Filodrammatica, iniziò la carriera come attrice di prosa accanto a Giorgio Albertazzi al teatro Manzoni di Milano. Nel 1959 esordì nel cinema in Morte di un amico, diretto da Franco Rossi, in cui ebbe una parte impegnativa; tuttavia, il film che rivelò pienamente il suo notevole temperamento di attrice drammatica, fu Kapò (1960, Gillo Pontecorvo) in cui diede vita al complesso e doloroso personaggio di una reclusa, conquistandosi un Nastro di argento. Successivamente è apparsa in numerosi film, per lo più in parti di secondo piano, ora drammatiche, ora brillanti, ma comunque degne di nota, confermando le sue qualità di valida e duttile attrice. Dalla seconda metà degli anni Sessanta è apparsa più volte anche in televisione; il suo esordio sul piccolo schermo risale al 1967, quando ebbe la parte di Arabella Briggs ne La fiera delle vanità, sotto la direzione di Anton Giulio Majano. Successivamente è apparsa in altri in altri sceneggiati, in parti di secondo piano, ma comunque tali da mettere in risalto le sue qualità; fra queste, da ricordare l'interpretazione del personaggio di Ester nella riduzione televisiva del romanzo di Luigi Santucci Orfeo in paradiso (1971); nel 1992 è stata fra le protagoniste di Edera, una telenovela italiana, ispirata a modi e personaggi del feuilleton. E' stata premiata nel 1961 con il Nastro d'Argento come migliore attrice non protagonista (Kapò, Gillo Pontecorvo).
