Rassegna stampa di Bobby Farrelly

Separato dal punto di vista anagrafico da poco più di un anno dal fratello Peter con il quale lavora per tutte le realizzazioni, la peculiarietà del cinema dei due fratelli terribili del cinema americano è l'irrisione e lo sberleffo nei confronti dei luoghi comuni e del buonismo imperante nella maggior parte delle pellicole made in Hollywood. Ovviamente non siamo di fronte a due anarchici duri e puri fuori dal sistema, ma ad un sodalizio artistico che è riuscito a farsi apprezzare lavorando sugli innumerevoli punti deboli, sulle intolleranze e le stoltezza dell'odierna cinematografia americana. Dopo l'esordio con Scemo e più scemo (1994) e la commedia Kingpin (1996), i fratelli sbancano il botteghino con il delirante e frenetico Tutti pazzi per mary (1998) che consacra Ben Stiller come un attore brillante e versatile e Cameron Diaz come ragazza di cui tutti desidererebbero fidanzarsi. Io me e irene (2000) mantiene alto il gradimento del pubblico nei confronti delle creazioni del burlesco duo. I fratelli incappano però in un flop notevole con il l'insolito e troppo sottovalutato Osmosis Jones (2001), film di animazione di eccellente fattura ma un po' troppo citazionista e insolito per far breccia sul grande pubblico. Amore a prima svista (2002) rilancia le quotazioni dei Farrely e permette alla simpatica Gwynet Paltrow di pareggiare i conti con la Diaz nella classifica delle protagoniste delle folli commedie dei due fratelli registi.