Dopo aver frequentato l’università del Minnesota ed essersi cimentato nel circo come trapezista, alla radio e in teatro come attore di buon temperamento, inizia la carriera cinematografica nel 1938 quasi in sordina, con film mediocri e ruoli insignificanti, come in Four Wives (Quattro mogli, 1939) di Michael Curtiz. Passa del tempo prima che egli possa compiutamente esprimere una piacevole maturità artistica di caratterista. Le parti assegnate lo relegavano comunque nel personaggio del candido impiccione o in quello di spalla intrigante, nel genere comico sentimentale. In ruoli più incisivi (che perfezionano il suo personaggio di gigante buono, un po’ impacciato e anche, a volte, quello di cattivo) dà ottime prove in Carne (Gli occhi che non sorrisero, 1952) di William Wyler, l’ll Cry Tomorrow (Piangerò domani, 1955) di Daniel Mann e in Attack! (Prima linea, 1956) di Robert Aldrich. Fra le altre interpretazioni ricordiamo quelle di Roman Holiday (Vacanze romane, 1953) di W. Wyler e di The Heartbreak Kid (Il rompicuori, 1972) di Elaine May, per le quali ottenne la nomination all’Oscar; altri suoi film sono The Teahouse of the August Moon (La casa da tè alla luna d’agosto, 1956) di D. Mann, The Sun Also Rises (Il sole sorgerà ancora, 1956) di Henry King, Beloved Infidel (Adorabile infedele, 1959) di H. King, The Longest Day (Il giorno più lungo, 1962) di Darryl F. Zanuck, Seven Women (Missione in Manciuria, 1966) di John Ford, The Concorde: Airport ‘79 (Airport ‘80, 1979), Yes, Giorgio (1979) di Franklin Schaffner - un film destinato a celebrare la gloria di Luciano Pavarotti ma naufragato nella mediocrità - Stitches (Scuola di medicina, 1985) di Alan Smithee (in realtà Rod Holcomb), Dreamscape (Dreamscape - Fuga dall’incubo, 1986) di Joseh Ruben, Brenda Starr (Brenda Starr - L’avventura in prima pagina, 1989) di Robert Ellis Miller. È stato protagonista della serie televisiva Green Acres e ha fondato e diretto una casa di produzione di film didattici e industriali. Sempre comprimario, puntuale ed efficace senza sbavatura, soprattutto nei personaggi negativi (su questo terreno, oltre che Attack!, va segnalata l’incisiva interpretazione del sadico direttore del carcere in The Longest Yard, Quella sporca ultima meta, 1974, di R. Aldrich), il regista ha attraversato un cinquantennio di cinema americano dando - lui come tanti altri attori di secondo piano - un fondamentale contributo di continuità. Ha sposato l’attrice Margo (deceduta nel 1985). Il loro figlio, Edward Albert, è anch’egli attore.
Da Nuovo dizionario universale del cinema - Gli autori, Editori Riuniti 1996
