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Rassegna stampa di Denzel Washington

Denzel Washington (Denzel Hayes Washington Jr.) è un attore statunitense, regista, produttore, è nato il 28 dicembre 1954 a Mount Vernon, New York (USA). Denzel Washington ha oggi 69 anni ed è del segno zodiacale Capricorno.

ANDREA CHIRICHELLI
MYmovies.it

Il nero più sexy (e pagato) d'America. Dicono così di lui, negli States. Denzel Washington è il secondo di tre figli di una coppia della media borghesia afroamericana. Dopo il divorzio dei genitori, avvenuto quando Denzel aveva quattordici anni, riceve una rigida educazione in collegio e poi si iscrive alla Fordham University di New York, dove si laurea in giornalismo. Nasconde subito la laurea in un cassetto per dedicarsi anima e corpo alla recitazione: dopo un anno al San Francisco Conservatory Theatre ottiene le prime parti in teatro. Il suo primo film Tv è Wilma (1979), la storia romanzata dell'atleta afroamericana Wilma Rudolph; proprio sul set conosce Paulette, la bellissima ragazza che diventerà sua moglie. Il debutto sul grande schermo arriva solo due anni dopo con Carbon Copy a cui fa seguito A soldier's story (1984). Gira ancora diversi tv movie per poi ottenere la consacrazione con Glory, il film che nel 1989 gli frutta l'Oscar come migliore attore non protagonista. Da allora la carriera di Denzel Washington è in crescendo ed è caratterizzata da un'intelligente scelta di ruoli sempre molto diversi e spesso anche complessi. Nel 1991 gira Mississippi Masala e Verdetto Finale, e nel 1992 conquista i favori di pubblico e critica con Malcolm X interpretando magistralmente il ruolo del protagonista, il rivoluzionario nero leader dei Black Muslims ucciso in un attentato. Il 1993 è un anno particolarmente intenso. Escono infatti tre film molto importanti per la sua carriera: il delizioso Molto rumore per nulla dello shakespeariano Kenneth Branagh, Il rapporto Pelican tratto dal best seller di John Grisham e girato accanto alla diva Julia Roberts e il pluripremiato Philadelphia. Tom Hanks, nel ruolo del malato di Aids vince l'Oscar, ma anche per Denzel si tratta di un vero trionfo che lo consacra attore di grande spessore e di straordinaria versatilità. La sua carriera continua senza soste. Nel 1995 escono Allarme Rosso e Virtuality, nel 1996 è la volta di Uno sguardo dal cielo, nel 1998 gira He got game, un film sulle vicende di un allenatore di basket (il suo sport preferito) e Attacco al potere. L'anno dopo arriva nelle sale un altro grande film The Hurricane, il grido dell'innocenza che gli frutta una nomination all'Oscar e un grande successo di cassetta e di critica internazionale. Il resto è storia recente: dopo Il sapore della vittoria, del 2000, arriva finalmente il premio Oscar come miglior attore protagonista per Training Day. Alla vittoria seguono prestazioni sempre valide, anche se in film non del tutto riusciti (John Q) ed il primo film da regista, The Antwone Fisher Story tratto dall'autobiografia di un giovane scrittore afroamericano. Negli ultimi anni, l'attore ha confermato un forte feeling verso i thriller, girando Out of Time, l'ottimo Man on Fire di Tony Scott, The Manchurian Candidate, il riuscito Inside Man di Spike Lee e Dejà Vu, sempre di Tony Scott. In futuro lo attende un'altra produzione Scott, stavolta con l'altro fratello Ridley, assieme al suo attore feticcio Russel Crowe, American Gangster.

