sua Jennifer che non smetterà mai di cercarlo come la polizia di inseguirlo.

Cinque anni dopo il suo fiasco internazionale (Il tuo ultimo sguardo), un film di superstar che osava confrontare la violenza delle relazioni amorose con le guerre civili africane, Sean Penn torna a dirigere e fa appena poco meglio.

Dramma familiare ispirato a una storia vera e alle memorie di Jennifer Vogel, giornalista e scrittrice americana, Flag Day è il racconto di un padre che ha promesso la luna ai suoi bambini ma è incapace di prendersi le proprie responsabilità. Interpretato al fianco della figlia (Dylan Penn) e del figlio (Hopper Jack Penn), Sean Penn risale indietro nel tempo e ringiovanisce digitalmente per raccontare un'infanzia spensierata e avanzare fino al 1992 per piccoli tocchi impressionisti.

Narrato in voce off da Jennifer Vogel, Flag Day è un puzzle assemblato dai ricordi di una giovane donna che prova a fare i conti con il padre e la sua eredità, trovando la sua via nel giornalismo. Il film non abbandonerà mai il suo punto di vista e non flirterà mai, malgrado il soggetto, col crime. A contare è la relazione padre - figlia. Di fatto gli occhi di papà sono tutti per Dylan, che ha ereditato la bellezza della madre (Robin Wright) ma non le sfumature. Sotto una brutta parrucca sintetica, l'attrice tiene a fatica le fila di un film fragile che evoca la maniera di Terrence Malick, giocando costantemente con la voce off e il montaggio.

Sean Penn tiene per sé il ruolo di protagonista donando al film un surplus d'intensità drammatica. Davanti e dietro la macchina da presa è una questione di famiglia, sullo schermo è una "storia vera" vista e rivista da cui Sean Penn adatta un film visto e rivisto, mescolando il mito dell'America eterna, il suo personaggio è nato il 'giorno della bandiera', e la fascinazione per i suoi grandi paesaggi rurali, le strade, gli orizzonti e i crepuscoli incantati.

Perfettamente convenuto ed esemplare, con un tocco di patriottismo e folclore, Flag Day è una storia molto americana il cui solo interesse dimora nella dimensione biografica che infonde Sean Penn. È lui il padre formidabile quando c'è, è sempre lui il padre sovente assente. Un padre incapace di confidarsi e di essere onesto con chi ama. Una mise en abyme autocentrata che non diventa mai sinceramente intima nel tentativo di reintegrare una famiglia. Non basta un film a Sean Penn per fare quello che Clint Eastwood ha fatto con una sola replica a Alison Eastwood (Il corriere): fermare quella fuga che è stata la sua vita. Se l'antieroe eastwoodiano si fa carico delle proprie colpe, accettando la prigione (e il biasimo dei suoi cari) e uscendo di scena con la grazia dei saggi, Sean Penn sceglie per sé un finale spettacolare e narcisistico, ribaltandosi fuori strada e davanti agli occhi di una figlia al quadrato. Figlia che indossa a stento tutte le emozioni che attraversano il suo personaggio.

Sul bel sembiante di Dylan Penn scivolano vent'anni di incontri falliti tra un padre e una figlia come le ambizioni di un attore che si stima autore. Film di grandi primi piani, Flag Day è incapace di vedere il quadro intero e di trascendere l'ego, rimbalzando sulla superficie di un dramma sentimentale saturo di (bella) musica e di vanità. Se è proprio una traccia che John Vogel Penn vuole lasciare, suggeriamo cordialmente quella dell'umiltà.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 12 settembre 2022
Xerox

... che Jennifer tiene in mano mentre il padre parla nella cornetta è l'immagine conclusiva del film. Un film che mi ha molto preso per la pesantissimo senso di claustrofobia della figlia chiusa come fra una tenaglia tra un padre e una madre uno peggio dell'altro. Ignoro come Jennifer sia potuta diventare nella vita reale una giornalista con un padre e una madre così.

venerdì 1 aprile 2022
athos

Un film discontinuo con molta noia nella parte centrale. Il rapporto padre-figlia è molto marcato e didascalico. Bella musica e belle immagini danno un senso alla pellicola.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 2 aprile 2022
Serena Nannelli
Il Giornale

