Da qualche giorno a Parigi, ella sontuosa sede della Cinémathèque, una mostra dedicata a Dennis Hopper e intitolata Dennis Hopper e la nuovo Hollywood (fino al 19 gennaio 2009). Al di là della celebrazione di uno degli attori più interessanti e sregolati dì Hollywood e di off Hollywood, il co-autore e regista di Easy Rider, il bevitore smodato, il rivoluzionario pentito e poi conservatore, la mostra arriva puntuale a ricordarci che si sta avviando a conclusione un anno, il 2008, che è il quarantesimo anniversario di uno snodo cruciale nella storia M cinema. Facendo uno di quei giochini che solo l'era del computer ci può regalare, ho selezionato tutti (o molti) dei film usciti nel 1968, momento di svolta nella cinematografia mondiale ma ancor di più americana. Con l'invenzione di un nuovo modo di produrre e di raccontare, sono emersi talenti e nuovi modelli di cinema, che allineano tutti gli estremi: da Berretti verdi a 2001: Odissea nello spazio, da Rosemary's Baby a Funny Girl e, in giro per il mondo, da C'era una volta una volta il West a Memorie del sottosviluppo, da Nostra signora dei Turchi a . Scene di caccia A Bassa Baviera.
Va be', il film più simbolico, più evocativo, Easy Rider, è dell'anno seguente. E un'altra bandiera della ribellione, Il laureato, è del 1967. Ma è dal grumo di invenzioni e di idee di quel momento - per una volta si può veramente parlare di Zeitgeist , di spirito del tempo, qualcosa che annusavano tutti, grandi e piccoli, amici e nemici, ribelli e conservatori - che Hollywood cambiò strada, imparando un nuovo modo di essere da quei registi indipendenti che sono raccontati da Peter Biskìnd nel suo istruttivo libro del'98, Easy Riders, Raging BulIs. Come la generazione sesso-droga-rock'n'roll ha salvato Hollywood .
Sì può trovare anche che il film Easy riders, Raging bulls ispirato al libro, realizzato da Kenneth Bourser. Vale la pena di prendere in mano libro e dvd per ripercorrere una piccola rivoluzione che, travolgendo Hollywood, ha inventato Coppola, Scorsese, Spielberg, De Niro, Pacino, Nicholson…
Da Il Venerdì di Repubblica, 7 novembre 2008