Iniziò a lavorare nel cinema come produttore e, occasionalmente, come regista e operatore di documentari a Genova, dove visse fino al 1955, prima di trasferirsi a Roma. Qui venne a contatto con il mondo del cinema spettacolare, lavorando al fianco di registi come Carmine Gallone, Vittorio Cottafavi e il tedesco Wolfgang Staudte, per i quali scrisse anche, in collaborazione, le sceneggiature di vari film. Ben presto, pur senza interrompere questa attività, Tessari volle tentare l'esperienza della regia e nel 1962 diresse il suo primo lungometraggio a soggetto, il divertente e ironico Arrivano i Titani, dissacrante e, a tratti, geniale parodia del genere peplum di argomento mitologico, che Tessari ben conosceva; il ruolo del protagonista fu affidato ad un giovanissimo, spericolato e scanzonato Giuliano Gemma, capace di incredibili acrobazie, la cui presenza contribuì non poco al successo del film. Allo stesso filone del genere storico-mitologico, considerato in chiave più tradizionale e con risultati di un certo decoro, appartengono anche Ercole alla conquista di Atlantide (1961, Vittorio Cottafavi), ed Ercole al centro della terra (1961, Mario Bava), due film tra i migliori del genere, ai quali Tessari lavorò come sceneggiatore. La sua esperienza come regista continuò con un film storico-drammatico, Il fornaretto di Venezia, (1963), in cui egli diede una valida prova delle sue qualità, ricostruendo con cura l'ambiente paesistico e umano di un periodo particolarmente torbido della storia della Repubblica di Venezia; tuttavia, in questa attenta ricostruzione compare anche un elemento di indiscutibile e coraggiosa novità, costituito dalla presenza inequivocabile di ben riconoscibili accenni a personaggi e situazioni della politica italiana di quegli anni. In seguito Tessari cercò, con risultati non sempre felicissimi, di parodiare altri generi cinematografici come il cinema di spionaggio alla «007» e il western all'italiana»; proprio quest'ultimo genere, per il quale Tessari creò il personaggio dell'infallibile pistolero Ringo (interpretato sempre da Giuliano Gemma), arrecò al regista un vastissimo successo, tanto che i due film del 1965, Una pistola per Ringo e Il ritorno di Ringo, segnarono un vero e proprio trionfo dello "spaghetti-western". Dotato di ottimo mestiere e di un notevole senso dello spettacolo, Tessari chiuse la sua carriera lavorando per la televisione, sia come autore di film, che di programmi di altro genere. Sposato in seconde nozze con l'attrice Lorella De Luca, sua collaboratrice, nel 1966 ebbe una figlia, Fiorenza, interprete di qualche film.