REDAZIONE MYMOVIES
MYmovies.it

Uno dei più quotati attori statunitensi, Denzel Washington è considerato da molti l'erede naturale di Sidney Poitier per come ha saputo imporre i valori e le esigenze della comunità afroamericana nella «bianca» Hollywood diventando al contempo una stella di prima grandezza. Nato a Mount Vernon nel 1954, si iscrive alla Fordham University di New York, dove segue dei corsi per diventare giornalista, poi si appassiona di recitazione e studia all'American Conservatory Theater di San Francisco. Debutta appena diciottenne in TV nel telefilm "Wilma", ma è con l'interpretazione del dottor Phlihip Chandler nel serial della NBC "A cuore aperto" (1982), che ottiene i primi consensi. Il suo primo ruolo al cinema è in Il pollo si mangia con le mani (1981), ma è con Storia di un soldato (1984) di Norman Jewison, che Washington si impone alla critica e al pubblico. Nel 1987 interpreta Steve Biko, leader sudafricano della lotta contro l'apartheid, in Grido di libertà di Richard Attenborough, che gli vale una nomination all'Oscar. La statuetta (come migliore attore non protagonista) arriverà due anni dopo per Glory - Uomini di gloria di Edward Zwick, ambientato durante la Guerra Civile americana; il film di Zwick gli frutta anche un Golden Globe. Spike Lee lo vuole come protagonista di Mo' Better Blues e quindi di Malcolm X, per cui ottiene un'ulteriore nomination. Seguono Molto rumore per nulla (1993) di Kenneth Branagh, Philadelphia (1993) di Jonathan Demme e Il rapporto Pelican (1994), dove recita con Julia Roberts. Washington alterna film impegnati (come He Got Game) ad altri di puro intrattenimento: Allarme rosso (1995), l'horror Il tocco del male (1998) e il thriller Il collezionista di ossa (1999), tratto dal romanzo di Jeffrey Deaver e interpretato insieme ad Angelina Jolie. Nel 2000 è nuovamente candidato all'Oscar per il ruolo del pugile ingiustamente accusato di omicidio in Hurricane - Il grido dell'innocenza (1999) di Norman Jewison.

LIETTA TORNABUONI
La Stampa

Stordito, gonfio, assente: in The Manchurian Candidate di Jonathan Demme si vede molto bene che Denzel Washington ha cinquant’anni e che è un bravo attore. Del resto è l’unico divo nero americano che abbia vinto due Oscar (per Glory, per Training Day, che sia presente nella classifica dei 50 uomini più belli del mondo, che abbia interpretato soltanto personaggi positivi (salvo uno, il poliziotto corrotto di Training Day); l’unico che sia sposato da sempre con la stessa donna (Paulette Pearson) e con lei abbia avuto quattro figli; l’unico che abbia trovato perse stesso una bellissima definizione («Sono soltanto un uomo ordinario con un lavoro straordinario»), l’unico che consideri il proprio bisogno di diventare regista «pura stupidità». Questa pura stupidità ha sinora prodotto un film medio, Antwone Fisher biografia di un personaggio difficile. Per il futuro ha tre progetti da realizzare come regista: una biografia del cantante e attore afro-americano Sammy Davis jr., il racconto di un soldato nella Seconda guerra mondiale, una storia ambientata in un college nel 1935. Forse li dirigerà dawero, forse no, perché considera la regia una terribile fatica fisica e mentale (non diversamente da Robert De Niro, pronto a giurare a se stesso di non dirigere alcun film dopo Bronx). Denzel Washington è nato a Mount Vernon nello Stato di New York padre predicatore, madre estetista e parrucchiera, due fratelli, vocazione per il giornalismo presto mutatasi in voglia di recitare. Prime prove alla televisione, come medico altruista nel serial St Elsewhere, primo successo al cinema in Grido di libertà di Richard Attenborough (1987) seguito poco dopo da Gloiy Uomini di gloria, bel film dì Edward Zwick su un reggimento della guerra civile americana (1863) costituito esclusivamente da soldati di colore, ex schiavi fuggiti dal Sud; primo eroe americano in Malcolm X di Spike Lee, sul leader nero convertito all’Islam assassinato nel 1965 a quarant’anni; primo personaggio affettuoso, l’avvocato difensore del gay Tom Hanks in Philadelphia. Una bellissima carriera, una star somigliante ai grandi attori non americani, ma inglesi: per l’indifferenza al glamour, perle risposte pacate e prudenti, per il rifiuto dei pronunciamenti politici in pubblico, per un attaccamento al lavoro niente affatto narcisista ma appassionato. Quasi un grand’uomo. Da Lo Specchio, 11 dicembre 2004