Una vita in fuga, il nuovo film di Sean Penn, è finalmente approdato in sala dopo essere stato presentato allo scorso Festival di Cannes. Ispirato al libro autobiografico scritto dalla giornalista Jennifer Vogel, il film è un viaggio nella disillusione di una ragazza che prende coscienza di chi sia davvero suo padre. Il racconto coincide con un lungo flashback che vede l'uomo, oramai divenuto uno [...] Vai alla recensione »

sabato 2 aprile 2022
Filiberto Molossi
La Gazzetta di Parma

Il transfert è notevole: girare un film su un complesso rapporto padre/figlia infilandosi nei panni stropicciatissimi del primo e chiamando per la parte della seconda Dylan, la figlia che ha avuto con Robin Wright. Forse per chiedere scusa delle assenze, forse anche delle intemperanze: e di- chiarare, col proprio amore, anche la propria fragilità. Difficile non pensare che nel nuovo film di Sean Penn [...] Vai alla recensione »

venerdì 1 aprile 2022
Olly Richards
Empire

Jennifer (Dylan Penn) è la figlia di John (Sean Penn), criminale incallito e padre eternamente in difetto. Quando Jennifer viene a sapere che John è stato ucciso dalla polizia ripercorre il loro complicato ma amorevole rapporto. Lungi dall'essere il miglior film di Sean Penn, Una vita in fuga non è neanche il peggiore (difficilmente Penn potrà scendere al di sotto di Il tuo ultimo sguardo).

venerdì 1 aprile 2022
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Dalle memorie di una giornalista, a fatica emancipata da relazione paterna di menzogne e instabilità, Penn torna alla "regia recitante" dopo il fiasco di Il tuo ultimo sguardo, ma sempre nella gloria di ruoli da Oscar e di successi d'autore come Into the wild e La promessa. Qui perde un po' il controllo della sceneggiatura, concentrato a dirigere se stesso e sua figlia Dylan in un ruolo-specchio.

venerdì 1 aprile 2022
Michele Gottardi
Il Mattino di Padova

In attesa di farci vedere il documentario girato in Ucraina, prima e durante il conflitto, Sean Penn approda nelle sale italiane con il suo nuovo film, "Una vita in fuga", che lo vede sia dietro che davanti la macchina da presa dividendo la scena con la figlia Dylan Penn. Il rapporto generazionale cade a fagiolo, non a caso, perché il film racconta il difficile rapporto tra un celebre falsario e rapinatore [...] Vai alla recensione »

giovedì 31 marzo 2022
Veronica Orciari
Sentieri Selvaggi

Girato in 16mm e basato su una storia vera, il nuovo film diretto da Sean Penn parte con tutte le carte in regola per essere un prodotto ai limiti dell'indie. Lo stile di Una vita in fuga (titolo parecchio fuorviante rispetto all'originale, Flag Day) ammicca a una tradizione di film fatta di bandiere americane, ranch e criminalità e porta comunque a casa il suo discreto risultato.

giovedì 31 marzo 2022
Marina Visentin
Cult Week

È Una vita in fuga, quella che Sean Penn racconta nel suo sesto film come regista, attingendo a piene mani dalla storia vera di John Vogel, uno che è stato definito il più grande falsario della storia americana. In realtà il personaggio al centro del film, l'indiscusso protagonista, a cui lo stesso Penn presta il volto segnato da mille rughe e lo sguardo febbrile e fascinoso, di grande non ha proprio [...] Vai alla recensione »

giovedì 31 marzo 2022
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Il truffatore John Vogel vive di espedienti, con una predilezione per la figlia Jennifer. E il film racconta il rapporto trai due, ispirato al romanzo biografico della ragazza. Verrebbe da dire: tale padre, tali figli. La cosa più bella di questo film, ispirato a una storia vera, è la recitazione della famiglia Penn, ovvero papà Sean e i figli Dylan e Hopper.

giovedì 31 marzo 2022
Fulvia Caprara
La Stampa

Un padre imbroglione e incorreggibile, una figlia amata e abbandonata, un sogno americano in pezzi. Sarebbe tutto già visto, e forse anche un po' scontato, se, al centro di Una vita in fuga, basato sul romanzo biografico di Jennifer Vogel Flim-Flam Man: The True Story of My Father's Countrefeit Life, non ci fossero Sean Penn, interprete oltre che regista del film, e sua figlia Dylan.

giovedì 31 marzo 2022
Alessandra De Luca
Avvenire

John Vogel, un padre decisamente fuori dagli schemi, insegna a sua figlia Jennifer a vivere una vita di rischio e avventura. Una cosa affascinante per una bambina, ma quando la realtà inizia a scardinare l'immagine eroica del padre, le storie da lui raccontate diventano inverosimili e le conseguenze delle sue folli azioni sempre più inaccettabili per un'adolescente ribelle.