PRESSBOOK

L’attore due volte vincitore dell’Academy Award, è un uomo in continuo movimento. Non ama ripetere se stesso o i suoi successi, ma è sempre in cerca di nuove sfide, come dimostrano i ritratti che ha realizzato al cinema o a teatro. Da Trip, un amareggiato schiavo in fuga in Glory -uomini di gloria (Glory), al combattente per la libertà sudafricano Steven Biko in Grido di libertà (Cry Freedom); dalla tragica figura storica shakespeariana Riccardo III (Richard III), al poliziotto senza scrupoli Alonzo in Training Day, Washington ci ha stupito e intrattenuto con un’ampia gamma di personaggi assolutamente originali. Nel dicembre del 2007, Washington ha diretto e partecipato, assieme all’attore vincitore dell’Academy Award Forest Whitaker, a The Great Debaters, una storia drammatica basata sulla vera vicenda di Melvin B. Tolson, un professore al Wiley College, che, nel 1935, ha ispirato gli studenti della squadra di dibattito della scuola a sfidare Harvard nei campionati nazionali.
Nel novembre del 2007, Washington ha recitato assieme a Russell Crowe in American Gangster di Ridley Scott. La pellicola ha incassato 43,6 milioni nel suo primo fine settimana e ha permesso a Washington di ottenere il suo miglior weekend d’esordio di sempre. Marzo 2006 lo ha visto in Inside Man di Spike Lee. Al fianco di Clive Owen e Jodie Foster, la pellicola ha conquistato 29 milioni nel suo fine settimana d’esordio, il secondo miglior risultato nella carriera di Washington. Alla fine del 2006, ha emozionato ancora una volta il pubblico in Déjà vu -Corsa contro il tempo (Déjà Vu) della Touchstone Pictures, ritrovando il regista Tony Scott. In questo thriller romantico in ‘flashback’, Washington interpreta un agente dell’ATF che torna indietro nel tempo per evitare l’omicidio di una donna, di cui poi si innamora. Nel 2004, ha collaborato con Tony Scott a Man on fire -Il fuoco della vendetta (Man on Fire), in cui incarna un ex marine che è stato assunto per proteggere una ragazzina, interpretata da Dakota Fanning, da un possibile rapimento. Lo stesso anno, è apparso anche in The Manchurian Candidate, un remake contemporaneo del classico film del 1962 per la Paramount Pictures. Nella pellicola, diretta da Jonathan Demme, Washington ha recitato al fianco di Meryl Streep e Liev Schreiber, nel ruolo immortalato a suo tempo da Frank Sinatra. E’ stato celebrato con l’Academy Award per la sua acclamata interpretazione in Training Day, per la regia di Antoine Fuqua. Questo film è stato uno dei due che nel 2001 è rimasto due settimane al primo posto del box office. Nel 2003, Washington è apparso in Out of Time, diretto da Carl Franklin, in cui recitava al fianco di Eva Mendez e Sanaa Lathan nel thriller giallo per la MGM. Dicembre 2002 rappresenta l’esordio alla regia di Denzel Washington, la pellicola Antwone Fisher. Il film, basato su una storia vera e ispirato alla fortunata autobiografia Finding Fish, racconta le vicende di Fisher, un problematico giovane marinaio, interpretato dall’esordiente Derek Luke, mentre viene a patti con il suo passato. La pellicola ha ottenuto grandi consensi da parte della critica e ha ricevuto lo Stanley Kramer Award dalla Producers Guild of America, oltre a vincere i NAACP Award per la miglior pellicola e per il miglior attore non protagonista (appunto Washington). Sempre nel 2002, ha lavorato a John Q, la storia di un padre disperato, il cui figlio ha bisogno di un trapianto di cuore. La pellicola ha fatto segnare un record per il fine settimana del President’s Day, ottenendo 24,1 milioni di dollari, e ha permesso a Washington di conquistare un NAACP Image Award come miglior attore protagonista. Nel settembre del 2000, è stato impegnato con il grande successo di Jerry Bruckheimer Il sapore della vittoria (Remember the Titans), che ha raccolto 115 milioni di dollari nei soli Stati Uniti. All’inizio di quell’anno, ha recitato in Hurricane -Il grido dell'innocenza (The Hurricane) della Universal, che gli ha permesso di ritrovare il realizzatore Norman Jewison e di ricevere un Golden Globe come miglior attore protagonista e una candidatura (la quarta) agli Academy Award . Nel novembre del 1999, ha recitato ne Il collezionista di ossa (The Bone Collector) della Universal, l’adattamento del romanzo di Jeffrey Deaver sulla caccia a un serial killer, che vedeva la presenza di Angelina Jolie ed era diretto da Phillip Noyce. Nel 1998, è stato impegnato nel thriller Il tocco del male (Fallen) per la Warner Bros e il regista Greg Hoblit, così come in He got game -Egli ha vinto (He Got Game di Spike Lee, distribuito dalla Touchstone (Disney). Inoltre, ha ritrovato il realizzatore Ed Zwick nel thriller sul terrorismo della 20th Century-Fox Attacco al potere (The Siege), in cui affiancava Annette Bening e Bruce