mercoledì 30 marzo 2022
Tiziana Morganti
Asbury Movies

Pochi rapporti affettivi riescono a condizionare la crescita di una giovane donna come quello con il proprio padre. Primo legame sentimentale legato alla sfera dell'altro sesso, spesso cesella e definisce le scelte successive, soprattutto in relazione con gli altri uomini. Per non parlare, poi, delle difficoltà da sostenere quando un padre, per motivi diversi, nega la sua partecipazione alla crescita [...] Vai alla recensione »

martedì 29 marzo 2022
Matteo Galli
Close-Up

Recentemente balzato agli onori della cronaca a causa del progetto di un documentario sull'Ucraina (è stato anche ospite da Fazio poche settimane fa), Sean Penn si presenta con Una vita in fuga (ma il titolo originale è completamente diverso: Flag Day, vedi sotto) al suo sesto lungometraggio nell'arco di trent'anni. Diciamo fin da subito che l'attore, candidato cinque volte e premiato due con l'Oscar [...] Vai alla recensione »

martedì 29 marzo 2022
Roberto Manassero
Film TV

Persa credibilità come interprete (in Licorice Pizza fa il verso a William Holden in modo così naturale da far sembrare la presa in giro rivolta a sé stesso), Sean Penn torna a fare la cosa che gli riesce meno bene - il regista - per dialogare in forma mediata con la figlia Dylan, nata dal matrimonio con Robin Wright, alla confluenza fra ruoli cinematografici e legami familiari.

lunedì 28 marzo 2022
Mattia Pasquini
Ciak

Sean Penn dirige i suoi figli in Una vita in fuga - Flag Day, un film che qualcuno (Le Figaro) ha definito il suo "migliore", forse sull'onda dell'emotività per la storia raccontata e per il coinvolgimento dei due giovani Dylan Frances e Hopper Jack. Una - ennesima - interpretazione maldestra o personalistica del Sogno Americano, ispirata al regista dalla storia vera del falsario, spacciatore e truffatore [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 marzo 2022
Redazione
Cineforum

Il cinema da regista di Sean Penn è nel migliore dei casi il volenteroso tentativo di un attore che vero regista non sarà mai (con l'eccezione forse di La promessa e Into the Wild, eccessivi e fuori controllo sotto ogni punto di vista, ma indubbiamente seducenti come a volte il cinema americano sa essere), e nel peggiore un goffo campionario di soluzioni visive grevi, concentrato di luoghi comuni ed [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 luglio 2021
Teresa Marchesi
Huffington Post

Sean Penn, Dylan Penn, Hopper Jack Penn: il cast di "Flag Day" è un album di famiglia. Penn dirige se stesso, la figlia e il figlio suoi e di Robin Wright in una piatta rimasticatura delle storie di loser, di fallito senza redenzione, che ama tanto interpretare. Il romanzo autobiografico alla base del film, "Flim-Flam Man- The True Story of my Father's Counterfeit Life", di Jennifer Vogel, offrirebbe [...] Vai alla recensione »

martedì 20 luglio 2021
Ilaria Feole
Film TV

Per meglio evidenziare quanto la storia vera del truffatore e rapinatore John Vogel sia l'ennesimo specchio deformante del Sogno americano, Sean Penn ha messo la bandiera già nel titolo: piccolo criminale incapace di dire la verità, Vogel forgia banconote e il carattere resiliente di sua figlia maggiore, Jennifer, voce narrante di un romanzo di formazione in flashback.

domenica 18 luglio 2021
Raffaele Meale
Quinlan

Cinque anni fa Sean Penn approdò sulla Croisette in concorso con il pessimo Il tuo ultimo sguardo, pastrocchio sentimentale intriso di squallido umanitarismo hollywoodiano, con una irricevibile rappresentazione dell'Africa. La delusione per tutti coloro che avevano visto nell'attore statunitense un regista per niente banale, come testimoniano i vari Lupo solitario, La promessa e 3 giorni per la verità, [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 luglio 2021
Stefano Giani
Il Giornale

«È sempre stato il mio eroe. Il principe nei miei sogni». Jennifer è Dylan Frances Penn o il contrario, tanto è lo stesso. Lui è un padre assente. Rapinatore di strada. Celebre solo per il palmares criminale. Vita, morte e nessun miracolo di John Vögel che la figlia, oggi giornalista, ha consegnato alle pagine di un libro e Sean Penn ha tradotto in immagini.

lunedì 12 luglio 2021
Andrea Chimento
Il Sole-24 Ore

Del tutto inadeguato e ai limiti dell'impresentabile in un concorso di questo tipo è, invece, «Flag Day», nuovo lungometraggio di Sean Penn.Tratto dal libro di memorie «Flim-Flam Man: The True Story Of My Father's Counterfeit Life» (2005) di Jennifer Vogel, racconta la vera storia di un rapporto complesso tra un padre e una figlia, interpretati da Sean Penn e dalla sua vera figlia Dylan.

domenica 11 luglio 2021
Federico Pedroni
Duels.it

Tornare sul luogo del delitto è a volte un atto di coraggio e a volte un guanto di sfida. Lo fa Sean Penn che, a cinque anni di distanza dal roboante fallimento di The Last Face, è di nuovo in concorso a Cannes con il suo Flag Day in cui, abbandonando il dramma dell'Africa trasformato nel film precedente in patinato mélo umanitario, torna a raccontare i frutti, spesso marci, dell'America marginale. [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Andrea Martini
Quotidiano Nazionale

Dopo un periodo opaco riappare sulla scena Sean Penn. Torna alla luce della ribalta come attore, regista e padre. In "Flag Day", primo film americano del Concorso, Sean Penn ricopre infatti con disinvoltura e destrezza i tre ruoli. Lo ha diretto con una passione per il cinema anticonformistica come dimostra l' uso della pellicola super16, lo ha interpretato con la inconfondibile forza grezza della [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Laurie Strode
Il Manifesto

Da una tormentata love story tra crociati contro la miseria e la malattia nel Terzo mondo, interpretato da grosse star del cinema internazionale e girato in Africa, a un film piccolo, intimo, interpretato dal regista con sua figlia, e molto «americano» - il titolo, Flag Day, un omaggio alla festa dell' indipendenza Usa. Sean Penn torna a Cannes in concorso cinque anni dopo che il suo ambizioso ma sgangherat [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Francesco Alò
Il Messaggero

Finalmente un gangster movie dal punto di vista della pupa, nel senso di figlia. Jennifer Vogel (Dylan Penn) ricorda quell' irresistibile papà delinquente che fece crescere lei e il fratellino ascoltando il pianoforte di Chopin mentre falsificava 22 milioni di dollari, si accompagnava a brutti ceffi e scappava dalle prigioni. Flag Day è potente e crepuscolare nel classico rapporto padre macho e figlia [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Emiliano Morreale
La Repubblica

In concorso "Flag day", nuova regia dell' attore statunitense di Emiliano Morreale CANNES - Sean Penn a un certo punto era sembrato perfino migliore come regista che come attore: dall' esordio Lupo Solitario (il cui soggetto era anche di Bruce Springsteen) a La promessa, al bellissimo episodio del film collettivo sull' 11 settembre a Into the wild, le sue scelte erano rivolte a temi inconsueti e poco [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Una ragazza cresce col fratello sbattuta tra padre e madre, che si sono separati. Con l'età scopre che il tanto venerato padre non era proprio quello che sembrava. Non contento di aver selezionato l'orrendo "Il tuo ultimo sguardo", Fremaux ci ricasca con l'odierno, altrettanto sconcertante, "Flag day", che dimostra come Sean Penn sia un regista un tempo perfino sopravvalutato ("Into the wild") e oggi [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Roberto Manassero
Cineforum

Il cinema da regista del Sean Penn regista è nel migliore dei casi il volenteroso tentativo di un attore che regista vero non sarà mai (con l'eccezione di La promessa e Into the Wild, eccessivi e fuori controllo sotto ogni punto di vista ma indubbiamente autentici e seducenti come a volte solo il cinema americano sa essere), e nel peggiore un goffo campionario di soluzioni visive grevi, concentrato [...] Vai alla recensione »

domenica 11 luglio 2021
Giampiero Raganelli
Cineclandestino

Divo progressista, volto dell'America liberal, impegnato in tante battaglie civili, Sean Penn torna a dirigere un film, dopo Il tuo ultimo sguardo, film del 2016 pure presentato a Cannes, tonfo clamoroso di un artista che pure aveva saputo confezionare opere di indubbio valore, ponendosi come coscienza critica dell'America guerrafondaia di George W.

domenica 11 luglio 2021
Federico Pontiggia
La Rivista del Cinematografo

Flag Day di e con Sean Penn. Due notizie. Prima la buona: non è il precedente, il tremendo The Last Face, la cui devastante accoglienza da parte della stampa nel 2016 a Cannes costrinse l'anno dopo il festival francese a embargare recensioni e commenti social fino alla fine della proiezione di gala. Poi la cattiva: non è, comunque, un grande film. Basato sulla vera storia di John Vogel, rapinatore [...] Vai alla recensione »

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martedì 15 marzo 2022
 

Regia di Sean Penn. Un film con Sean Penn, Dylan Penn, Josh Brolin, Norbert Leo Butz, Dale Dickey. Da giovedì 31 marzo al cinema. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
domenica 11 luglio 2021
Marzia Gandolfi

In Concorso al Festival di Cannes, Sean Penn firma un film di grandi primi piani ispirato a una storia vera. Vai all'articolo »

GALLERY
domenica 11 luglio 2021
 

Presentato ieri in concorso Flag Day. Convince De Son Vivant con Catherine Deneuve. Vai all'articolo »

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