Willis.Nell’estate del 1996, ha lavorato sempre con questo regista a Il coraggio della verità (Courage Under Fire). Più tardi quell’anno, Washington ha recitato con Whitney Houston nella commedia romantica di Penny Marshall Uno sguardo dal cielo (The Preacher's Wife). Nel 1995, Washington ha affiancato Gene Hackman incarnando il tenente comandante di marina Ron Hunter nell’avventura subacquea di Tony Scott Allarme rosso (Crimson Tide); si è calato nei panni di un ex poliziotto uscito di prigione per trovare un criminale creato al computer nel thriller futuristico Virtuality (Virtuosity); e nel ruolo del veterano della seconda guerra mondiale Easy Rawlins, nel thriller romantico ambientato negli anni quaranta Il diavolo in blu (Devil in a Blue Dress), che la società di Washington, la Mundy Lane Entertainment, ha prodotto assieme alla Clinica Estetico di Jonathan Demme. Un’altra acclamata interpretazione è stata il suo ritratto di Malcolm X nell’omonima biografia cinematografica realizzata da Spike Lee. Per il suo lavoro, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui una candidatura agli Academy Award come miglior attore protagonista. Oltre ai suoi successi sullo schermo, Washington ha ricoperto un altro tipo di incarico nel 2000, producendo il documentario della HBO Half Past Autumn: The Life and Works of Gordon Parks, candidato a due Emmy. E’ poi stato produttore esecutivo di Hank Aaron: Chasing The Dream, un documentario biografico per la TBS, che è stato candidato a un Emmy Award. Inoltre, la voce narrante di Washington, che interpretava la leggenda John Henry, è stata candidata nel 1996 a un Grammy Award nella categoria del miglior album di narrazione per bambini e sempre quell’anno ha ottenuto il NAACP Image Award per la sua interpretazione nello speciale di animazione Happily Ever After: Rumpelstiltskin. Nato a Mt. Vernon, New York, Washington era impegnato in studi di medicina quando frequentava la Fordham University. Durante un incarico come consulente al campo estivo, è apparso in una delle loro produzioni teatrali ed è rimasto conquistato dalla recitazione. Così, quando è tornato alla Fordham quell’anno, si è messo sotto l’ala protettiva di Robinson Stone, uno dei maggiori insegnanti della scuola. Dopo essersi laureato alla Fordham, Washington è stato accettato al prestigioso American Conservatory Theater di San Francisco. Dopo un anno intenso di studi nel loro programma teatrale, è tornato a New York, non prima di essere rimasto per un breve periodo a Los Angeles. La sua carriera teatrale a New York è iniziata con lo Shakespeare in the Park di Joseph Papp, a cui hanno fatto rapidamente seguito numerose produzioni off-Broadway, tra cui Ceremonies in Dark Old Men; When The Chickens Came Home to Roost (in cui incarnava Malcolm X); One Tiger to a Hill; Man and Superman; Otello (Othello); e A Soldier's Play, che gli ha permesso di aggiudicarsi un Obie Award. Ha anche lavorato alla produzione di Checkmates e Riccardo III (Richard III), che nel 1990 faceva parte della serie di spettacoli gratuiti dello Shakespeare in the Park, ospitata dal Public Theatre di Joseph Papp a New York. Washington è stato scoperto da Hollywood quando nel 1979 è stato scelto per il film televisivo Flesh and Blood. Ma è stata la sua premiata prova teatrale in A Soldier's Play che ha catturato l’attenzione dei produttori della serie della NBC A cuore aperto (St. Elsewhere) e che gli ha permesso di ottenere il ruolo del dottor Phillip Chandler nello storico telefilm. Sul piccolo schermo, ha anche lavorato a Ore violente (The George McKenna Story), License to Kill e Wilma. Nel 1982, Washington ha ripreso il ruolo di A Soldier's Play per la versione cinematografica di Norman Jewison, intitolata Storia di un soldato (A Soldier's Story). Il ritratto del soldato Peterson è stato accolto molto favorevolmente da parte della critica. In seguito, ha recitato in Power – Potere (Power) di Sidney Lumet, Grido di libertà (Cry Freedom) di Richard Attenborough, per cui ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar , Dio salvi la regina (For Queen and Country), Jamaica Cop (The Mighty Quinn), Un fantasma per amico (Heart Condition), Glory -uomini di gloria (Glory), che gli ha permesso di vincere l’Academy Award come miglior attore non protagonista, e Mo' Better Blues di Spike Lee. Inoltre, ha recitato nella pellicola d’azione Verdetto finale (Ricochet) e nella malinconica commedia di Mira Nair Mississippi Masala. Nella sua filmografia, troviamo anche l’adattamento di Kenneth Branagh di Molto rumore per nulla (Much Ado About Nothing), la controversa pellicola di Jonathan Demme Philadelphia assieme a Tom Hanks e Il rapporto Pelican (The Pelican Brief), tratto dal romanzo di John Grisham.

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